song Breve composizione a carattere lirico per voce sola con accompagnamento strumentale, così come il tardo madrigale italiano o il Lied tedesco. Il genere iniziò a diffondersi nel 16° sec. e venne coltivato [...] del Sud degli Stati Uniti; anche, il genere musicale ispirato a questa tradizione e che, con i blues e gli spirituals costituisce il nucleo originale della cultura musicale afroamericana da cui attinge la musica jazz.
Per il gospel s. ➔ gospel. ...
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COLOMBO, Cesare detto Joe
Dario Scodeller
Nacque a Milano il 30 luglio del 1930 da Giuseppe ed Ernesta (Tina) Benevolo. Il padre, imprenditore, aveva fondato una piccola industria specializzata nella [...] del futuro
Nel 1951 entrò in contatto con un gruppo di artisti milanesi con cui condivideva la passione per la musica jazz e nell’aprile del 1952, ancora studente, aderì al Movimento nucleare esponendo le sue opere astratte, assieme ad Enrico Baj ...
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Manhattan
Giorgio Gosetti
(USA 1979, bianco e nero, 96m); regia: Woody Allen; produzione: Jack Rollins, Charles H. Joffe per United Artists; sceneggiatura: Woody Allen, Marshall Brickman; fotografia: [...] a un farmer del profondo West, a un conoscitore del jazz e della sua evoluzione colta (Gershwin) piuttosto che a un Perché, in fin dei conti, resta prima di tutto un'improvvisazione jazz su un atto d'amore per le madeleines dei ricordi individuali, ...
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CORDARA, Carlo
Piero Caraba
Nacque a Torino il 14 marzo 1866, da Giovanni Battista e da Giuseppina Orange, ma presto si trasferì a Firenze, ove trascorse tutta la sua esistenza. All'università di Pisa [...] , l'articolo Musica di colore, apparso nel 1929 sul numero quarto del Marzocco, ove egli tratta assai approfonditamente del jazz, e si chiede quale aspetto di questo tipo di musica avesse potuto affascinare autori come Stravinskij e Poulenc, che dal ...
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Regista, sceneggiatore e attore italiano (n. Milano 1948). Dopo essere stato sceneggiatore e attore per B. Bozzetto (Allegro non troppo, 1977), ha esordito nel lungometraggio con Ratataplan (1979), in [...] televisivo, si ricordano le trasmissioni Quo vadiz? (1984), Pista! (1986-87), Fantasy party (1990); i cortometraggi Gag jazz (1987), Le cauchemar d'un inventeur (1988) e il documentario Bambini, ragazzi, strapazzi (1997). Nel 1999 ha firmato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ogni suono ha un corpo e rimanda inevitabilmente a una fonte sonora. Nella storia della [...] la quale “non si può suonare il bop né tanto meno apprezzarlo”. In questa direzione si svilupperà tutta la tradizione del jazz più intensamente corporeo, che sfocerà prima nell’hard-bop e poi nell’esperienza free.
Quando allo swing si sostituisce il ...
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Berlin, Irving
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Israel Isidore Beilin, compositore russo di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato l'11 maggio 1888 in Bielorussia e morto a New York il 22 [...] ), la Irving Berlin Music Incorporated.
Il suo primo grande successo fu Alexander's ragtime band, del 1911, con cui il jazz fece il suo ingresso nella canzone popolare e quindi nella società dei Bianchi. Dal 1914 affrontò anche la commedia musicale ...
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Cromwell, John (propr. Elwood Dager)
Lorenzo Esposito
Regista e attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Toledo (Ohio) il 23 dicembre 1887 e morto a Santa Barbara (California) il 26 settembre [...] di uno sguardo originale. I suoi primi film, diretti con Edward Sutherland, furono due melodrammi musicali Close harmony (La diva del jazz) e The dance of life (La danza della vita) entrambi del 1929, cui seguirono opere al tempo stesso solide ed ...
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Musicista francese (Ciboure, Pirenei Francesi, 1875 - Parigi 1937). Guidò, insieme a C. Debussy, l'innovazione musicale dei primi trent'anni del Novecento, in Francia e ben oltre i suoi confini, esprimendosi [...] e in La valse per orchestra. E deriva, infine, l'uso di materiali d'ogni tipo: dall'operetta americana al vecchio jazz di New Orleans, al ragtime e così via; per esempio la Sonata per violino e pianoforte (1927) contiene un fascinoso movimento ...
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Scrittrice afroamericana (Lorain, Ohio, 1931 - New York 2019). Personalità di spicco della letteratura statunitense contemporanea, ha posto al centro della sua opera la ricostruzione delle radici culturali [...] , 1977, trad. it. 1981; Tar baby, 1981, trad. it. L'isola delle illusioni, 1982; Beloved, 1987, trad. it. 1988, premio Pulitzer; Jazz, 1992, trad. it. 1993; Paradise, 1998, trad. it. 1998; Love, 2003, trad. it. 2004; A mercy, 2008, trad. it. 2009 ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).