Batterista afroamericano (Chicago 1911 - New York 1985). Inizialmente polistrumentista, si affermò a Kansas City come batterista nell'orchestra di C. Basie, tra il 1936 e il 1948, presentandosi poi spesso [...] come leader di proprî gruppi. Grande innovatore, specie nell'uso del piatto a pedale (hi hat) e delle spazzole, ha anticipato lo sviluppo della batteria nel jazz moderno. ...
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Compositore russo (Tomsk 1929 - Parigi 1996). Nel suo stile compositivo, che si è evoluto dalle tecniche seriali verso una sempre maggiore linearità di scrittura melodica e ritmica, D. ha volutamente limitato [...] vocabolario e rare sono le citazioni del passato o le incursioni in altri generi musicali, tranne per il riferimento al jazz.
Vita
Dopo essersi laureato in matematica, grazie al sostegno di D. D. Šostakovič poté compiere gli studi musicali al ...
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Musicista statunitense (New Orleans 1934 - ivi 2020). Specializzatosi in Pianoforte presso la Dillard University di New Orleans, ha insegnato al New Orleans center for creative arts, formando generazioni [...] (con B. Huntington e J. Black, 1997); Duke in blue (1999), intenso e felicissimo omaggio a D. Hellington; Marsalis family - A jazz celebration (con B. Marsalis, D. Marsalis, J. Marsalis e R. Guerin, 2002); On the first occasion (con B. Huntington e J ...
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Poeta e scrittore belga (n. Ohain, Brabante, 1898 - m. 1984). Le sue liriche si muovono tra due opposti poli: da un lato il verso libero portato alle soluzioni più moderne e rivoluzionarie sulla scia di [...] Apollinaire, dall'altro un classicismo che s'ispira ai modelli dell'alta lirica francese. Tra le sue raccolte di poesie: Jazz-Band (1922); La proie pour l'ombre (1935); Couleur d'absence (1936); Le voleur de feu (1950); Filles de l'onde (1954); ...
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Matsui, Keiko. – Pianista e compositrice giapponese (n. Tokyo 1961). Ha studiato presso la Yamaha music foundation. Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti (1980), ha sviluppato un particolare tipo di [...] occidentali. Negli anni Novanta i suoi album hanno venduto milioni di copie, diffondendo nel mondo un genere chiamato ‘smooth jazz’. Molto impegnata sul fronte del sociale, ha devoluto i diritti d’autore di alcuni suoi dischi al World food programme ...
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Musicista tedesco naturalizzato statunitense (Dessau 1900 - New York 1950). Nato e cresciuto in Germania, dove iniziò la sua attività artistica, conquistò la celebrità proprio nel periodo tedesco, con [...] un moderno tipo di Singspiel, corredato di canzoni e d'intermezzi orchestrali che presentano accenti propri della musica leggera e del jazz elaborati con aspra armonizzazione e con ritmi vivaci.
Vita e opere
Studiò con F. Busoni e iniziò la sua ...
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Premio musicale tedesco istituito nel 1992. Ogni anno la Deutsche Phono-Akademie premia i cantanti e i musicisti (tedeschi e non) che hanno venduto più copie e si sono imposti al pubblico (migliori album, [...] e maschile). Dal 1994 una cerimonia a parte è dedicata all’Echo Klassik Award: il riconoscimento è assegnato ai migliori talenti della musica classica da una giuria di esperti. Nel 2009 invece è nato l’ECHO Jazz Award, dedicato alle eccellenze del ...
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In musica, sorta di rapido tremolo, caratterizzato da una fluttuazione d’intensità nell’esecuzione di una stessa nota, tipico del canto tradizionale (per es., nella lirica); negli strumenti ad arco si [...] preme sulla corda; negli strumenti a fiato è prodotto da una controllata irregolarità di emissione del fiato. Nel jazz, il v. strumentale e vocale assume un colorito espressivo di particolare intensità e velocità, determinato dalla istintiva vocalità ...
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Sassofonista argentino (Rosario, Argentina, 1934 - New York 2016). Dopo un soggiorno italiano agli inizi degli anni Sessanta, si trasferì a Parigi e negli USA dove suonò con Don Cherry. Nel 1972 collaborò [...] con Bernardo Bertolucci, per il quale compose la colonna sonora del film Ultimo tango a Parigi. Il suo stile si caratterizza per la fusione del free jazz con la musica argentina e brasiliana e con la canzone india. ...
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Bassista statunitense (Norristown 1951 - Miami 1987). Massimo stilista del basso elettrico senza tasti, suonò con P. Bley, P. Metheny e A. Mangelsdorff, acquisendo fama internazionale dal 1977 con i Weather [...] Report e dal 1982 come leader di gruppi e orchestre. La morte precoce e drammatica non gli ha impedito di proiettare un'influenza determinante su musicisti e cultori del jazz elettrico. ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).