Batterista e capo di orchestra, statunitense (Chicago 1909 - New York 1973). Affermatosi nel 1935 con B. Goodman, nella cui orchestra coltivò da precursore il ruolo solistico della batteria, diresse poi [...] quali arrise un grande successo di pubblico. La tecnica innovativa di cui era in possesso ne ha fatto un maestro tuttora considerato un punto di riferimento; la sua popolarità ha contribuito sensibilmente alla diffusione di massa del jazz classico. ...
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Canzone, nazione, regione
Marco Santoro
Cenni introduttivi
Sono in molti a sostenere che la canzone, la canzone in italiano, abbia svolto un’importante funzione di integrazione culturale in un Paese [...] pure si è tenuto per anni il Festival delle canzoni religiose di Assisi e dove nascerà nel 1973 il principale festival jazz italiano, Umbria jazz, che anche a certa canzone darà spazio, si arriva così nel Lazio dove, oltre a Fiuggi (tappa finale del ...
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Direttore della fotografia italiano (Roma 1923 - ivi 2021). Già fotografo di scena, poi assistente di C. Renoir; dopo la guerra e la prigionia, fu operatore alla macchina in Senso di L. Visconti, per il [...] bianco e nero come del colore, si è affermato anche a livello internazionale, collaborando con B. Fosse (All that jazz, 1980), F. Zinnemann (Five days one summer, 1982), T. Gilliam (Adventures of baron Munchausen, 1989), M. Nichols (Regarding Henry ...
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Regista cinematografico statunitense (Chicago 1927 - Washington 1987). Dopo un'attività di ballerino e coreografo passò nel 1962 alla regia teatrale; nel cinema ha esordito con Sweet Charity (1969), gradevole [...] ascendenze scenografiche di tipo espressionista. Ha quindi rievocato in Lenny (1973) la figura di un attore (Lenny Bruce), non rinunciando a una certa polemica sociale; ha poi diretto All that jazz (Lo spettacolo comincia, 1979) e Star 80 (1983). ...
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Nome d'arte dello xilofonista e vibrafonista statunitense Kenneth Norville (Beardstown, Illinois, 1908 - Santa Monica 1999). Dopo studî pianistici si trasferì a Chicago per suonare con l'orchestra di P. [...] curiosità jazzistica alla piena dignità solistica e aprendo la strada all'affermazione del vibrafono. Con B. Goodman e W. Herman negli anni Quaranta, fu anche leader di incisioni con esponenti del jazz moderno (Ch. Parker, D. Gillespie, Ch. Mingus). ...
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Contrabbassista statunitense (Newark 1936 - New York 1961). Nonostante la morte prematura in un incidente d'auto, si affermò come caposcuola di uno stile che nell'equilibrio tra i ruoli d'accompagnamento [...] impeccabile e sostenuta da un autentico afflato melodico, poi divenuta canonica. La sua maggiore eredità resta legata al lirismo del trio di B. Evans, di cui fu alter ego a pieno titolo, e alla mossa informalità del free jazz di O. Coleman. ...
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Quartetto d’archi fondato nel 1973 dal violinista D. Harrington (con J. Sherba, H. Dutt e J. Jeanrenaud, poi sostituita da J. Culp e successivamente da J. Zeigler). Il gruppo è noto per la vastità del [...] che va dalla musica del Novecento (da B. Bartok ad A. Webern), a quella contemporanea e minimalista (da J. Cage a S. Reich), alle composizioni scritte appositamente per il K. da autori come P. Glass, oltre a riproporre riletture jazz e rock. ...
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FLEMING, Renée
Elvio Giudici
Cantante lirica statunitense, nata a Indiana (Pa.) il 14 febbraio 1959. Dotata di una delle voci di soprano più belle dell’ultimo cinquantennio – insieme a una presenza [...] è stata insignita da Barack Obama della National medal of arts.
Figlia di insegnanti di musica, si è accostata inizialmente al jazz e alla musica pop, frequentando in seguito la Juilliard School di New York, dove ha perfezionato lo studio del canto ...
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La radio nel mondo
Giovanni Cordoni
A oltre ottant’anni dalla nascita delle prime emittenti, e dopo l’affermazione di alcuni media che sembravano destinati a ridimensionarne il ruolo, la radio si conferma [...] nuovi, ma la maggior parte di essi, dal Classic rock all’Urban AC, passando per All sports, New AC/Smooth jazz e Contemporary christian, ha avuto origine negli anni Ottanta-Novanta del secolo scorso.
Un sistema di format simile a quello statunitense ...
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Vold, Jan Erik
Vold, Jan Erik. ‒ Scrittore norvegese (n. Oslo 1939). Poeta, giornalista, traduttore – fra l’altro di Samuel Beckett e Wallace Stevens, ma anche di Bob Dylan –, è una figura centrale nella [...] produzione lirica spazia dall’impegno civile alla poesia haiku, lasciandosi influenzare da varie forme di linguaggio, dalla musica jazz – V. ha inciso dischi con diversi musicisti, fra i quali Chet Baker –, dalla pubblicità, dalla poesia beat, dalla ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).