Termine derivato da modernismo e utilizzato per indicare lo stile di vita e la musica che si sviluppò a Londra alla fine degli anni 1950 e raggiunse il suo apice nel decennio successivo. Durante la seconda [...] giovanili, primi fra tutti i rocker, e più tardi i punk.
Anche se in origine il termine indicava i fan del modern jazz, non esiste un genere musicale m., ma un vasto universo di sonorità nelle quali i mods si sono identificati nel corso degli anni ...
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Poeta inglese (Coventry 1922 - Hull, Yorkshire, 1985). Di professione bibliotecario, esordì con la raccolta The north ship (1945), dove è percepibile l'influenza di Yeats. Con The less deceived (1955) [...] rifiuta ogni richiamo sentimentalistico. Le altre raccolte dei versi sono The Whitsun weddings (1964) e High windows (1974). L. è autore inoltre di due romanzi giovanili (Jill, 1946; A girl in winter, 1947) e del volume di saggi All what jazz (1969). ...
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Nome d'arte del cantante e musicista statunitense Prince Roger Nelson (Minneapolis 1958 - Chanhassen, Minnesota, 2016). Polistrumentista fin da ragazzo, esordì discograficamente nel 1978. A partire dal [...] nel 2001, con la pubblicazione di The rainbow children, lavoro che segna la definitiva svolta verso sonorità jazz. Tra i suoi lavori successivi sono da ricordare: Xpectation (2003), album virtuale distribuito solo attraverso internet; Musicology ...
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Sei, Gruppo dei Gruppo musicale francese. Costituitosi dopo la Prima guerra mondiale per iniziativa di D. Milhaud, A. Honegger, F. Poulenc, G. Auric, L. Durey, G. Tailleferre, ebbe come punti di riferimento [...] diverse, i S. erano accomunati dall’avversione al romanticismo, da una certa ironia e un sarcasmo dissacratori e dall’intento di una radicale semplificazione del linguaggio musicale, che accogliesse anche spunti del circo, del music-hall, del jazz. ...
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Orchestra di piazza Vittorio
Orchèstra di piazza Vittòrio. – Ensemble musicale nato nel 2002 da un progetto del musicista Mario Tronco (già componente della Piccola orchestra Avion Travel) e di Agostino [...] scena internazionale, si esibisce in occasione del Romaeuropa festival, del Tribeca film festival di New York, del Berlin jazz festival e del Feldkirch music festival ottenendo ampi consensi. Nel 2010 pubblica Il flauto magico secondo l'Orchestra di ...
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Reich, Steve (propr. Stephen Michael). - Musicista statunitense (n. New York 1936) di famiglia ebrea. È considerato uno dei compositori di maggiore spicco del panorama musicale statunitense. La sua musica, [...] L. Berio e D. Milhaud. Nel corso di questi anni, durante i quali ha avuto contatti con esperienze musicali diverse, dal jazz modale di J. Coltrane alla musica di I. Stravinskij e B. Bartok, R. ha preso gradualmente le distanze dalle avanguardie dell ...
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Milani, Riccardo. – Regista e sceneggiatore italiano (n. Roma 1958). Ha iniziato la sua carriera come aiuto regista prima di G. Calderone, poi di N. Moretti, M. Monicelli e D. Luchetti. Ha esordito alla [...] , del quale è stato anche sceneggiatore, e nel 2007 con Piano, solo, film biografico dedicato alla figura del pianista jazz L. Flores e alla sua drammatica esistenza. Tra le ultime serie televisive dirette si ricordano: Tutti pazzi per amore (2008 ...
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Nome d'arte del pittore e scultore tedesco Ralf Winkler (Dresda 1939 - Zurigo 2017). Autodidatta, fu profondamente colpito dalla distruzione della sua città durante la guerra. Espose per la prima volta [...] spesso in collaborazione con artisti quali G. Baselitz e J. Immendorf; ha sperimentato vari mezzi espressivi (musica jazz, poesia, cinematografia), firmandosi con diversi pseudonimi (Mike Hammer, TM, Ypsilon, Alpha, ecc.). P. ha avuto una notevole ...
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Giornalista e scrittore danese (n. Ordrup, Copenaghen, 1899 - m. 1967), figlio di Agnes Henningsen. Collaboratore di Klingen e redattore della Kritisk Revue (1926-28), fu esponente del radicalismo danese [...] della quotidianità e della morale sessuale sono presentati con leggerezza e umorismo, accompagnati da canzoni e ballate sul ritmo del jazz. La sua influenza si fece sentire nel gusto e negli atteggiamenti ideologici degli anni Sessanta e Settanta. ...
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La querelle sui generi musicali che ha caratterizzato il ventennio a cavallo tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec. può essere ricondotta a una serie di ragioni che investono livelli diversi del [...] ciascuno dei partecipanti a un’esecuzione. All’ombra di un’ingannevole definizione di generi musicali, come già si è detto, il jazz è oggi rimasto un luogo in cui né l’uso della tecnologia, né il ricorso a formule comuni, come la tonalità, protegge ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).