Economista (Lione 1767 - Parigi 1832), membro del Tribunato nel 1799, fu privato della carica da Napoleone nel 1803 per le idee liberali espresse nel Traité; studiò a lungo in Inghilterra e insegnò poi all'Athénée (1816), al Conservatoire d'arts et métiers (1819) e al Collège de France (1830). È comunemente noto come divulgatore delle teorie di A. Smith, ma in realtà ha dato anche contributi personali ...
Leggi Tutto
FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] fra lavoro produttivo e improduttivo, e quindi fra beni materiali e servizi immateriali. Qui perfino i prediletti Adam Smith e Jean-BaptisteSay - l'economista francese a cui il F. si sentiva più vicino - sono criticati per non aver riconosciuto che ...
Leggi Tutto
LAVORO
Alessandro Roncaglia e Marino Regini e Giuseppe Pera
Economia
di Alessandro Roncaglia
Introduzione
È necessario innanzitutto precisare che ci occuperemo del lavoro solo dal punto di vista della [...] e senza comprenderne le motivazioni di fondo, con Jean-BaptisteSay (v., 1803) si iniziò a considerare produttivo Milano 1977.
Rossi, E., Abolire la miseria (1946), Roma-Bari 1977.
Say, J.-B., Traité d'économie politique, 2 voll., Paris 1803 (tr ...
Leggi Tutto
Equilibrio economico
Bruna Ingrao
Giorgio Israel
Il concetto di equilibrio economico
Fin dalla seconda metà del Settecento gli studiosi che si sono occupati di economia hanno fatto uso del concetto [...] la tendenza a perseguire un progetto di costruzione della scienza sociale che rifiuta radicalmente la matematizzazione. L'economista Jean-BaptisteSay (1767-1832) è una figura di spicco di questa tendenza.
Si determina così una svolta che renderà l ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Serra
Alessandro Roncaglia
Antonio Serra, cosentino, avrebbe potuto ambire al titolo di fondatore dell’economia politica con il suo libro Breve trattato delle cause che possono far abbondare [...] produttiva e importanza dei capitali esteri.
Proprio questo collegamento costituisce una risposta sostanziale a quanti, a partire da Jean-BaptisteSay (1803, p. 15), John R. McCulloch (1845, p. 189) e Ferrara (1852, pp. XLIII-LVII), attribuiscono a ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pietro Verri
Peter Groenewegen
Pietro Verri è la figura di maggior spicco della Scuola milanese, soprattutto in quanto primo promotore della Scuola stessa e di iniziative connesse, tra le quali spiccano [...] più volte ristampate e tradotte in varie lingue (francese, tedesco e olandese), chiaro segno del loro successo. Jean-BaptisteSay (1767-1832) sostenne che fossero il miglior trattato antecedente l’opera di Adam Smith, il quale, peraltro, possedeva ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cesare Beccaria
Giuseppe Bognetti
Cesare Beccaria è stato, insieme a Pietro Verri, il maggior rappresentante della grande stagione dell’Illuminismo milanese. La sua opera più conosciuta rimane Dei delitti [...] del Seicento e del Settecento: Sébastien Vauban, Montesquieu, Jean-François Melon, David Hume, e, tra gli italiani .
In terzo luogo, come viene giustamente sottolineato da Jean-BaptisteSay, Beccaria ha una precisa idea dell’importanza di ciò ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] formale del manuale di economia di Cagnazzi, che sembra ricalcata sulla tripartizione del Traité d’économie politique di Jean-BaptisteSay; o all’immagine di lui venerato Nestore non solo degli statistici ma anche degli economisti liberali italiani ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Lodovico Bianchini
Antonio Maria Fusco
A chi voglia ricostruire il clima culturale esistente nel Napoletano della prima metà dell’Ottocento, premessa indispensabile per poter comprendere la natura del [...] cui si misurava? Si consideri, per esemplificare, il modo di porsi di Bianchini nei riguardi del pensiero di Jean-BaptisteSay, eminente rappresentante di un’«ortodossia» rifiutata, all’epoca, solo da pochi «eretici», pur se a volte autorevoli, come ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pellegrino Rossi
Stefano Perri
La fama di Pellegrino Rossi è legata soprattutto alla sua attività politica e ai suoi studi giuridici. Tuttavia egli fu anche un economista, considerato dai suoi contemporanei [...] al Collège de France, dove fu successore di Jean-BaptisteSay. Nel 1834 fu naturalizzato francese e nominato professore il fatto che si tratta di un ricardismo diluito con una piccola aggiunta di Say (1954; trad. it., 2° vol., 1990, p. 618 nota 2). ...
Leggi Tutto