world music
<u̯ë'ëld mi̯ùuʃik> locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Genere musicale emerso negli anni Ottanta del Novecento e caratterizzato dalla fusione di elementi tratti dalla musica [...] tradizionale (solitamente di culture extraeuropee) e sonorità pop, rock o jazz. A una prima indagine la w. m. si presenta come un genere dai contorni incerti. Una definizione specifica si può cercare considerando il fenomeno da un punto di vista ...
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Chitarrista di flamenco spagnolo (Algeciras, Cadice, 1947 - Cancún, Messico, 2014). A Madrid iniziò l'attività concertistica e nel 1967 pubblicò il suo disco d’esordio da solista, La fabulosa guitarra [...] e la sua popolarità con album come Fuente y caudal (1973) e Almoraima (1976), ha inciso significativi brani con esponenti del jazz quali Al Di Meola, J. McLaughlin e C. Corea (album:Castro Marin, 1981; Friday night in San Francisco, 1981; Passion ...
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Musicista e compositore statunitense (Corning 1938 - Franklin 2024). Considerato uno dei maggiori chitarristi rock del suo tempo, è stato attivo, spesso con il suo gruppo musicale (The Rebels), soprattutto [...] negli anni Sessanta del Novecento. Si è cimentato in generi musicali diversi, dal country al blues, al jazz, mantenendo però un suo stile. All'album di debutto Have “Twangy” guitar-Will travel (1958), ne sono seguiti molti altri tra i quali: Songs of ...
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Cantante statunitense (Chicago 1919 - Los Angeles 2006). Si impose nelle orchestre di G. Krupa (1941) e di S. Kenton (1944); messasi in proprio, colse i maggiori risultati artistici negli anni Cinquanta. [...] La naturalezza del canto e la sobria libertà improvvisatrice ne fecero una delle voci più significative del jazz bianco. ...
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Nome d'arte del batterista Kenneth Spearman Clarke (Pittsburgh 1914 - Montreuil-sous-Bois, Parigi, 1985). In attività fin dagli anni Trenta, nei primi anni del decennio successivo contribuì (con D. Gillespie, [...] i cui stilemi applicò alla batteria, modificando così radicalmente il sistema d'accompagnamento ritmico precedentemente in uso nel jazz. Dotato di straordinaria musicalità e di spiccata personalità, C. ha costituito un punto di riferimento stilistico ...
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Cantante e direttore d'orchestra afroamericano (Rochester, New York, 1907 - Hosckessin, Delaware, 1994). Pur avendo guidato per molti anni una delle migliori orchestre di stile swing (vi suonarono, in [...] periodi diversi, B. Webster, C. Berry, D. Gillespie), C. appartiene più alla storia dello spettacolo che a quella del jazz. Attivo sia nel teatro sia nel cinema, si è infatti affermato come brillante uomo di palcoscenico oltre che come cantante di ...
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work song Canto con cui gli schiavi neri accompagnavano il lavoro nelle piantagioni di cotone del Sud degli Stati Uniti; anche, il genere musicale ispirato a questa tradizione e che, con i blues e gli [...] spirituals costituisce il nucleo originale della cultura musicale afroamericana da cui attinge la musica jazz. ...
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Amico, Gianni (propr. Giovanni Battista)
Bernardo Bertolucci
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Loano (Savona) il 27 dicembre 1933 e morto a Roma il 2 novembre 1990. Di natura complessa [...] di Venezia e al Festival di L'Havana. Fra gli altri suoi documentari vanno ricordati: Appunti per un film sul jazz (1965), Futurismo-Futurismi (1986), Andrea del Sarto (1986), Morandi (1987), Diario di Manarola: appunti per un film sull'esperienza di ...
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Pianista e compositore olandese (Kiev 1935 - Amsterdam 2017). Fin dai primi anni Sessanta iniziò la sua collaborazione col batterista olandese Han Bennik in un quartetto che accompagnò E. Dolphy (1964) [...] , 1966). L'anno seguente fondò l'Istant composers pool, in seno al quale il jazz mitteleuropeo maturò una propria variante del free jazz incline all'improvvisazione totale e alla teatralizzazione della performance. Il suo radicalismo post-cageano ...
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Begone Dull Care
Giannalberto Bendazzi
(Canada 1949, colorato, 9m); regia: Norman McLaren, Evelyn Lambart; produzione: National Film Board of Canada ‒ Office National du Film du Canada; musica: Oscar [...]
Il più famoso e più diffusamente proiettato film astratto della storia del cinema. Si tratta dell'interpretazione visiva di tre brani jazz del trio di Oscar Peterson (pianoforte, contrabbasso e batteria): un fox-trot, uno slow e un boogie-woogie. La ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).