band
Ernesto Assante
I complessi della musica jazz, pop o rock
Con il termine inglese band, ormai diventato d'uso comune, si definisce una piccola formazione musicale, soprattutto in ambito jazz, pop [...] la band ha avuto essenzialmente il ruolo, anche importante, di accompagnamento dei musicisti leader, e non a caso non ci sono jazz band con un nome proprio, ma solo organici che portano il nome del 'capo' come marchio di riconoscimento. Con il rock ...
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swing Elemento fondamentale e caratteristico della musica jazz, definibile come un impulso ritmico prodotto da fattori di varia natura, tra i quali soprattutto l’accentuazione sui tempi deboli della misura [...] stile jazzistico sviluppatosi tra il 1930 e il 1945, caratterizzato dall’adozione di un repertorio più melodico e dalla regolare scansione ritmica in quattro quarti, e affermatosi grazie al vasto successo popolare di alcune grandi orchestre (➔ jazz). ...
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Aggettivo («caldo, infocato») che negli anni 1920 designò la parte più autentica e vitale del jazz, comparendo anche nelle denominazioni di alcuni fra i maggiori gruppi dell’epoca (Hot five e Hot seven [...] di L. Armstrong, Red hot peppers di J.R. Morton ecc.) ...
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Locuzione, derivata forse da Boogie, soprannome dato spesso agli afroamericani, che indica un particolare stile pianistico di jazz nato, agli inizi del 20° sec., nel Sud degli Stati Uniti. Divenuto popolare [...] alla fine degli anni 1920 attraverso le incisioni di alcuni compositori-interpreti (Pinetop Smith, M.L. Lewis, A. Ammons, P. Johnson ecc.), il b. fu in seguito utilizzato dalle principali orchestre swing ...
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Termine ingl., ormai diventato d'uso comune, con il quale si definisce una piccola formazione musicale, soprattutto in ambito jazz, pop e rock. Può andare da un organico piccolissimo, la one man band, [...] ossia una b. composta da un solo musicista che suona più strumenti, alla big band, la grande orchestra ricca di strumenti, legata soprattutto alla storia del jazz. ...
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Nel linguaggio musicale, lo stato d’animo misto di tristezza profonda e di felice libertà creativa che caratterizzava l’esecuzione del blues e del gospel nel jazz delle origini. Dalla seconda metà degli [...] anni 1950 ha indicato, più comunemente nella forma funky, uno stile jazzistico basato sui ritmi fortemente accentati e sulle strutture armoniche del blues, caratteristiche in seguito recepite dal rhythm ...
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scat Forma jazzistica di canto, intonato su sillabe prive di senso, scelte solo per gusto ritmico e fonico. Già in uso nella musica popolare, fu introdotto nel jazz da L. Armstrong e fu usato sia nell’improvvisazione [...] sia in vere e proprie composizioni (per es., Ool-Ya-Koo di D. Gillespie) ...
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Canto di origine popolare afro-americana su temi evangelici sviluppatosi in America nel 19° secolo. Praticato dai grandi cori di chiesa, cominciò a essere codificato tra gli anni 1920 e 1940, in uno stile [...] che fondeva le tecniche del blues a elementi di derivazione jazz. A differenza del genere affine dello spiritual, il g. è caratterizzato da un testo di carattere soggettivo, dall’accompagnamento di strumenti e da una consistente intensità ritmica. ...
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Forma musicale brasiliana, caratterizzata ritmicamente da una originale formula base derivata dal samba e consistente nell’accentuare, in una misura di 4/4, il 1°, 4°, 7°, 11° e 14° sedicesimo. Le raffinate [...] successioni di accordi di cui fa uso provengono, invece, dall’armonia del jazz degli anni tra il 1940 e il 1950. Nata nel 1959 per opera di un gruppo di compositori-interpreti fra i quali L. Bonfá, A.C. Jobim, J. Gilberto, la b. si diffuse ...
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Informatica
Dispositvo di rete che permette di connettere diverse LAN (➔) al livello 2 della pila ISO/OSI (data link). Un b. ritrasmette i pacchetti che devono transitare da LAN a LAN seguendo la sua tabella [...] di instradamento, costruita con un processo di apprendimento (learning).
Musica
Nel linguaggio del jazz, l’inciso centrale del ritornello di un tema; nei temi di forma AABA è indicato da B ed è una frase solitamente di otto battute preceduta da una ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).