Regista cinematografico (Parigi 1905 - ivi 1934). Figlio dell'anarchico basco Eugène-Bonaventure de Vigo, noto come Miguel Almereyda, morto in carcere nel 1917, dopo anni di collegio si trasferì a Parigi, [...] dove fu influenzato dal surrealismo e dalle teorie di D. Vertov. Autore di corto- e mediometraggi (À propos de Nice, 1930; Taris ou la natation, 1931; Zéro de conduite, 1933), e di un solo lungometraggio ...
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Cantet, Laurent. – Regista e sceneggiatore cinematografico francese (Melle 1961 - Parigi 2024). Ha esordito come regista con il documentario Un été à Beyrouth (1990). Nel 1994 è stato assistente alla regia [...] di M. Ophüls per Veillées d’armes, incentrato sulla guerra nell’ex Jugoslavia. Vincitore del premio JeanVigo 1995 con il cortometraggio Tous à la manif (1995), si è affermato con il film Risorse umane (1999), che ha vinto il premio César per la ...
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Bixio, Cesare Andrea
Gabriella Nisticò
Musicista, poeta, editore musicale, nato a Napoli l'11 ottobre 1896 e morto a Roma il 5 marzo 1978. Compositore fecondissimo e straordinariamente versatile, B., [...] , riuscì a esserne elemento pertinente e costitutivo (nella versione francese figura anche in L'Atalante, 1934, di JeanVigo).
Il nuovo indirizzo cinematografico che il musicista aveva imposto alla sua attività determinò, nei primi anni Trenta, l ...
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Anderson, Lindsay
Emanuela Martini
Regista cinematografico e teatrale, critico e teorico inglese, nato il 17 aprile 1923 a Bangalore (India) e morto ad Angoulême (Francia) il 30 agosto 1994. Alternò [...] nazionale, che considerava statico e letterario, e sostenne la necessità di un cinema poetico, sulla scia di registi come JeanVigo, John Ford e Humphrey Jennings. Sugli ultimi due A. avrebbe poi scritto rispettivamente un libro appassionato del 1981 ...
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Ioseliani, Otar Davidovič
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico georgiano, nato a Tbilisi il 2 febbraio 1934. I. è un malinconico analista dei comportamenti umani, che vengono considerati alla [...] , nell'alcol (come fece il regista e amico Boris Barnet, uno dei principali modelli di I. assieme a Jacques Tati e JeanVigo) e in un ozioso nomadismo, fantasticato nella quadriglia a cui è assimilabile la struttura di Adieu, plancheur de vaches, e ...
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Jaubert, Maurice
Marta Tedeschini Lalli
Compositore francese, nato a Nizza il 3 gennaio 1900 e morto ad Azerailles (Baccarat) il 19 giugno 1940. Considerato uno dei pionieri della musica cinematografica [...] musicalmente sentimenti e stati d'animo. Tra i registi con i quali J. collaborò personalmente, va ricordato in primo luogo JeanVigo, per il quale compose alcune delle sue più note colonne sonore, quelle di Zéro de conduite (1933; Zero in condotta ...
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Antoine, André
Edoardo Bruno
Regista e attore teatrale e regista cinematografico francese, nato a Limoges il 31 gennaio 1858 e morto a Le Pouliguen (Loire-Atlantique) il 19 ottobre 1943. Fondatore del [...] e R. Brasillach. In questo film si avverte il fascino di certe atmosfere che precorrono Jean Renoir e quell'emozione anarchica che si ritrova in L'Atalante di JeanVigo: i due barconi (l'Hirondelle e la Mésange) attraversano la Francia e il Belgio ...
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Faenza, Roberto
Federica De Paolis
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo, nato a Torino il 21 febbraio 1943. Nella sua attività si possono individuare due fasi: la prima fortemente caratterizzata [...] per cineasti alternativi, Senza chiedere il permesso (1972). Nel 1977 fondò quindi una società di produzione, la Cooperativa JeanVigo, che permise tra l'altro l'esordio di Marco Tullio Giordana con Maledetti, vi amerò (1980). Questa fase ...
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Grande, Maurizio
Bruno Roberti
Storico e critico del cinema e del teatro, nato a Roma il 17 gennaio 1944 e morto a Siena il 30 novembre 1996. Il suo contributo agli studi di estetica e semiotica dello [...] 2003 a cura di O. Caldiron). G. scrisse anche monografie su registi come Marco Ferreri (1974), Billy Wilder (1978), JeanVigo (1979). I suoi lavori più strettamente teorici, incentrati sulle tipologie narrative e sugli aspetti semiotici dell'evento ...
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PARISE, Goffredo
Domenico Scarpa
– Nacque a Vicenza l’8 dicembre 1929, da Ida Wanda Bertoli e da padre ignoto. Sua madre era figlia adottiva di Antonio Marchetti.
La famiglia, povera, fece ogni sforzo [...] Lautréamont che fu, con Leopardi, l’ispiratore di un personale surrealismo coltivato anche, al cinema, sulle sequenze di JeanVigo e Luis Buñuel.
Dopo l’8 settembre 1943, sotto l’occupazione nazifascista, il quindicenne Parise fece da staffetta per ...
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