Soprano statunitense naturalizzata svedese (n. Stephens, Arkansas, 1948). Interprete dal repertorio concertistico molto esteso, dotata di una voce dal timbro cristallino, si è esercitata con successo anche [...] e di E. Mörike). Dal 1994, dopo un debutto al festival di Montreux, si è dedicata con continuità anche alla musica jazz; è inoltre impegnata nella difesa dei diritti umani, causa per la quale ha creato nel 1998 una propria fondazione. Nel 2000 la ...
Leggi Tutto
Tipo di danza veloce, di origine cubana, simile alla rumba (come danza di sala, ma già antichissima come danza folcloristica); il ritmo caratteristico è ottenuto mediante la fusione di elementi indigeni [...] con la musica jazz. Viene ballato in coppia da ballerini posti l’uno di fronte all’altro e raramente allacciati. ...
Leggi Tutto
Riva, Alberto. - Scrittore e giornalista italiano (n. Milano 1970). Corrispondente dal Brasile per giornali e agenzie d’informazione, collabora con Il Venerdì di Repubblica, scrivendo di letteratura e [...] musica. Ha condotto la trasmissione radiofonica Jazz Anthology su Radio Popolare. Tra le sue opere si ricordano: Seguire i pappagalli fino alla fine (2008), Sete (2011), Il samba di Scarlatti (2015), Il maestro e l’infanta (2021) e Ultima estate a ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Si tratta di due fenomeni musicali di stampo europeo, entrambi di chiara matrice sperimentale, [...] , con dosi di ironia unite a un serio e appassionato lavoro su strumenti più o meno convenzionali, con sapori rock, jazz, elettronici. Si possono citare i francesi Art Zoyd, Magma, Etron Fou Leloublan, Urban Sax, i belgi Univers Zero, gli italiani ...
Leggi Tutto
Mancini, Henry (propr. Enrico Nicola)
Paolo Patrizi
Musicista e compositore statunitense, di origine italiana, nato a Cleveland il 16 aprile 1924 e morto a Los Angeles il 14 giugno 1994. Figlio di una [...] ; La storia di Glenn Miller) di Anthony Mann e con Benny Goodman per The Benny Goodman story (1956; Il re del jazz) di Valentine Davies. I due incontri si rivelarono decisivi in quanto contribuirono ad acuire l'estro jazzistico di M. che soprattutto ...
Leggi Tutto
Commediografo, cineasta e scrittore francese (Aubagne, Bocche del Rodano, 1895 - Parigi 1974). Tra i suoi lavori teatrali, oltre al dramma in versi Catulle (1922): Les marchands de gloire (1925, in collab. [...] con P. Nivoix); Jazz (1926); Topaze (1928), commedia satirica che segnò il suo maggior successo; la trilogia Marius (1929), Fanny (1931), César (1936); Manon des sources (1952); Judas (1955); Fabien (1956). Tra i film da lui realizzati, che ...
Leggi Tutto
SØNDERBY, Knud
Mario GABRIELI
Narratore e drammaturgo danese, nato a Esbjerg il 10 luglio 1909.
Esordì con un sobrio e oggettivo romanzo satirico sulla gioventù dorata moderna (Midt i en Jazztid "L'età [...] del jazz", 1931). Nei lavori che seguirono (To mennesker mødes "Un uomo e una donna s'incontrano", 1932; En kvinde er overflødig "Una donna superflua", 1935, adattato poi alla scena nel 1942) il problema psicologico dell'umana comprensione e del vero ...
Leggi Tutto
Scrittore statunitense (Saint Paul, Minnesota, 1896 - Hollywood 1940). Raggiunse la notorietà con la pubblicazione del suo primo romanzo, This side of Paradise (1920; trad. it. 1952); i giovani della generazione [...] avvicinamento all'alcool. Nel 1936 la rivista Esquire pubblicò The crack-up (post., in vol., 1945; trad. it. L'età del jazz, 1960): era l'invocazione in un naufragio non solo personale ma di tutta una generazione. Malato e disperato, F. si ritirò nel ...
Leggi Tutto
Pianista canadese (Montreal 1925 - Toronto 2007) afroamericano. Già famoso in Canada, dal 1949 fu lanciato negli USA dove si impose come il massimo erede moderno dello stile di A. Tatum, esornativo ma [...] altamente virtuosistico. Nel jazz di P., ricco di swing, euforico e di grande effetto, l'eccesso di formule è comunque bilanciato dall'estrema finezza dei mezzi tecnici ed espressivi. Nel 1997 gli è stato conferito il Grammy alla carriera; ha ...
Leggi Tutto
Musicista statunitense (n. Colfax, California, 1935). Ha studiato a San Francisco e all'università di Berkeley e soggiornò a Parigi, dove compì esperimenti di sincronizzazione e sovrapposizione di nastri; [...] negli stessi anni si avvicinò al jazz. Oltre allo studio del pianoforte e della composizione, si è dedicato all'apprendimento delle tecniche vocali e strumentali della tradizione indiana (a Nuova Delhi). Considerato un protagonista del periodo ...
Leggi Tutto
jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).