Canzone, nazione, regione
Marco Santoro
Cenni introduttivi
Sono in molti a sostenere che la canzone, la canzone in italiano, abbia svolto un’importante funzione di integrazione culturale in un Paese [...] pure si è tenuto per anni il Festival delle canzoni religiose di Assisi e dove nascerà nel 1973 il principale festival jazz italiano, Umbria jazz, che anche a certa canzone darà spazio, si arriva così nel Lazio dove, oltre a Fiuggi (tappa finale del ...
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Direttore della fotografia italiano (Roma 1923 - ivi 2021). Già fotografo di scena, poi assistente di C. Renoir; dopo la guerra e la prigionia, fu operatore alla macchina in Senso di L. Visconti, per il [...] bianco e nero come del colore, si è affermato anche a livello internazionale, collaborando con B. Fosse (All that jazz, 1980), F. Zinnemann (Five days one summer, 1982), T. Gilliam (Adventures of baron Munchausen, 1989), M. Nichols (Regarding Henry ...
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Regista cinematografico statunitense (Chicago 1927 - Washington 1987). Dopo un'attività di ballerino e coreografo passò nel 1962 alla regia teatrale; nel cinema ha esordito con Sweet Charity (1969), gradevole [...] ascendenze scenografiche di tipo espressionista. Ha quindi rievocato in Lenny (1973) la figura di un attore (Lenny Bruce), non rinunciando a una certa polemica sociale; ha poi diretto All that jazz (Lo spettacolo comincia, 1979) e Star 80 (1983). ...
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Nome d'arte dello xilofonista e vibrafonista statunitense Kenneth Norville (Beardstown, Illinois, 1908 - Santa Monica 1999). Dopo studî pianistici si trasferì a Chicago per suonare con l'orchestra di P. [...] curiosità jazzistica alla piena dignità solistica e aprendo la strada all'affermazione del vibrafono. Con B. Goodman e W. Herman negli anni Quaranta, fu anche leader di incisioni con esponenti del jazz moderno (Ch. Parker, D. Gillespie, Ch. Mingus). ...
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Contrabbassista statunitense (Newark 1936 - New York 1961). Nonostante la morte prematura in un incidente d'auto, si affermò come caposcuola di uno stile che nell'equilibrio tra i ruoli d'accompagnamento [...] impeccabile e sostenuta da un autentico afflato melodico, poi divenuta canonica. La sua maggiore eredità resta legata al lirismo del trio di B. Evans, di cui fu alter ego a pieno titolo, e alla mossa informalità del free jazz di O. Coleman. ...
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Quartetto d’archi fondato nel 1973 dal violinista D. Harrington (con J. Sherba, H. Dutt e J. Jeanrenaud, poi sostituita da J. Culp e successivamente da J. Zeigler). Il gruppo è noto per la vastità del [...] che va dalla musica del Novecento (da B. Bartok ad A. Webern), a quella contemporanea e minimalista (da J. Cage a S. Reich), alle composizioni scritte appositamente per il K. da autori come P. Glass, oltre a riproporre riletture jazz e rock. ...
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FLEMING, Renée
Elvio Giudici
Cantante lirica statunitense, nata a Indiana (Pa.) il 14 febbraio 1959. Dotata di una delle voci di soprano più belle dell’ultimo cinquantennio – insieme a una presenza [...] è stata insignita da Barack Obama della National medal of arts.
Figlia di insegnanti di musica, si è accostata inizialmente al jazz e alla musica pop, frequentando in seguito la Juilliard School di New York, dove ha perfezionato lo studio del canto ...
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La radio nel mondo
Giovanni Cordoni
A oltre ottant’anni dalla nascita delle prime emittenti, e dopo l’affermazione di alcuni media che sembravano destinati a ridimensionarne il ruolo, la radio si conferma [...] nuovi, ma la maggior parte di essi, dal Classic rock all’Urban AC, passando per All sports, New AC/Smooth jazz e Contemporary christian, ha avuto origine negli anni Ottanta-Novanta del secolo scorso.
Un sistema di format simile a quello statunitense ...
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Vold, Jan Erik
Vold, Jan Erik. ‒ Scrittore norvegese (n. Oslo 1939). Poeta, giornalista, traduttore – fra l’altro di Samuel Beckett e Wallace Stevens, ma anche di Bob Dylan –, è una figura centrale nella [...] produzione lirica spazia dall’impegno civile alla poesia haiku, lasciandosi influenzare da varie forme di linguaggio, dalla musica jazz – V. ha inciso dischi con diversi musicisti, fra i quali Chet Baker –, dalla pubblicità, dalla poesia beat, dalla ...
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Pianista cinese (n. Shenyang 1982). Conclusi gli studi musicali al Curtis institute di Philadelphia, ha debuttato nel 1999 al Ravinia festival di Chicago esibendosi in un concerto di Čajkovsky che ha riscosso [...] , nel suo repertorio accanto alla musica colta occidentale vi sono costanti confronti con la tradizione musicale cinese e con il jazz. Il pianista si è esibito nei più prestigiosi teatri mondiali, dalla Carnagie hall di New York alla Philharmonie di ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).