Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] Robert Bresson sul testo di G. Bernanos, fino all'esplicito e creativo montaggio di materiali culturali realizzato da Jean-LucGodard).
Modo dichiaratamente paradossale, si è detto, poiché i 'moderni' sono del tutto consapevoli della sfasatura e del ...
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Bergman, Ingmar (propr. Ernst Ingmar)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico e teatrale svedese, nato a Uppsala il 14 luglio 1918. Autore fortemente radicato nella cultura teatrale e letteraria del [...] med Monika (1953; Monica e il desiderio), storia d'amore pervasa di pessimismo, su cui scrisse pagine di profonda ammirazione Jean-LucGodard; il più lieve En lektion i kärlek (1954; Lezione d'amore), in cui viene ripreso e ampliato l'ultimo episodio ...
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Fassbinder, Rainer Werner
Giovanni Spagnoletti
Regista e attore cinematografico tedesco, nato a Bad Wörishofen (Baviera, Repubblica Federale Tedesca) il 31 maggio 1945 e morto a Monaco il 10 giugno [...] si rivela affascinato dai moduli polizieschi hollywoodiani. La sperimentazione si consumò in un apprendistato velocissimo: Jean-LucGodard, Jean-Pierre Melville, Jean-Marie Straub, il gangster film ‒ dal debutto di Liebe ist kälterals der Tod sino a ...
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Moreau, Jeanne
Vittorio Giacci
Attrice e regista teatrale e cinematografica francese, nata a Parigi il 23 gennaio 1928. Donna intelligente e sensuale, naturalmente portata per i ruoli di femme fatale, [...] della Nouvelle vague, come testimoniano le sue apparizioni in Une femme est une femme (1961; La donna è donna) di Jean-LucGodard, La baie des anges (1963; La grande peccatrice) di Jacques Demy, Mata-Hari, agent H 21 (1965; Mata Hari, agente ...
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Belmondo, Jean-Paul
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 9 aprile 1933. Uno dei simboli del cinema d'oltralpe degli anni Sessanta, scoperto [...] oltre alla collaborazione con grandi registi quali Vittorio De Sica, François Truffaut e Alain Resnais, spiccano i film di Jean-LucGodard, che hanno permesso a B. di portare sullo schermo versioni simboliche e decostruite degli eroi del cinema noir ...
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Martone, Mario
Bruno Roberti
Regista cinematografico e teatrale, nato a Napoli il 20 novembre 1959. La sua attività, che ha raccolto prestigiosi riconoscimenti, si è sviluppata tra teatro e cinema in [...] nella complessità visiva e nella scenografia di Ritorno ad Alphaville (1986, ispirato al film Alphaville, 1965, di Jean-LucGodard), il suo esito teatrale più estremo e barocco, nel quale il trionfo dell'immaginario postmoderno traeva ispirazione sia ...
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Brasseur, Pierre
Simona Pellino
Nome d'arte di Pierre-Albert Espinasse, attore teatrale e cinematografico francese, nato a Parigi il 22 dicembre 1905 e morto a Brunico il 14 agosto 1972. Talento da [...] di Serge de Poligny, pittore folle in Lumière d'été (1943) di Jean Grémillion, amante geloso in Les portes de la nuit (1946; Mentre diretti da importanti registi come M. Carné, Jean-LucGodard, Jean Renoir e François Truffaut.
Bibliografia
F. Savio, ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] dell'apologo di Pier Paolo Pasolini La ricotta (1963, episodio di RO.GO.PA.G., diretto anche da Rossellini, Ugo Gregoretti, Jean-LucGodard), che racconta il 'calvario' di una c. sul set di un kolossal religioso. È stato proprio il cinema di Fellini ...
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Piccoli, Michel (propr. Jacques Daniel Michel)
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Parigi il 27 dicembre 1925. Interprete singolare dalla lunga e ricca carriera (ha recitato [...] con registi quali Jean-LucGodard, Claude Sautet, Alfred Hitchcock, Jacques Rivette e Manoel de Oliveira), P. emerse all'attenzione internazionale quando, quarantenne, partecipò al rinnovamento del cinema d'oltralpe che fece seguito alla Nouvelle ...
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antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il reggipetto smoccolando come le concorrenti...