Strumento cordofono appartenente alla famiglia degli archi (violini, viole e violoncelli). Alto circa 1,80 m, può avere 4 o 5 corde accordate per quarte ed è uno strumento traspositore in quanto l'effetto [...] quale si svincolò solo grazie a Mozart, Boccherini e Beethoven. Nel Novecento ha trovato anche largo utilizzo nella musica jazz, suonato senza archetto pizzicando le corde con le dita.
Il termine può essere usato anche con funzione appositiva, unito ...
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Cantautore statunitense (n. Newark, New Jersey, 1941). È stato legato da un lungo sodalizio artistico ad Art Garfunkel (n. 1941), prima nel duo Tom and Jerry e poi, dal 1964, come Simon and Garfunkel. [...] 1970 (più volte ricostituito in speciali occasioni), S. ha proseguito come solista, rinnovandosi nello stile con apporti reggae, jazz, sudafricani (Graceland, 1986; The rhythm of the saints, 1990) e brasiliani. Tra i suoi album più recenti occorre ...
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Strumento idiofono a percussione, costituito da una serie di lamine d’acciaio accordate cromaticamente, che si suonano mediante due bacchette (fig.). Sotto ogni lamina si trova un tubo metallico, nel quale [...] ogni mano, in modo da eseguire accordi di più suoni. Dotato di un’estensione di tre ottave, è in uso soprattutto nel jazz e nella musica leggera, ma ha trovato largo impiego nell’ambito della musica colta contemporanea (G. Petrassi, P. Boulez ecc.). ...
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GABER, Giorgio
Stefano Pivato
GABER (Gaberscik), Giorgio
Nacque a Milano il 25 gennaio 1939, secondogenito di Guido, di origini istriane e di professione impiegato, e di Carla Mazzoran. A nove anni [...] condurre a unitarietà la sterminata produzione di Gaber. Dopo un inizio di carriera nel quale alternò il rock ’n’ roll al jazz e all’intimismo neomelodico, l'impegno civile lo portò, dagli anni Settanta, a confrontarsi con i grandi temi della vita ...
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Compositore e critico musicale britannico (n. Londra 1944). Diplomato alla Royal academy of music e al King's College di Londra, dopo un'esperienza di musica per il teatro con Il campiello di C. Goldoni [...] 1982, a Prospero's book, L'ultima tempesta, 1991) in cui ha fuso elementi di musica classica, d'avanguardia, rock, pop e jazz. Ha collaborato con P. Leconte (Monsieur Hire, L'insolito caso di Mr. Hire, 1989; Le mari de la coiffeuse, 1990), J. Campion ...
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JONES, Richard
Elvio Giudici
Regista di opera lirica e teatrale inglese, nato a Londra il 7 giugno 1953. Come tutti i grandi registi anglosassoni, presenta una spiccata tendenza a centrare i propri [...] al messaggio pubblicitario.
Dopo gli studi di antropologia all’Università di Hull e alla London University, ha lavorato come musicista jazz e nel 1982-83 ha ottenuto una borsa di studio alla Scottish Opera e al Citizens Theatre di Glasgow. Prime ...
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NANNI, Giancarlo
Annamaria Corea
– Nacque a Rodi il 27 maggio 1941, terzogenito di Carlo e Penelope Tusgioglu, nata in Turchia da genitori greci.
Il bisnonno paterno era stato un attore bolognese. Nel [...] e diplomatosi in tecnica aeronautica nel 1963, Nanni fu assunto dall’Alitalia come steward. Intanto, si avvicinò al free jazz, suonando la cornetta, e soprattutto si dedicò alla pittura, affiliandosi principalmente alla scuola di Mario Schifano e Cy ...
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Gruppo rock inglese, nato nel 1986 e formato da T. Yorke, J. Greenwood, C. Greenwood, E. O’Brien e P. Selway. A partire dal loro primo singolo Creep (1992) furono tra i protagonisti del rinnovamento del [...] A (2000) e Amnesiac (2001) segnarono un radicale cambiamento di stile, influenzato dalla musica classica contemporanea, dal free jazz e dall’elettronica sperimentale. Seguirono Hail to the thief (2003), con testi rivolti all’attualità, Rainbows (2007 ...
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Francesconi, Luca. – Compositore italiano (n. Milano 1956). Ha studiato composizione con A. Corghi, K. Stockhausen e L. Berio, del quale è stato anche assistente dal 1981 al 1984. Nel 1990 ha fondato Agon, [...] dagli anni Ottanta del Novecento, come si nota già nei primi lavori: Suite 1984 per orchestra, percussionisti africani e quartetto jazz (1984), Mambo per pianoforte (1987), Da capo per nove strumenti (1985-86) e Plot in fiction per oboe o corno ...
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Gruppo rock britannico, tra i più celebri della fine degli anni Sessanta, composto da E. Clapton (n. 1945, voce e chitarra), J. Bruce (1943-2014, voce e basso) e G. Baker (1939-2019, batteria). Con i tre [...] di famose prove dal vivo, fatte di improvvisazioni e lunghi assoli, con la chitarra di Clapton che, sull'esempio del jazz, si allontanava per lunghi tratti dal tema originale. La loro stagione fu intensa ma breve; il gruppo si sciolse nel ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).