De Palma, Brian
Simone Emiliani
Regista cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Newark (New Jersey) l'11 settembre 1940. Come Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, George Lucas e [...] analisi) della lezione di Alfred Hitchcock, D. P. attinge a una libertà formale che richiama lo sperimentalismo di Jean-LucGodard, sia per il lavoro compiuto sull'immagine sia per quello sul suono.
Cresciuto in una famiglia agiata, trascorse la ...
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Bellocchio, Marco
Daniela Turco
Regista cinematografico, nato a Piacenza il 9 novembre 1939. L'orizzonte dei conflitti familiari, lo spazio e il tempo della parola, il gioco libero e impervio della [...] , episodio del film collettivo Amore e rabbia (1969, firmato anche da Pier Paolo Pasolini, Carlo Lizzani, Jean-LucGodard e Bernardo Bertolucci): un 'apologo' di matrice brechtiana, ambientato in un'aula universitaria dominata dai ritratti di ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] contribuito alla sua formazione culturale insieme alla Nouvelle vague francese (Jean-LucGodard e Robert Bresson), la H. possiede uno degli sguardi più liberi, acuti e apolidi, in grado di non sacrificare i propri aspetti più peculiarmente europei, ...
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Moreau, Jeanne
Vittorio Giacci
Attrice e regista teatrale e cinematografica francese, nata a Parigi il 23 gennaio 1928. Donna intelligente e sensuale, naturalmente portata per i ruoli di femme fatale, [...] della Nouvelle vague, come testimoniano le sue apparizioni in Une femme est une femme (1961; La donna è donna) di Jean-LucGodard, La baie des anges (1963; La grande peccatrice) di Jacques Demy, Mata-Hari, agent H 21 (1965; Mata Hari, agente ...
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Fonda, Jane (propr. Fonda Seymour, Jane)
Alessandra Levantesi
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 21 dicembre 1937. Figlia di Henry e sorella di Peter, dopo aver mostrato doti di [...] recitare in Francia per una cifra simbolica in Tout va bien (1972; Crepa padrone, tutto va bene) di Jean-LucGodard, continuò l'attività politica. Insieme a Donald Sutherland organizzò una tournée pacifista nelle basi militari americane, sfidando l ...
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Makavejev, Dušan
Riccardo Martelli
Regista cinematografico serbo, nato a Belgrado il 13 ottobre 1932. Cineasta eminentemente politico, tra la metà degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta è stato [...] e rivoluzione, mentre sul piano dello stile, nell'ispirarsi all'Avanguardia sovietica, ma anche ad Alain Resnais e a Jean-LucGodard, ha inserito nelle sue opere sequenze tratte da film di altri autori, documentari e interviste, in un complesso ...
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KAURISMAKI, Aki
Alessandra Levantesi
Kaurismäki, Aki (propr. Aki Olavi)
Regista e produttore cinematografico finlandese, nato a Orimattilä (Uusimaa) il 4 aprile 1957. Fin dalle prime prove, si è caratterizzato [...] numerosi film; v. anche Finlandia). Ispirandosi a Jean-LucGodard, i due fratelli chiamarono la propria società di girato in Gran Bretagna, dove il regista utilizza lo stralunato Jean-Pierre Léaud (l'attore feticcio di François Truffaut) nella ...
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Belmondo, Jean-Paul
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 9 aprile 1933. Uno dei simboli del cinema d'oltralpe degli anni Sessanta, scoperto [...] oltre alla collaborazione con grandi registi quali Vittorio De Sica, François Truffaut e Alain Resnais, spiccano i film di Jean-LucGodard, che hanno permesso a B. di portare sullo schermo versioni simboliche e decostruite degli eroi del cinema noir ...
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Huppert, Isabelle
Simone Emiliani
Attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 16 marzo 1955. Interprete preferita da Claude Chabrol, ha lavorato anche con i più importanti registi del cinema [...] francese (da Betrand Tavernier a Jean-LucGodard), di quello italiano (Marco Ferreri, Paolo e Vittorio Taviani, Mauro Bolognini) ma anche con importanti autori europei (da Andrzej Wajda a Claude Goretta) e statunitensi (da Michael Cimino a Curtis ...
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Chabrol, Claude
Aldo Tassone
Regista, critico e produttore cinematografico francese, nato a Parigi il 24 giugno 1930. Con molta accortezza, e sempre con un'indubbia padronanza del mezzo e delle strategie [...] -detestata borghesia di provincia. Dopo aver aiutato, come produttore, il debutto dei colleghi Jacques Rivette, Rohmer e Jean-LucGodard, C. si lanciò in un progetto ambiziosissimo quanto sfortunato, Les bonnes femmes (1960; Donne facili), ritratto ...
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antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il reggipetto smoccolando come le concorrenti...