Trombonista tedesco (Francoforte sul Meno 1928 - ivi 2005). Collaborò con i maggiori esponenti del jazz americano, dal moderno (D. Gillespie, L. Konitz) alle avanguardie (D. Cherry, S. Lacy), fino alle [...] esperienze elettriche (J. Pastorious). Nel 1972 lanciò una tecnica che ha fatto scuola, grazie alla quale, regolando pressione del labbro ed emissione vocale armonizzata, riusciva a trarre dal trombone ...
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Contrabbassista e compositore statunitense (Nogales, Arizona, 1922 - Cuernavaca, Messico, 1979). Dopo significative esperienze nel jazz tradizionale, nello swing orchestrale e nel be-bop, negli anni Cinquanta [...] si dedicò a una sperimentazione attenta alle forme europee, per poi volgersi a un linguaggio sempre più espressionisticamente consapevole della tradizione afroamericana: M. seppe calare il parossismo estatico ...
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Cantautrice italiana di origine francese (n. Vannes 1994). Ha studiato chitarra, pianoforte e canto jazz. Nel 2012 ha partecipato al Festival di Sanremo nella categoria Giovani con il brano Incognita poesia. [...] Ha collaborato e scritto per diversi artisti tra cui N. Zilli e T. Ferro. Nel 2019 si è classificata seconda al talent show Amici, vincendo il premio della critica TIM, ed è stata coach di Amici Celebrities. ...
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Chitarrista britannico (Bradford 1946 – Vista, California, 2017). Leggenda della chitarra fusion, l'incontro tra jazz e rock, inventore di diverse tecniche, ha iniziato da giovanissimo ad avvicinarsi [...] alla musica classica cominciando a suonare prima il violino e poi la chitarra. Ha suonato con diversi gruppi tra cui i Soft Machine. È regolarmente entrato nelle classifiche dei migliori chitarristi stilate ...
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Pianista statunitense (La Grange, Illinois, 1920 - New York 2001). Sia come direttore del Modern Jazz Quartet (dal 1952) sia come autore di lavori sinfonici, ebbe il merito di aver avvicinato il linguaggio [...] jazzistico moderno alla musica classica, in una sintesi da lui teorizzata dalla fine degli anni Cinquanta assieme a G. Schuller come third stream music. Il suo stile pianistico, intessuto di grazia e privo ...
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Musicista statunitense (New Orleans 1883 - Chicago 1932), una delle prime e più popolari figure del jazz; suonò come cornettista in varie orchestre. ...
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Pianista statunitense (Duquesne, Pennsylvania, 1903 - Oakland 1983). Creò il primo stile pianistico originale nella storia del jazz, ispirato al fraseggio della tromba (trumpet style), con particolare [...] avanti per vent'anni: le sue ultime formazioni ospitarono D. Gillespie, Ch. Parker e altri protagonisti del jazz moderno. Questa continuità nel rinnovamento traspare in parte anche dal suo stile pianistico, caratterizzato da una grande capacità ...
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Musicista statunitense (Chicago 1909 - New York 1986). Virtuoso di clarinetto, dopo aver suonato in varie orchestre di jazz dall'età di dodici anni, nel 1934 costituì la sua prima orchestra che divenne [...] America. Il suo successo risvegliò l'interesse del mondo intorno al jazz che dal 1936 cominciò a godere una vasta popolarità con il nome Hall del 1938, che segnò il primo ingresso del jazz in quel teatro. Contemporaneamente G. formò trii, quartetti e ...
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Pianista statunitense (New York 1913 – Columbus 1989). Giovane virtuoso del pianoforte, nel 1933 si è unito alla jazz band di A. Kavelin e in seguito ne è divenuto il solista. Dopo aver suonato con R. [...] soprattutto per il caratteristico arpeggio, si è poi spostato sui ritmi latini del Tango, passando per arrangiamenti pop e jazz di vecchi classici. Nel 1956 ha prestato mani e talento al protagonista di The Eddy Duchin story (Incantesimo) e ...
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Pianista statunitense (n. Allentown, Pennsylvania, 1945). A New York dal 1956, rivelò sin dagli esordî (con i Jazz Messengers, con C. Lloyd, con M. Davis e con un proprio trio) uno stile originale - influenzato [...] (con D. Redman) e l'altro europeo (col norvegese J. Garbarek), nei quali propose due alternative direzioni del jazz degli anni Settanta, tra impianti fortemente strutturati e slanci di impetuoso lirismo. Col tempo J. ha infuso questo lirismo in ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).