India
Italo Spinelli
Cinematografia
La pluralità espressiva del cinema indiano può essere apprezzata considerando che nel Paese sono ufficialmente riconosciute dalla Costituzione numerose lingue, con [...] , Il guerrigliero), Sen affronta i problemi della disoccupazione e della miseria ispirandosi a B. Brecht e a Jean-LucGodard. Anche i film successivi sono aperte denunce della miseria del Paese, dei problemi dell'urbanizzazione, dell'ipocrisia delle ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] la lettera la donna è già morta).
Didascalie e intertitoli si ritrovano in un determinato cinema moderno, per es. in Jean-LucGodard e in gran parte del cinema politico degli anni Sessanta e Settanta, con funzioni pressoché analoghe a quelle dei ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] 1921; Atlantide) di Jacques Feyder, Nana (1926; Nanà) di Jean Renoir, Un chien andalou (1929) di Luis Buñuel, in travestiva' di panni carnevalescamente boccacceschi.
Nel cinema francese, Jean-LucGodard con Masculin, féminin (1966; Il maschio e la ...
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Venezia, mostra del cinema di
Ettore Zocaro
Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte (diventata ente autonomo nel 1930) con [...] a Marienbad, di Alain Resnais, Leone d'oro nel 1961, e Vivre sa vie, 1962, Questa è la mia vita, di Jean-LucGodard), ed ebbe luogo l'esordio veneziano di Pier Paolo Pasolini con Mamma Roma (1962). La direzione passò quindi a L. Chiarini, illustre ...
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Fantascienza
Roy Menarini
La fantascienza nel cinema
Sulla discussa origine della f. cinematografica pesa l'ambiguità terminologica con cui viene definito il genere. Per alcuni, infatti, la f. è solo [...] basati su tematiche fantascientifiche, senza sentirle come appartenenti a un genere di secondo ordine. Per es., Jean-LucGodard con Alphaville (1965; Agente Lemmy Caution ‒ Missione Alphaville); François Truffaut con Fahrenheit 451 (1966); Alain ...
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Berlino, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
L'Internationale Filmfestspiele Berlin, presto conosciuto come Berlinale, fu istituito nel 1951 su iniziativa politico-culturale degli Stati Uniti e [...] nel film, ma l'Orso d'oro fu assegnato ad Alphaville (Agente Lemmy Caution ‒ Missione Alphaville) diretto da Jean-LucGodard, che segnava una tappa fondamentale della Nouvelle vague. Anche alla Berlinale arrivò poi la contestazione del Sessantotto, e ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] cui sceneggiature fossero state ritenute meritevoli da una commissione di esperti. Pål Løkkeberg fu profondamente colpito dall'opera di Jean-LucGodard e gli tributò un esplicito omaggio con i suoi due film Liv (1967) ed Exit (1970), abbandonando poi ...
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Bergman, Ingmar (propr. Ernst Ingmar)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico e teatrale svedese, nato a Uppsala il 14 luglio 1918. Autore fortemente radicato nella cultura teatrale e letteraria del [...] med Monika (1953; Monica e il desiderio), storia d'amore pervasa di pessimismo, su cui scrisse pagine di profonda ammirazione Jean-LucGodard; il più lieve En lektion i kärlek (1954; Lezione d'amore), in cui viene ripreso e ampliato l'ultimo episodio ...
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Kubrick, Stanley
Sandro Bernardi
Regista cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a New York il 26 luglio 1928 e morto a Harpenden (Gran Bretagna) il 7 marzo 1999. Cineasta-filosofo, grande [...] 'feto astrale'. Anche qui K., che si è ispirato visibilmente, per la creazione di HAL 9000, al film di Jean-LucGodard Alphaville (1965), persegue una concezione del cinema come 'pensiero visivo', coniuga il grande spettacolo e la ricerca fotografica ...
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Bertolucci, Bernardo
Paolo Bertetto
Regista cinematografico, nato a Parma il 16 marzo 1941. Per B. il cinema rappresenta insieme un'estensione della vita e una profonda avventura nell'immaginario, un [...] possibile gli schemi convenzionali del campo-controcampo. Il film ha un sapore del tutto singolare che ricorda Jean-LucGodard, ma sa scoprire una verità visiva ed esistenziale nuova. Intanto l'affermarsi della nuova avanguardia internazionale non ...
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antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il reggipetto smoccolando come le concorrenti...