Cinema
Gianni Rondolino
sommario: 1. Le nuove scuole nazionali degli anni sessanta. 2. La fine di Hollywood e la rinascita del cinema americano. 3. Il cinema europeo dell'ultimo trentennio. 4. Il cinema [...] francese del tempo. Si pensi a François Truffaut, a Jean-LucGodard, a Claude Chabrol, a Jacques Rivette, a Eric Rohmer libertà di scelta che può essere riassunta nell'affermazione di Godard, secondo il quale tutto ciò che è proiettato sullo schermo ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] generale, a cura di L. Heilmann, Milano 1966.
E. Garroni, Semiotica ed estetica, Bari 1968.
J.-L. Godard, Jean-LucGodard par Jean-LucGodard, Paris 1968.
Ch. Metz, Essai sur la signification au cinéma, Paris 1968 (trad. it. Milano 1975).
I ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] stesso tempo, si vede il protagonista che prepara una cena, amoreggia con la cameriera e uccide la moglie. Ma è Jean-LucGodard l'autore che maggiormente ha il gusto della citazione pittorica: si pensi ad alcuni dei suoi film degli anni Sessanta, da ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] , 1929, di Edward Sedgwick, con Buster Keaton), sia infine di entrambi (fra i molti autori si ricordano Jean-LucGodard e François Truffaut). Invece la riflessione filosofica sul cinema cerca risposte a problemi che appartengono alla storia del ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] prassi ben nota oltreoceano, essi infatti nascondono i connotati d'origine rivelandosi adatti tanto a un film diretto da Jean-LucGodard quanto a una grande produzione firmata da David Lean.
In Italia il coinvolgimento dei compositori di area colta ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] Robert Bresson sul testo di G. Bernanos, fino all'esplicito e creativo montaggio di materiali culturali realizzato da Jean-LucGodard).
Modo dichiaratamente paradossale, si è detto, poiché i 'moderni' sono del tutto consapevoli della sfasatura e del ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] la lettera la donna è già morta).
Didascalie e intertitoli si ritrovano in un determinato cinema moderno, per es. in Jean-LucGodard e in gran parte del cinema politico degli anni Sessanta e Settanta, con funzioni pressoché analoghe a quelle dei ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] introdotto nel catalogo della società nel 1965), le opere di Robert Bresson, di Ermanno Olmi, alcuni film di Jean-LucGodard, di Federico Fellini, di François Truffaut o di Liliana Cavani. In particolare, Galileo (1968) della Cavani, presentato al ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] con un soggetto psico-esistenziale determinato e con un personaggio specifico: si pensi ai film di Jean-LucGodard, François Truffaut, Jacques Rivette, Eric Rohmer, ma anche di Michelangelo Antonioni, Bernardo Bertolucci, Federico Fellini, Ingmar ...
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antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il reggipetto smoccolando come le concorrenti...