Didascalia
Alberto Boschi
Una definizione esatta del concetto di d. richiederebbe un inventario esaustivo degli inserti scritturali utilizzati nel corso della storia del cinema. Bisognerebbe in primo [...] immagine, come accade all'inizio di Psycho (1960; Psyco) di Alfred Hitchcock. Del tutto peculiare e isolato è dunque l'approccio di Jean-LucGodard in film come Deux ou trois choses que je sais d'elle (1966; Due o tre cose che so di lei), La chinoise ...
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Rohmer, Eric
Paolo Marocco
Nome d'arte di Jean-Marie Maurice Schérer, regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico francese, nato a Tulle (Corrèze) il 21 marzo 1920. Personalità tra le [...] cinematografico a "La gazette du cinéma", dove conobbe Jean-LucGodard, Jacques Rivette e altri giovani intellettuali che sarebbero del Neorealismo, di Roberto Rossellini e dell'intera opera di Jean Renoir, e dall'altro è in grado di creare un' ...
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Gaumont
Francesco Zippel
Casa cinematografica francese di produzione, distribuzione ed esercizio, fondata il 10 agosto 1895 da Léon Gaumont (nato a Parigi il 10 maggio 1864 e morto a Sainte-Maxime, [...] (1983) di Kurosawa Akira, Fanny och Alexander (1984; Fanny e Alexander) di Ingmar Bergman, Je vous salue Marie (1984) di Jean-LucGodard, Toscan du Plantier ha creato la serie dei Films-opéra, che, aperta dal Don Giovanni (1979) di Joseph Losey, si è ...
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SCHIAFFINO, Anna Rosa (Rosanna)
Enrico Lancia
– Nacque in un sobborgo di Genova il 25 novembre 1939 da Giuseppe, costruttore edile proveniente da Camogli, e da Gelsomina Pensieri, di origine indiana [...] in Ro.Go.Pa.G. (1963), film a episodi il cui titolo era composto dalle iniziali dei registi (Rossellini, Jean-LucGodard, Pier Paolo Pasolini, Ugo Gregoretti). Pur nella brevità dell’episodio, Schiaffino diede una prova entusiasmante di bravura e di ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] ", inchinarsi a Michelangelo Antonioni (lo faccio volentieri), ammettere Federico Fellini (altra gioia) purché con sufficienza, idolatrare Jean-LucGodard (obbedisco) e adorare i fratelli maggiori tedeschi in auge al momento (cari nomi di Wim Wenders ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] , iniziò a collaborare assiduamente ai due periodici e diede vita, insieme ad amici come Eric Rohmer, Jacques Rivette, Jean-LucGodard, Claude Chabrol, Jacques Doniol-Valcroze, a quel gruppo di tendenza che sarebbe sfociato nella Nouvelle vague.
Nel ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] i personaggi si muovono a stento. Gli autori del cinema moderno, tra i quali, soprattutto, Orson Welles, Jean-LucGodard, Alain Resnais, Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, Marguerite Duras, Hans-Jürgen Syberberg, Stanley Kubrick, in modo diverso e ...
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Cinémathèque française
Donatello Fumarola
Archivio di film, fondato a Parigi nel 1936 da Henri Langlois (1914-1977) e Georges Franju, grazie al sostegno finanziario di Paul-Auguste Harlé, allora direttore [...] fu di massima diffusione del sapere cinematografico, ha nutrito più di una generazione, a partire da cineasti come Jean-LucGodard, Jacques Rivette, François Truffaut, Eric Rohmer, Claude Chabrol. La 'missione' della C. f. era recuperare e conservare ...
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Léaud, Jean-Pierre
Simone Emiliani
Attore cinematografico francese, nato a Parigi il 5 maggio 1944. Con Anna Karina e Jean-Paul Belmondo è stato tra gli attori simbolo della Nouvelle vague: la sua recitazione [...] dai gesti istintivi e lo sguardo inquieto, è stato frequentemente utilizzato anche da Jean-LucGodard e da cineasti francesi (Philippe Garrell, Jean Eustache) o stranieri (Jerzy Skolimowski, Bernardo Bertolucci, Glauber Rocha) formalmente influenzati ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] ostili al modello linguistico, da Pier Paolo Pasolini a Jean Mitry e a Gilles Deleuze hanno rifiutato la semiologia autoriflessivi: appelli allo spettatore (una pratica frequente in Jean-LucGodard e Woody Allen), sguardi rivolti verso la macchina ...
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antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il reggipetto smoccolando come le concorrenti...