(VI, p. 505; App. I, p. 251; II, I, p. 372; III, I, p. 214; IV, I, p. 241)
Il B. (30.518 km2) non ha ancora raggiunto i 10 milioni di abitanti (9.875.717, secondo una stima del 1988, per una densità di [...] crea la realtà dello scrittore. R. Gysen, morto precocemente, è rimasto il più intransigente. W. Roggeman, filosofo e musicista jazz, affascinato da Nietzsche, Benn e Valéry, per il quale l'arte combatte "il sudiciume nichilista dell'esistenza in un ...
Leggi Tutto
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] , 1965), nei quali comunque il suono in presa diretta si mescola a commento e musica; già più 'puro' è Appunti per un film sul jazz (1965, mm) di G. Amico. Intanto, sia in televisione sia al cinema, si diffuse il film inchiesta (da L'Italia non è un ...
Leggi Tutto
La canzone d'autore in Italia
Roberto Vecchioni
di Roberto Vecchioni
Pur partendo da due sistemi semantici preesistenti (il linguaggio poetico e quello musicale), la c. d'autore costituisce un'unità [...] . Daniele ha raccolto invece l'eredità più intima e sofferta della tradizione mediterranea, sposandola col blues, con il soul jazz, fino agli incontri storici con Chick Corea e Pat Metheny. Diverse anche le scelte letterarie: Zucchero affronta temi ...
Leggi Tutto
Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] servire a diversi scopi, conciliando linguaggio e musica di ogni tipo: concerti sinfonici, lirica, musica da camera, jazz, conferenze, riunioni, discussioni pubbliche, cinema ecc. Inoltre il pubblico, con la diffusione del fonografo, diveniva sempre ...
Leggi Tutto
Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] di New York, New York (1977): in quest'ultimo, nel ricordo di R. Mamoulian e V. Minnelli, emanano nei locali di jazz dove il protagonista Jimmy è sempre in azione, dalle pareti, dagli angoli, da invisibili corridoi e scale, proiezioni e riflessi di ...
Leggi Tutto
Musica elettronica ed elettronica musicale
Lorenzo Seno
A partire dalla fine dell’Ottocento fino alla Seconda guerra mondiale, grazie alla diffusione dell’elettricità e dell’elettronica, fanno la loro [...] strumentali. Automatismi esecutivi quali accompagnamenti ritmici e armonizzazioni secondo predefiniti stilemi di genere (pop, rock, jazz ecc.) o anche dispositivi in grado di rettificare l’imperfetta intonazione di un cantante forniscono ulteriori ...
Leggi Tutto
CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] dalla versione per due pianoforti di Albéniz); Russian Lullaby di I. Berlin (1929, orchestrazione dall'originale per complesso jazz); Toccata, bourrée et gigue di D. Scarlatti (1932, per piccola orchestra); Sonata a tre, per flauto, violino e ...
Leggi Tutto
Spazi dell’ascolto e nuova estetica fenomenologica
Silvia Vizzardelli
È stata una consuetudine, per lungo tempo, tentare di definire l’essenza della musica rispondendo a domande come queste: cos’è la [...] reso possibile da una sofisticata tecnologia digitale, si presta assai bene allo scopo. Pensiamo al largo uso che la musica jazz fa dei glissandi e all’effetto atmosferico che da essi scaturisce. La trasformazione fluida, graduale, senza soluzione di ...
Leggi Tutto
Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] prestiti possono designare le realtà più varie: prodotti naturali come il tè, le banane e il cacao, prodotti culturali come il jazz, il tango o l’informatica.
Nella tab. 2 (adattata da GRADIT, vol. 6°, p. 1170; dati calcolati sul lessico complessivo ...
Leggi Tutto
Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] , di solito scritto e non parlato. Il grafema ‹j› vale [j] nei tedeschismi (per es., Jäger), [ʤ] negli anglicismi (per es., jazz), [ʒ] nei francesismi (per es., julienne). Il valore di ‹w› oscilla tra [v] e [w]: solitamente è [v] nelle parole ...
Leggi Tutto
jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).