Abbreviazione del termine inglese popular («popolare»), con cui sono state qualificate produzioni e manifestazioni artistiche di vario tipo che hanno avuto diffusione di massa nella seconda metà del Novecento.
Arte
Pop [...] , G. Miller e B. Goodman. È stato ancora una volta l’incontro tra due culture, quella del ritmo prepotente del jazz e quella della musica orchestrale bianca di discendenza europea, a creare un fenomeno pop che l’America – impegnata in una faticosa ...
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Musicista, attore e regista francese (Parigi 1928 - ivi 1991). G. ha iniziato la sua carriera suonando nei locali notturni parigini ed è stato notato da B. Vian; M. Arnaud e J. Gréco hanno interpretato [...] plus; censurato in molti paesi, il brano lo ha reso noto anche all’estero. G. ha sperimentato vari generi musicali (dal jazz al reggae), e tra gli ultimi lavori si ricordano: Rock around the bunker (1975) e Aux armes et caetera (1979). Parallelamente ...
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Formazione jazzistica formata da 10 a 20 (o più) esecutori, contrapposta al combo, costituito invece da un numero ridotto di elementi (da tre a otto esecutori, per es., il classico trio costituito da [...] melodica’ dell’orchestra, gli altri strumenti ne formano la ‘sezione ritmica’. Le prime b. di rilievo apparse nella storia del jazz furono, sul finire degli anni 1920, quelle di D. Ellington e F. Henderson. In seguito se ne misero in luce molte ...
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Cantante e attrice americana (n. New York 1980). Sin da bambina ha partecipato a concorsi e show televisivi, e nel 1999 ha pubblicato il primo album: grazie al successo di singoli come Genie in a bottle [...] i Rolling Stones. A. è celebre per le notevoli capacità vocali che le hanno permesso di spaziare fra sonorità pop, soul, jazz e blues e di vincere premi prestigiosi tra cui diversi Grammy Awards. Come attrice ha partecipato ad alcune serie televisive ...
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FORMAN, Miloš (App. IV, i, p. 840)
Simone Emiliani
) Regista cinematografico cecoslovacco naturalizzato statunitense. Ormai stabilmente inserito nel sistema produttivo hollywoodiano, F. ha portato sullo [...] eversiva. Nel 1981 ha realizzato Ragtime (tratto dal romanzo omonimo di E.L. Doctorow), rievocazione dell'età del jazz fortemente manipolata dal produttore D. De Laurentiis. Con Amadeus (1984), libero adattamento del testo teatrale di P. Shaffer ...
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Gruppo italiano di musica rock (il cui nome deriva dall'ingl. goblin "demone, spirito maligno") fondato dal tastierista Claudio Simonetti (n. a São Paulo, Brasile, il 19 febbraio 1952) e formato dallo [...] fu il 33 giri più venduto in Italia nel corso di quell'anno), un'abile mistura tra progressive rock e jazz. Inizialmente affidata al jazzista Giorgio Gaslini (nominalmente i G. si sarebbero riservati arrangiamento ed esecuzione), la partitura ‒ con l ...
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Bow, Clara
Bruno Roberti
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 29 luglio 1905 e morta a Los Angeles il 27 settembre 1965. Con la sua carica trasgressiva, i caratteri fisici colmi [...] , la sua femminilità sregolata segnò tutta un'epoca e un costume statunitensi, quelli della convulsa e 'notturna' età del jazz, e costituì uno dei primi esempi di sex symbol cinematografici.
La B. ebbe un'infanzia e un'adolescenza difficili, nelle ...
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Lamar Duckworth, Kendrick. – Rapper statunitense (n. Compton, Los Angeles, 1987). Nero, proveniente dal ghetto, artista duro e dalle tematiche dense quali l’identità etnica, la ricerca spirituale e il [...] dagli album To pimp a butterfly (2015), Damn (2017), con il quale nel 2018 si è aggiudicato il premio Pulitzer per la musica, primo musicista non classico o jazz a ottenere tale riconoscimento, Mr. Morale & the Big Steppers (2022) e GNX (2024). ...
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CINICO, Angelo (in arte Cinico Angelini)
Salvatore De Salvo
Nacque a Crescentino (Vercelli) il 12 nov. 1901 da Giuseppe e da Margherita Seprè. Di famiglia di modeste condizioni (il padre era calzolaio), [...] Stati Uniti dove affinò la tecnica orchestrale e venne a contatto con gli ambienti musicali dove si praticava lo stile jazz e il particolare swing che avrebbe contraddistinto il suo stile esecutivo e guidato la scelta del suo repertorio. Dopo il ...
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Casa di produzione statunitense. Fu fondata nel 1923 dai fratelli Harry, Albert, Sam e Jack Warner, che fin dal 1907 avevano avviato diverse attività nel settore cinematografico, gestendo una sala e distribuendo [...] sonoro con il sistema Vitaphone: al successo di Don Giovanni e Lucrezia Borgia (1926) di A. Crosland, seguì quello di Il cantante di jazz (1927), ancora di Crosland, cantato più che parlato da A. Jolson. Fino alla fine degli anni 1960 la W. fu tra le ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).