PIZZIGONI, Giuseppina
Adolfo Scotto di Luzio
PIZZIGONI, Giuseppina. – Nacque a Milano il 23 marzo 1870 da Carlo e da Virginia Bossi; prima di quattro sorelle, crebbe in una famiglia colta e borghese.
Per [...] fatto il giusto posto a Giovanni Comenio, John Locke ed Enrico Pestalozzi, e ridimensionato il ruolo di Jean-JacquesRousseau, si muoveva lungo un tracciato dallo spiccato segno storicistico idealistico che da Gaetano Filangieri culminava in Vincenzo ...
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VERCI, Giovanni Battista
Gian Paolo Romagnani
– Nacque a Bassano l’8 settembre 1739 da Matteo e da Margherita Bortolazzi, in una famiglia di piccola nobiltà di origine lombarda.
Lo zio paterno Giovanni [...] Genovesi, approfondendo anche la conoscenza di autori come Montesquieu, Voltaire, David Hume, William Robertson, Edward Gibbon, Jean-JacquesRousseau.
All’inizio degli anni Ottanta il ruolo di Verci all’interno dell’impresa Remondini assunse maggior ...
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leggi naturali
Paolo Casini
Le norme che ogni uomo trova dentro di sé, interrogando la propria ragione
Sulla nozione di diritto di natura e di leggi naturali si discute da secoli nella giurisprudenza, [...] della discussione
Il dibattito proseguì tra giuristi e teorici della politica: in pieno Illuminismo lo svizzero Jean-JacquesRousseau interpretò lo stato di natura di Hobbes come la proiezione immaginaria della società civile stessa, dominata ...
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UGOLINI, Luigi
Glauco Schettini
– Nacque il 3 marzo 1777 a Monte Colombo, non lontano da Rimini. La famiglia apparteneva al patriziato riminese.
Assai scarse sono le notizie sulla sua giovinezza e formazione. [...] ricorso alle fonti antiche, senza mancare di sottolineare che persino alcuni «nemici» del cristianesimo come Pierre Bayle e Jean-JacquesRousseau erano stati costretti a riconoscere l’esistenza storica di Gesù (p. 366). La Vita dell’uomo-Dio, assieme ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] . Gli illuministi francesi ripresero e difesero questo concetto di virtù come inclinazione spontanea a fare il bene. Anche Jean-JacquesRousseau parla della pietà come di una virtù naturale, in quanto è una disposizione innata a non far soffrire gli ...
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eguaglianza
Anna Lisa Schino
Valore fondamentale di ogni democrazia
L'eguaglianza di tutti davanti alla legge è, assieme alla libertà, un diritto fondamentale dell'uomo e una delle regole-base di una [...] ragione, cioè non sono razionalmente giustificabili.
Eguaglianza e disuguaglianza in Rousseau e Marx
Il grande teorico moderno dell'eguaglianza è Jean-JacquesRousseau. Questi, nel Discorso sull'origine della disuguaglianza (1755), teorizza che ...
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Nazione
Francesco Tuccari
Lo spirito di un popolo
Le nazioni sono forme particolari di comunità, che hanno iniziato a svilupparsi in modo compiuto soltanto tra il 18° e il 19° secolo, nell’epoca delle [...] napoleonica.
A sua volta, la cultura romantica, in polemica con il cosmopolitismo illuministico, iniziò a elaborare – da Jean-JacquesRousseau a Johann Gottfried Herder, da Johann Gottlieb Fichte a Giuseppe Mazzini – un’ampia riflessione sull’idea di ...
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Jonas qui aura 25 ans en l'an 2000
Piera Detassis
(Svizzera/Francia 1976, Jonas che avrà vent'anni nel 2000, colore/bianco e nero, 115m); regia: Alain Tanner; produzione: Yves Gasser, Yves Peyrot per [...] ancora, senza illusioni magari, ma ci provano.
Al centro del film, la scuola e la pedagogia, l'Émile di Jean-JacquesRousseau citato più volte. Il piccolo Jonas rappresenta la speranza affidata al figlio e prolunga quel tempo di vita individuale ...
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ROSA, Cesare
Antonino De Francesco
– Nacque il 16 novembre 1785 a Modena da Paolo e da Domenica Sereni.
Il padre, cultore delle lettere, aveva all’attivo traduzioni di Voltaire e di Jean-JacquesRousseau [...] e abbracciò subito le dottrine rivoluzionarie giunte in Italia con le truppe di Napoleone Bonaparte. Ricoprì incarichi nella Repubblica Cispadana, quindi nella Cisalpina e poi ancora ai tempi del napoleonico ...
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OBIZZI, Ferdinando
Maria Toscano
OBIZZI, Ferdinando. – Nacque a Padova il 9 settembre 1701 dal marchese Tomaso e dalla nobildonna fiorentina Alessandra Pecori, nella dimora dell’antica e prestigiosa [...] Di tono moraleggiante, risultano molto influenzate dalla cultura illuministica degli idéologues francesi e segnatamente da Montesquieu e Jean-JacquesRousseau. Il genere della commedia dotta era poco adatto al vasto pubblico tanto che I Letterati fu ...
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