Brasseur, Pierre
Simona Pellino
Nome d'arte di Pierre-Albert Espinasse, attore teatrale e cinematografico francese, nato a Parigi il 22 dicembre 1905 e morto a Brunico il 14 agosto 1972. Talento da [...] di Serge de Poligny, pittore folle in Lumière d'été (1943) di Jean Grémillion, amante geloso in Les portes de la nuit (1946; Mentre diretti da importanti registi come M. Carné, Jean-LucGodard, Jean Renoir e François Truffaut.
Bibliografia
F. Savio, ...
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Storico e critico del cinema (Torino 1932 - ivi 2016). Tra i più insigni studiosi di cinema del secondo Novecento, laureatosi in Lettere nel 1956, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni [...] lettura di linguaggio e di mezzo di critica sociale e politica, tra le sue principali opere occorre citare Jean-LucGodard (1970), L'occhio tagliato. Documenti del cinema dadaista e surrealista (1972), Storia del cinema d'animazione (1974), Roberto ...
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Regista francese (n. Parigi 1951). Di precoce impegno politico, partecipa alla rivolta studentesca del Sessantotto. Svolge il suo apprendistato cinematografico prima come assistente operatore, poi come [...] aiutoregista di Robert Ménégoz, Chantal Akerman, Roman Polanski e Jean-LucGodard. Con il suo primo lungometraggio, Mourir à trente ans (1982), film-documentario sui disordini del Sessantotto parigino, ottiene la Camera d’oro al Festival di Cannes, ...
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Scrittore francese (Parigi 1949). Laureato in Lettere moderne alla Sorbona, si dedica all’insegnamento in vari licei della regione parigina ed esordisce come romanziere con Le Corps inflammable (P.O.L.,1984). [...] semplicità e la leggerezza stilistica, i suoi romanzi si ispirano al quotidiano e sono pervasi da una lieve ironia. L. ha dichiarato di aver trovato una fonte di ispirazione nei lavori del regista Jean-LucGodard e nella poetica della Nouvelle Vague. ...
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Regista cinematografico statunitense (n. Long Island 1960). Dopo aver realizzato diversi cortometraggi, ha esordito nel lungometraggio con The unbelievable truth (1989), seguito da Trust (1990), Simple [...] men (1992), Amateur (1994), Flirt (1995), Henry fool (1998). Autore indipendente e minimalista, debitore dell’opera di Jean-LucGodard, ama ritrarre una realtà sfuggente e paradossale, spesso ispirata ai sobborghi metropolitani nei quali è cresciuto. ...
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Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] dei Due Mondi di Spoleto, da cui lo stesso R. trasse la sceneggiatura, scritta in collaborazione con Jean Gruault, del film omonimo (1963) di Jean-LucGodard. La tensione educativa portò R. a intraprendere tra la fine degli anni Sessanta e gli anni ...
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Moravia, Alberto
Arnaldo Colasanti
Pseudonimo di Alberto Pincherle, scrittore, nato a Roma il 28 novembre 1907 e morto ivi il 26 settembre 1990. Autore di decisivi romanzi come Gli indifferenti (1929), [...] Vaccari; La ciociara (1960) di Vittorio De Sica; Agostino (1962) di Bolognini; Le mépris (1963; Il disprezzo) di Jean-LucGodard; Gli indifferenti (1964) di Francesco Maselli (e in seguito nella versione televisiva del 1989 diretta da Mauro Bolognini ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] introdotto nel catalogo della società nel 1965), le opere di Robert Bresson, di Ermanno Olmi, alcuni film di Jean-LucGodard, di Federico Fellini, di François Truffaut o di Liliana Cavani. In particolare, Galileo (1968) della Cavani, presentato al ...
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] perseguita dal direttore fa approdare al Palazzo del Cinema Pier Paolo Pasolini, Ermanno Olmi, Francesco Rosi, Jean-LucGodard, Alexander Kluge, Carmelo Bene, Roman Polanski, Agnès Varda, Vittorio De Seta, Gillo Pontecorvo, François Truffaut, i ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] di personaggi che richiamano tipi umani ecc. Tuttavia il mondo sullo schermo è 'quasi' eguale a quello reale. Come dirà Jean-LucGodard, al cinema il sangue è solo del rosso: nessuno muore veramente, e nessuno muore come veramente si muore. Di qui ...
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antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il reggipetto smoccolando come le concorrenti...