Memorie dalla guerra civile
Giovanni Contini
Questo saggio si occupa di come è stato elaborato il ricordo da parte dei sopravvissuti alle stragi e da parte di repubblichini e partigiani. Da parte di [...] .
Non significa che non vedessero o non capissero. Alcuni conoscevano l’inglese, leggevano libri americani in lingua originale, amavano il jazz. Se non andiamo, hanno detto, succede quella cosa lì, che poi voleva dire prenderci per forza (p. 164 ...
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Il canto sociale dai Dischi del sole alle posse
Antonio Fanelli
Fili da riannodare
Il ‘fare musica’ in forme collettive e condivise svolge una funzione sociale preziosa nel delineare identità di gruppo [...] Bibliografia
D. Carpitella, G. Castaldo, G. Pintor et al., La musica in Italia. L’ideologia, la cultura, le vicende del jazz, del rock, del pop, della canzonetta, della musica popolare dal dopoguerra ad oggi, Roma 1978 (in partic. A. Portelli, Elvis ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] la rimozione della malattia, della vecchiaia, della morte. Le eccezioni non mancano, ma si trovano in film come All that jazz (1979; Id.) di Bob Fosse, che si colloca in una fase di dissoluzione e di superamento del musical hollywoodiano classico ...
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Liturgia
JJean Leclercq
di Jean Leclercq
Liturgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Liturgia e scienza liturgica. 3. Liturgia e storia. 4. Liturgia e teologia. 5. Liturgia e scienze umane. 6. Liturgia e [...] di mezzi elettro-acustici da cui derivano le musiche ‛elettronica', ‛sperimentale', ‛concreta'; ritmi nuovi - come quelli del jazz, delle musiche chiamate pop, beat, rock - che rispondono al bisogno di molti giovani di comunicare in un linguaggio ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] già smaniosi di "contaminare" o di rinnovare il patrimonio avito innestandovi ora manierismi operistici, ora le singolarità del jazz divulgate dal fonografo e dalla radio.
La chitarra ha consentito ad alcuni cantori, dotati di particolare sensibilità ...
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L'Africa oltre l'Africa
Alessandro Campus
Carlo Nobili
Donatella Saviola
La schiavitù in america settentrionale
di Alessandro Campus
Jamestown, 1619: nell'allora capitale della Virginia, arriva la [...] scuole di samba, alla capoeira e ai ritmi di origine africana ‒ sia che si tratti del reggae, del samba o del jazz ‒, ma si assiste anche a un forte aumento dell'adesione alle religioni afrobrasiliane che diventano sempre più visibili in tutti gli ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] a lui vanno ricordati, nel medesimo indirizzo oggettivista, E. Krenek, ben noto per la farsa Johnny spielt auf, ispirata al jazz; E. Toch, autore di musiche strumentali dense di polifonia; Kurt Weill col dramma musicale Die Bürgschaft, ecc. Un posto ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).