Compositore belga (Malmédy 1929 - Bruxelles 2009). Considerato uno dei protagonisti dell'avanguardia musicale europea degli anni Sessanta, P. si è posto sin dai primi lavori sulla scia dello strutturalismo [...] musicali precedentemente estranei al radicalismo rigoroso dei suoi primi lavori: dai richiami stilistici di varia natura, al jazz, alla tradizione popolare e orientale. Oltre a proseguire la ricerca nel campo della musica elettronica, è tornato ...
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Pink Floyd
Marta Tedeschini Lalli
Gruppo rock inglese, formato a Londra nel 1965 da R. Waters (n. Great Bookham, Surrey, 1944; basso elettrico), R. Wright (n. Londra 1945; tastiere), N. Mason (n. Birmingham [...] .
Sul piano musicale, i P. F. hanno preso le mosse dall'ambiente underground londinese, introducendo elementi del free-jazz d'avanguardia, per poi volgersi gradualmente verso il rock più tradizionale. I primi 'singoli' prodotti hanno incontrato un ...
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Perlman, Itzhak
Federico Pirani
Violinista israeliano, nato a Tel Aviv il 31 agosto 1945. Colpito gravemente all'età di 4 anni dalla poliomielite - che lo ha privato dell'uso degli arti inferiori - [...] e un interesse verso ogni aspetto della sfera musicale lo hanno portato a esplorare anche tradizioni e ambiti culturali differenti, quali il jazz o la musica klezmer, e a presentare in prima assoluta i Concerti per violino e orchestra di E. Kim (1979 ...
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Sudafricana, Repubblica
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Nella R. S. (proclamata il 31 maggio 1961), più che in altri Paesi del continente, la nascita e lo sviluppo del cinema sono stati legati alla [...] Hyman Kirstein, performances di musicisti neri che, grazie al jazz, combattono la povertà e il degrado della vita quotidiana nelle of Africa (1951) la passione di un giovane zulu per il jazz e il successo da lui ottenuto con la sua band. Due registi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli ebrei e gli zingari hanno per secoli peregrinato per l’Europa, vivendo costantemente [...] connaturata tensione a immergersi nei suoni dell’ambiente ospitante. In particolare, negli Stati Uniti si intreccia con il nascente jazz, ovvero con la musica frutto di un’altra importante diaspora, quella del popolo africano.
Dopo la seconda guerra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Molte sono le differenze rinvenibili nel percorso della canzone napoletana dalla prima [...] sua singolare, duplice, dimensione locale-globale, sono evidenziate già nel 1947 da Brian Rust, uno dei massimi studiosi di jazz, quando “deregionalizza” il genere mettendolo in relazione con la scena di New Orleans e chiamando in causa forme, temi ...
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PITTALUGA, Stefano
Stefania Carpiceci
PITTALUGA, Stefano. – Nacque a Capomorone, presso Genova, il 2 febbraio 1887, da Luigia Lombardo e da Giacinto. Di famiglia benestante e originariamente proprietaria [...] evento di portata rivoluzionaria: il 6 ottobre 1927 fu proiettato al Warner’s Theatre di New York The jazz singer (Il cantante di jazz) di Alan Crosland con Al Jonson, pellicola che decretò la nascita internazionale del sonoro.
Di questa nuova pagina ...
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Perpignani, Roberto
Stefano Masi
Montatore, nato a Roma il 20 aprile 1941. Protagonista del rinnovamento del cinema italiano tra la seconda metà degli anni Sessanta e i primi Settanta al fianco di registi [...] In questo film P. e Bertolucci fecero confluire suggestioni provenienti dalla Nouvelle vague francese e dal gusto del fraseggio jazz. L'esordio con un film così lontano dagli standard della produzione media non agevolò affatto il proseguimento della ...
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Mayuzumi, Toshiro
Marta Tedeschini Lalli
Compositore giapponese, nato a Yokohama il 20 febbraio 1929 e morto a Kawasaki il 10 aprile 1997. Tra i maggiori compositori della sua generazione, diede un [...] tradizione musicale del suo Paese, in particolare il canto buddista, ma fece ricorso, quando necessario, anche al jazz, al melodramma e a repertori europei antichi. Lavorò prevalentemente per registi giapponesi, firmando le colonne sonore di film ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] 99 Posse, i Co’ sang, gli A67.
La contaminazione con suoni e forme non autoctone è fondamentale – che sia rock, beat, blues, jazz e più di recente rap, dub ed elettronica; va ricordato che N. è la città italiana a più stretto contatto con la cultura ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).