Nome d'arte del musicista jazz afroamericano Herman (detto Sonny) Blount, conosciuto anche come Sonny Bourke (Birmingham, Alabama, 1914 - ivi 1993). Pianista nell'orchestra di F. Henderson (1946-47), negli [...] . Fondò un'orchestra, da lui chiamata Arkestra, destinata a diventare una delle più originali nel jazz d'avanguardia. Mescolando jazz classico e free jazz, strumenti africani e suoni elettronici all'interno di una pittoresca messa in scena, S. R ...
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Pianista e compositore canadese di jazz (Toronto 1912 - Cuernavaca, Messico, 1988). Fino al 1948 collaborò come arrangiatore con l'orchestra di C. Thornhill. In seguito realizzò con M. Davis diverse incisioni, [...] fondamentali nella storia del jazz orchestrale moderno (tra queste, Sketches of Spain e Porgy and Bess). Aperto alle innovazioni linguistiche provenienti sia dall'area dell'avanguardia che dal rock, ma anche influenzato dalle partiture classiche ( ...
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Pianista, cantante e compositore di jazz statunitense (New York 1904 - Kansas City 1943). Figlio di un pastore battista, che lo introdusse allo studio della musica, debuttò ancora adolescente come pianista [...] and his Rhythms (1934), elaborando nel corso degli anni uno stile che lo rese sempre più popolare. Tra i grandi del jazz classico, fu tra i primi, assieme a L. Armstrong, a saper conciliare una musica ricca di contenuti espressivi con una naturale ...
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Genere musicale afroamericano influenzato dal jazz e dalla musica gospel e basato sulle strutture armoniche del blues. Il canto, dal ritmo marcato, motorio e ballabile, di solito è accompagnato da sax [...] categoria confluirono varie forme di blues cittadino (come il boogie woogie di Kansas City), e anche forme semplici di jazz, che il pubblico preferì al difficile bebop. Promosso da piccole etichette indipendenti, il r. trionfò negli anni 1950, per ...
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Pianista e compositore afroamericano di jazz (New York 1926 - ivi 2018). Sensibile alle suggestioni della musica africana, che ha studiato sul posto (Nigeria, Marocco), ha elaborato uno stile pianistico [...] secco ed efficace, influenzato da Duke Ellington e Th. Monk, accanto a una vena melodica cantabile e talvolta nostalgica ...
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Pianista, arrangiatore e compositore di jazz statunitense (Cleveland, Ohio, 1917 - New York 1965). Iniziata l'attività di arrangiatore nel 1940 a Chicago, nel 1947 debuttò come pianista e in questa veste [...] collaborò con F. Navarro, Ch. Parker, M. Davis, M. Roach, C. Brown. Dal 1953 la sua carriera declinò rapidamente a causa dell'uso di stupefacenti. Oltre che abilissimo arrangiatore, fu uno dei più fertili ...
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Nome d'arte del musicista jazz di origine italiana Armando Anthony Corea (n. Chelsea, Massachusetts, 1941 - Tampa, Florida, 2021). Il suo stile pianistico è caratterizzato da una sintesi originale di elementi [...] jazzistici, provenienti da B. Powell, B. Evans e A. McCoy Tyner, e influssi della musica colta europea, questi ultimi riscontrabili anche nella sua attività compositiva. Tra i numerosi album incisi: Return ...
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Nome d’arte del chitarrista jazz e inventore statunitense Lester William Polsfuss (Waukesha, Wisconsin, 1915 - New York 2009). Dopo aver raggiunto la notorietà come chitarrista del Les Paul Trio (incidendo [...] con B. Crosby e le Andrew Sisters), ha concepito l’idea della registrazione multi-traccia e delle incisioni sovrapposte, per poi rivoluzionare il mondo della musica progettando la prima chitarra elettrica ...
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Nome d'arte della cantante di jazz afroamericana Lillie Mae Jones (Flint 1929 - New York 1998). Esordì nel 1948 con l'orchestra di L. Hampton, e ha collaborato poi con i principali esponenti del bop (T. [...] Monk, M. Davis). Le straordinarie qualità tecniche e la notevole preparazione musicale ne hanno fatto una delle massime esponenti del moderno canto jazz. ...
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band
Ernesto Assante
I complessi della musica jazz, pop o rock
Con il termine inglese band, ormai diventato d'uso comune, si definisce una piccola formazione musicale, soprattutto in ambito jazz, pop [...] la band ha avuto essenzialmente il ruolo, anche importante, di accompagnamento dei musicisti leader, e non a caso non ci sono jazz band con un nome proprio, ma solo organici che portano il nome del 'capo' come marchio di riconoscimento. Con il rock ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).