Douglas, Stan
Douglas, Stan. –Artista canadese (n. Vancouver 1960). Ha studiato alla Emily Carr university of art and design di Vancouver. Sin dalla metà degli anni Ottanta, ha realizzato video, film [...] da questa influenzati, per es. i video Panoramic rotunda (1985), Monodramas (1991), Vidéo (2007). La musica, soprattutto quella jazz e blues anche per i collegamenti alla cultura black-canadian (Deux devises, 1983; Hors-champs, 1992), e il linguaggio ...
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Collettivo di scrittori provenienti dalla sezione di Bologna degli artisti facenti parte del Luther Blisset Project (1994-99), denominatosi Wu Ming (“senza nome” oppure “cinque nomi”) Foundation e composto [...] ), di Wu Ming 5, storia reale e fantascientifica a un tempo; New thing (2004), di Wu Ming 1, ambientato nel mondo del jazz; Previsioni del tempo (2008), di Wu Ming 3 e Wu Ming 5, sul problema dello smaltimento dei rifiuti illeciti; The old new thing ...
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Sollima, Giovanni. – Violoncellista e compositore italiano (n. Palermo 1962). Dopo essersi diplomato in violoncello con G. Perriera e in composizione con il padre E. Sollima, ha cominciato una brillate [...] la sua curiosità lo spinge ad esplorare nuove frontiere attraverso contaminazioni fra generi diversi come il rock, il jazz e il minimalismo anglosassone, avvalendosi anche dell'utilizzo di strumenti orientali, elettrici e di sua invenzione.La sua ...
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Cantautore italiano (n. Monfalcone 1934). Cresciuto a Genova, e inizialmente dedicatosi alle arti grafiche e visive, comincia a cantare e a comporre per caso, ispirandosi a temi e voci della canzone esistenzialista [...] anno ha ricevuto il Premio alla carriera del Festival di Sanremo. Del 2007 è l'uscita della raccolta Milestones. Un incontro in jazz, con la collaborazione di artisti come Emilio Rava, Danilo Rea e Roberto Gatto, e del 2009, quando P. ha compiuto i ...
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Auric, Georges
Enzo Siciliano
Compositore francese, nato a Lodève il 15 febbraio 1899 e morto a Parigi il 24 luglio 1983. La sua produzione sinfonica e cameristica va collocata nella cornice del cosiddetto [...] 'esperienza della vita moderna, che risentisse di un dinamismo ritmico dentro il quale potesse trovare spazio anche il jazz, e che testimoniasse vitalità, ironia, nonché una dose di scettica freddezza verso l'espansione espressiva. Richiamandosi all ...
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Poeta statunitense (Springfield, Illinois, 1879 - ivi 1931). Abbandonò l'università per dedicarsi a un lungo periodo di vagabondaggio nel Sud (1906) e in molti altri stati del paese, predicando un "Vangelo [...] sue frequenti letture pubbliche di poesia, L. continuò a pubblicare raccolte di versi (tra cui The Chinese nightingale, 1917; The Daniel jazz e The golden whale of California, 1920; The candle in the cabin, 1926) e di saggi (The art of the moving ...
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Cantante britannico (n. Washington, Durham, GB, 1945). Nel 1971 ha fondato insieme al bassista Graham Simpson il complesso pop rock Roxy Music, ottenendo subito un vasto successo di pubblico. Successivamente, [...] l’artista è tornato sul palco insieme al suo vecchio complesso per una serie di concerti; tra i suoi ultimi album occorre ancora citare Frantic (2002), Dylanesque (2007), Olympia (2010), The jazz age (2012), Avonmore (2014) e Bitter-Sweet (2018). ...
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Trombettista afroamericano (n. New Orleans 1961). Enfant prodige, filologo della musica afroamericana, M. è l'emblema del riflusso delle avanguardie jazzistiche (e del loro messaggio sociale) verso un [...] concentrato su M. l'interesse dei media, facendone un fenomeno di grande influenza su una generazione di ventenni equamente votati al rigore e al successo, ma disinteressati al rinnovamento linguistico del jazz. Praemiun Imperiale per la musica 2023. ...
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Genere musicale sviluppatosi negli anni Sessanta del Novecento come evoluzione del rock 'n' roll, in seguito alla diffusione di nuove tecniche elettroniche e all'influenza del beat britannico (→ beat generation).
Gli [...] r. ha continuato a cercare nuove strade: è nato il r. progressivo, contaminazione di un r. che abbracciava di volta in volta jazz, folk e avanguardie colte, i cui massimi esponenti sono stati i Pink Floyd, i Genesis e i King Crimson. Più diretto, ma ...
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Ballerina e coreografa italiana di origine ungherese (n. Budapest 1926). Compiuti gli studî di danza con F. Nádasy e S. Berczik, seguì poi corsi di perfezionamento in Francia e negli USA. Dopo aver esordito [...] tematiche. Tra le sue principali coreografie: Le foyer de la danse (1952), Istantanee (1953), Negro spirituals (1960), Jazz play (1961), Renard (1962), Parabole evangeliche (1965), Partita (1970), Hanystók (1977), Jeux (1979), Il noce di Benevento ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).