Poeta e drammaturgo francese (La Ferté-Milon, Aisne, 1639 - Parigi 1699); rimasto ben presto orfano di madre e di padre, fu allevato dalla nonna, Marie des Moulins, molto vicina all'ambiente di Port-Royal; [...] scrivere la storia); e l'epistolario, del quale notevoli i due gruppi di lettere a Boileau e al figlio primogenito, Jean-Baptiste, che si era avviato alla carriera diplomatica. Massimo esponente, con P. Corneille, del teatro tragico francese del sec ...
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Critico letterario italiano (Torino 1900 - ivi 1977). I suoi scritti, caratterizzati da una libera e meditata accettazione del pensiero crociano e della critica stilistica, hanno riguardato, tra l'altro, [...] direttori del Giornale storico della letteratura italiana.
Opere
Esordì come studioso di letteratura francese (Alfred de Vigny, 1922; JeanRacine e la critica delle sue tragedie, 1926), e passò poi agli studi di letteratura italiana. Si è occupato ...
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Scrittore francese (Parigi 1692 - ivi 1763), ultimo figlio di Jean. Tra le opere: La Grâce (1720) e La Religion (1742), poemi d'ispirazione giansenista; Réflexions sur la poésie (1747); Mémoires sur la [...] vie et les ouvrages de JeanRacine (1747). ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] ... brûlé de plus de feux que je n’en allumai
«Io soffro ... arso da più fuochi di quanti non ne abbia accesi»
(JeanRacine, Andromaque I, 4)
(18) Vêtu de probité candide et de lin blanc
«vestito di candida probità e di lino bianco»
(Victor Hugo ...
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Fedra
Riccardo D'Anna
Il labirinto delle passioni
Personaggio mitologico della letteratura greca, Fedra è divenuta nei secoli il simbolo della passione amorosa femminile: il suo destino tragico ha colpito [...] solitudine.
Precedentemente il mito di Fedra era stato ripreso, in modo particolarmente felice, in una tragedia del francese JeanRacine (Fedra, 1677), che aveva introdotto una radicale innovazione, attribuendo la causa del rifiuto di Ippolito al suo ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] in quanto permetteva ‘d’istruir dilettando’. Lui stesso scrisse una tragedia, gli Epitidi (1760) e redasse traduzioni di JeanRacine, Pierre Corneille e Voltaire. Le traduzioni erano state pensate per il teatro privato dell’Albergati a Zola, presso ...
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PERTICARI, Giulio
Simona Brambilla
PERTICARI, Giulio. – Nacque a Savignano sul Rubicone, in Romagna, il 15 agosto 1779, primogenito del conte Andrea e della contessa Anna Cassi; dal matrimonio nacquero [...] Roma. Visione (Milano 1811), intrisa di reminescenze dantesche. Al 1811 risale probabilmente anche la traduzione dell’Athalie di JeanRacine (Milano 1822, poi Napoli 1826, rispettivamente con attribuzione al «Conte G.P.» e a «G. Pimpiolo»), ulteriore ...
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tragedia
Emanuele Lelli
L’uomo e i suoi problemi al centro della scena
Tra le più importanti creazioni artistiche che i Greci antichi hanno lasciato alla civiltà occidentale c’è la tragedia, genere [...] formale classicheggiante e mettevano in scena i personaggi del mito greco presentati come giganteschi simboli di vizi e virtù. JeanRacine, altro drammaturgo francese del Seicento, mise invece a nudo i più intimi sentimenti umani, dall’amore tenero e ...
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STAROBINSKI, Jean
Massimo Colesanti
Critico letterario e medico svizzero, nato a Ginevra il 17 novembre 1920. Di famiglia originaria della Polonia, ha studiato a Ginevra medicina e lettere, e ha conseguito [...] del Settecento (Montesquieu par lui-même, 1953; Jean-Jacques Rousseau. La transparence et l'obstacle, 1957 ma sempre acutissime, di numerosi altri scrittori, da Montaigne a Racine e a La Rochefoucauld, da Comeille a Stendhal, da Baudelaire ...
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Poeta e favolista francese (Château-Thierry, Champagne, 1621 - Parigi 1695). È ricordato soprattutto per le Favole (1668-94); ispirate di frequente da quelle di Esopo e di Fedro e caratterizzate da uno [...] Sablière e successivamente dei d'Hervart. Di carattere mite e sottomesso ("le bonhomme La Fontaine"), fu amico di Molière, Racine, Boileau. I suoi primi tentativi artistici risalgono alla riduzione della commedia di Terenzio L'Eunuque (1654), e alla ...
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