Gruppo musicale italiano formatosi a Brescia nel 1986 (fino al 1987 col nome Precious Time). Con all’attivo già diverse esibizioni live, nel 1988 il gruppo ha pubblicato il primo singolo (Signornò) e due [...] (O. Pedrini e F. Renga), i T. hanno col tempo contaminato i loro lavori con sonorità metal (2020 SpeedBall, 1995), jazz ed etniche (Eta Beta, 1997). Attenti alla potenzialità critica e sociale della musica, hanno proseguito l’attività a fasi alterne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In Gran Bretagna, dall’incontro tra l’eco dei movimenti giovanili statunitensi e quelli [...] britannico dell’Art School – dove ormai da un decennio jazz, arte d’avanguardia e poesie della beat generation nutrono l autenticità e impegno sociale. Il rock si affianca presto al jazz nell’immaginario degli studenti dell’Art School e, in breve ...
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Insieme di strumentisti che collaborano a un’esecuzione musicale, riuniti in un preciso ordine per gruppi di strumenti e disposti a semicerchio sia per motivi di acustica, sia per osservare i gesti e per [...] storiche (o. barocca, o. classica ecc.) e del repertorio (o. d’opera, o. radiofonica, o. da ballo, o. jazz). All’interno dell’o. sinfonica gli strumenti si raggruppano per famiglie (fig.): archi (violini, viole, violoncelli, contrabbassi), legni ...
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Scrittore francese (Ville d'Avray, Hauts-de-Seine, 1920 - Parigi 1959). Dopo una varia esperienza giunse al successo con J'irai cracher sur vos tombes (1946, con lo pseud. Vernon Sullivan), cui seguirono [...] di teatro (L'équarissage pour tous, 1950; Le goûter des généraux, 1959; Les bâtisseurs d'Empire ou le Schmürz, post., 1960) e numerose canzoni (tra le quali si ricorda Le déserteur). Si interessò anche al jazz, in qualità di critico e di solista. ...
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Cantante sudafricana (Johannesburg 1932 - Castel Volturno 2008). Interprete tra le più significative della musica africana e simbolo della lotta contro l'apartheid, fu costretta all'esilio per avere partecipato al [...] del Sudafrica e simbolo della protesta razziale, attivista in America e in Africa, anche in collaborazione con musicisti pop e jazz (H. Belafonte, P. Simon, D. Gillespie). Tra i suoi album di maggior successo occorre ancora citare Pata Pata (1977) e ...
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Cantante e chitarrista brasiliano (Juazeiro 1931 - Rio de Janeiro 2019). Contribuì a lanciare la moda della bossa nova incidendo nel 1959 il brano Desafinado di A. C. Jobim. Trasferitosi negli USA nel [...] Ha ricevuto il Grammy Award nel 2001 per l'album João Voz e Violão. Tra i suoi album più recenti: Live at Umbria Jazz (2002); João Gilberto in Tokyo (2004); João Gilberto for Tokyo (2006); Um encontro no Au bon gourmet (2015); Getz/Gilberto 76 (2016 ...
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Piazzolla, Astor
Marta Tedeschini Lalli
Compositore argentino e suonatore di bandoneon, nato a Mar del Plata l'11 marzo 1921, morto a Buenos Aires il 5 luglio 1992. Studiò il bandoneon (strumento di [...] della propria vocazione artistica: la musica della tradizione argentina, verso la quale la stessa Boulanger lo incoraggiò, il jazz, gli esperimenti della musica europea. Ancora ragazzo, fu chiamato da C. Gardel a collaborare alle musiche del film ...
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Profondo rosso
Giacomo Manzoli
(Italia 1974, 1975, colore, 123m); regia: Dario Argento; produzione: Salvatore Argento per Seda; sceneggiatura: Bernardino Zapponi, Dario Argento; fotografia: Luigi Kuveiller; [...] i suoi poteri alla platea quando avverte una presenza maligna. Poco dopo viene uccisa da un killer misterioso. Un musicista jazz di nome Marcus Daly assiste al delitto da lontano assieme all'amico Carlo, si precipita per salvare la donna ma non ...
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Compositore olandese (Utrecht 1939 - Weesp 2021). Figlio d’arte, studiò con il padre, l'organista e compositore Hendrick (1892-1981), proseguendo poi con K. van Baaren e infine con L. Berio a Milano e [...] omonime. Dopo l’adesione alla serialità dodecafonica (Series, 1958; Nocturnen , 1959), ha esplorato le possibilità politonali del jazz (On Jimmy Yancey, 1973), il cui influsso, unito agli stimoli dell’avanguardia olandese e alla tensione verso nuove ...
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Genere musicale afroamericano («tempo a pezzi», «tempo stracciato»), originariamente pianistico, sorto negli Stati Uniti alla fine del 19° sec. e basato su un ritmo costante della mano sinistra e un agile [...] J. Scott, T. Turpin, L. Chauvin, e J.P. Johnson, che, primo fra loro, inserì nel r. l’improvvisazione trasformandolo in jazz. Nel r. si formarono G. Gershwin e D. Ellington e a esso si ispirarono musicisti europei (A. Dvořák, C. Debussy, A. Casella ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).