Pseudonimo di John Stephens, musicista e cantante statunitense (n. Springfield, Ohio, 1978). Ultimati gli studi in Letteratura Inglese (presso l’Università della Pennsylvania), si è esibito in numerosi [...] K. West) e l’album d’esordio Get lifted (2004): entrambi sono esempi di quella fusione di R&B, soul e jazz ben riconoscibile nello stile di Legend. Da sempre aperto alle più svariate collaborazioni (fra cui si ricordano quelle con A. Keys e Snoop ...
Leggi Tutto
Poeta e romanziere statunitense (Hermanville, Missouri, 1893 - New York 1954). È stato tra i primi a portare nel romanzo americano influssi del naturalismo francese; più interessante l'opera di poesia [...] realismo; Sixty seconds (1929); Naked on roller skates (1931), ecc. Poesie: Minna and myself (1918); Introducing irony (1922); The sardonic arm (1923); Against this age (1925); Bringing Jazz (1930); Lights in the valley (1942); Selected poems (1946). ...
Leggi Tutto
Modelli e influenze della canzone internazionale
Vincenzo Perna
di Vincenzo Perna
Ruolo e modelli della canzone
Gran parte della produzione di musica popolare contemporanea - espressione preferibile [...] jazzistico strumentale, che impiega spesso, a fianco del blues in 12 battute, la struttura del chorus della c. popolare. Il jazz esercitò negli anni Trenta un notevole influsso anche in Italia, in particolare sulla c. sincopata di A. Rabagliati e del ...
Leggi Tutto
Bennett, Sir Richard Rodney
Marta Tedeschini Lalli
Compositore inglese, nato a Broadstairs (Kent) il 29 marzo 1936. Musicista multiforme, è stato autore di quasi cento colonne sonore per il cinema e [...] radio, ha composto due sinfonie, cinque opere e circa una decina di concerti per strumento e orchestra, musica da camera, brani jazz, musica per bambini, balletti, arrangiamenti di melodie popolari. Le colonne sonore di B., e più in generale la sua ...
Leggi Tutto
Musicista (Trenton, New York, 1900 - New York 1959). Studiò al conservatorio di Filadelfia e poi sotto la guida di E. Bloch. Compositore e pianista legato alle più spericolate correnti d'avanguardia, è [...] The wish (1955), Venus in Africa (1957) e i balletti Ballet mécanique (1927), Fighting the waves (1929), Dreams (1935), di pezzi orchestrali, fra cui sei Sinfonie (1926-1949) e una Sinfonia jazz (1925), di composizioni da camera, di musiche per film. ...
Leggi Tutto
Compositore e critico musicale polacco (n. Leopoli, Polonia, 1929). Allievo di A. Malawski (violino e composizione) a Cracovia e di Z. Jachimecki (musicologia) alla Università Jagellonica, insegnante dal [...] di strumenti tradizionali ed elettronici, pezzi per strumento solista e orchestra, brani per pianoforte e vocali, musica jazz. Tra i suoi saggi su problemi di musica contemporanea: Nowa muzyka, problemy wspólczesnej techniki komposytorskiej ("Nuova ...
Leggi Tutto
Sassofonista e compositore afroamericano (n. Chicago 1940). A metà degli anni Sessanta fu tra i fondatori dell'AACM (Association for advancement of creative musicians) e, in collaborazione col trombettista [...] collettiva e dalla commistione con altri generi (teatro, danza, ecc.). M. è stato tra i primi, nel jazz d'avanguardia, ad applicare il polistrumentismo (flauto, clarinetto, oboe) alle esibizioni solitarie e alle tecniche fonografiche di ...
Leggi Tutto
Gruppo musicale italiano formatosi nel 1987 su iniziativa di diversi musicisti (tra i quali G. Palma e A. Bisceglia). Dopo i primi dischi in lingua inglese influenzati da sonorità ska e reggae (Soul of [...] rock e ha scritto in italiano i testi di Dainamaita (1993). Sempre pronti a sperimentare (ad esempio con il trip hop e l’acid jazz di Sempre più vicini, 1995), nel 1997 i C. R. hanno conquistato la critica (ma confuso i vecchi fan) con CRX, album in ...
Leggi Tutto
MORTARI, Virgilio
Virgilio Bernardoni
– Nacque il 6 dicembre 1902 a Lainate (Milano) da Giuseppe e da Anna Barzan.
Studiò al Conservatorio di Milano con Costante Adolfo Bossi e Ildebrando Pizzetti. [...] scrisse il Fox-trot del Teatro della Sorpresa per pianoforte, che nella sostanza sonora asseconda il culto del jazz in auge nel futurismo postbellico, e nella forma grafica della partitura tenta lo sperimentalismo di pentagrammi sinuosi, corredati ...
Leggi Tutto
Compositore statunitense (New York 1925 - Londra 2012). Negli anni Cinquanta ha iniziato a comporre insieme con il fratello Richard e nel 1958 i due sono stati assunti dalla Walt Disney Productions come [...] in Mary Poppins, 1964), ma anche Voglio essere come te (in Il libro della giungla, 1967) e Tutti quanti voglion fare il Jazz (in Gli Aristogatti, 1970). Nel corso della loro lunga carriera, S. e il fratello hanno vinto numerosi riconoscimenti; dopo i ...
Leggi Tutto
jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).