Scrittore cubano, nato a Gibara il 22 aprile 1929. All'inizio alterna l'attività di scrittore con quella di giornalista, in particolare di critico cinematografico (raccoglierà più tardi i saggi più notevoli [...] cubana assume pertanto valenze simboliche, sapientemente amplificate dal costante gioco linguistico, che ingloba terminologia del jazz, linguaggio piccolo borghese e gergo afro-cubano. Sulle vicissitudini del personaggio Bustrófedon si orchestra una ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] Rodgers rappresentano forse quanto di più genuino la musica statunitense abbia dato al cinema. Dopo il blues, il jazz e la diffusione delle danze latinoamericane, un successivo cambiamento di rotta si determinò con l'avvento del rock. Esaminando ...
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TENCO, Luigi
Marco Santoro
– Nacque a Cassine (Alessandria) il 21 marzo 1938, secondogenito di Teresa Zoccola (1906-1977) e di Giuseppe Tenco (1899-1937), in una famiglia della piccola borghesia rurale [...] fondò appunto con Lauzi e due amici. Come molti coetanei in quegli anni, Tenco imparava ad ascoltare e amare la musica jazz e popular americana ascoltando i dischi di musicisti come Jelly Roll Morton e Nat King Cole, passando per Charlie Parker e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La disco music anni Settanta, ai suoi esordi, risulta un insieme di brani funky, soul [...] andamento meccanicamente scandito, relativamente povero di irregolarità accentuative, che si ritrova la mancanza di swing che il jazz rimprovera al rock. Pensiamo solo all’inesorabile metro binario della batteria di Charlie Watts dei Rolling Stones ...
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Pavarotti, Luciano
Pavaròtti, Luciano. – Tenore (Modena 1935 – ivi 2007). Nel 1961 debutta nel ruolo di Rodolfo, nella Bohème di G. Puccini; nella sua lunga e fortunata carriera è protagonista di opere [...] per sostenere cause umanitarie per mezzo di raccolte fondi, vedono la partecipazione di numerosi artisti della scena pop, rock e jazz; in occasione di tali eventi P. si esibisce in duetto con cantanti italiani (Zucchero, L. Pausini, Ligabue, E ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] A. Copland e, soprattutto, G. Gersh;win, la cui produzione fu caratterizzata da un felice connubio tra il jazz, la musica popolare e una personalissima interpretazione del sinfonismo europeo. Sulla strada di una ricerca rivolta alla sperimentazione ...
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Tecnica
Utensile costituito da una lama di acciaio, diritta o circolare, munita di dentatura per il taglio di materiali vari, come i metalli, il legno o le pietre naturali. Secondo il tipo e il movimento [...] di violino, violoncello o contrabbasso e producendo un caratteristico glissando continuo. È stata usata quasi esclusivamente nel jazz.
preistoria In paletnologia, lama di selce, ossidiana o altra pietra, che presenti una serie di minute intaccature ...
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Pianista e direttore d'orchestra (n. Buenos Aires 1942), di famiglia ebrea di origine ucraina, naturalizzato israeliano. Tra gli interpreti e i direttori d'orchestra di maggior prestigio a livello internazionale. [...] prime esecuzioni di autori contemporanei, allargando il suo repertorio sino alla musica afroamericana, al tango argentino, al jazz e alla musica brasiliana. Con la costituzione del West-Eastern Divan Workshop e dell'Orchestra, insieme allo scrittore ...
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Scrittore afroamericano di nazionalità statunitense (n. Newark, New Jersey, 1934) . Tra i maggiori esponenti del nazionalismo nero, ha pubblicato opere d'impronta fortemente separatista. Nel 1967 ha aderito [...] musica afroamericana: oltre a Blues people: negro music in white America vanno citati Black music (1967); The music: reflections on jazz and blues (1987). Tra i suoi scritti più recenti si ricordano ancora: A race divided (1991) e Tales of the out ...
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TROMBA e TROMBONE
Francesco VATIELLI
Alfredo CASELLA
. I più antichi strumenti a fiato, che oggi distinguiamo sotto il generico qualificativo di "ottoni" dalla materia con la quale sono foggiati, furono [...] come s'è detto, radicalmente trasformarsi e arricchirsi di nuove impensate espressioni per merito della nuova arte del Jazz, la quale ha conferito al trombone caratteri assolutamente rivoluzionarî per rapporto all'antica concezione dello strumento, e ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).