Storico, letterato ed economista svizzero (Ginevra 1773 - ivi 1842). Lasciata Ginevra nel 1793 per ragioni politiche, si recò in Inghilterra, dove si avviò allo studio dei problemi economici; nel 1794 [...] S. si ispirò alle teorie di J.-J. Rousseau, ma non applicò all'indagine storiografica le prospettive dell è importante soprattutto per la confutazione della legge di Say (v. Say, Jean-Baptiste), e per la sua teoria della crisi di sottoconsumo. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Verri
Antonino De Francesco
Il profilo politico e culturale di Pietro Verri, il maggiore degli illuministi italiani, consente di leggere le modalità concrete mediante le quali le forze più vive [...] moderne letture, tra le quali spiccavano le opere di David Hume, Montesquieu, Jean-Baptiste d’Alembert, Étienne Bonnot de Condillac e soprattutto quelle di Jean-Jacques Rousseau: quelle scelte erano il segno di una svolta generazionale e, al tempo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cesare Beccaria
Giuseppe Bognetti
Cesare Beccaria è stato, insieme a Pietro Verri, il maggior rappresentante della grande stagione dell’Illuminismo milanese. La sua opera più conosciuta rimane Dei delitti [...] sono molteplici (Thomas Hobbes, John Locke, Jean-Jacques Rousseau, Claude Helvétius ecc.), e comprendono svariate produttività.
In terzo luogo, come viene giustamente sottolineato da Jean-Baptiste Say, Beccaria ha una precisa idea dell’importanza di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gaetano Filangieri
Adriano Giannola
Filangieri è una figura di primo piano nell’Europa della seconda metà del Settecento: riceve a più riprese Goethe e intrattiene rapporti con il fior fiore dell’intellettualità [...] teorie dello stato di natura e dal contrattualismo di Jean-Jacques Rousseau, a favore della lezione vichiana della nascita ed evoluzione . Polemizzando con l’Encyclopedie di Denis Diderot e Jean-Baptiste d’Alembert, in una lettera al conte Giulio ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] produzione, con Michel Derrion, Philippe Buchez e Jean-Baptiste Godin.
Assai più eclettico fu il comunismo Alexandre Millerand entrò nel gabinetto borghese di Waldeck-Rousseau per difendere le istituzioni repubblicane da un possibile colpo ...
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