Pianista e compositore di jazz italiano (n. Merano 1941). Docente di jazz presso il Conservatorio di Trento (dal 1993), è artista prolifico: nella sua attività ha all’attivo più di duecento dischi, pubblicati [...] , componente negli anni Sessanta dei gruppi guidati da Nunzio Rotondo e da Gato Barbieri, ha fatto poi parte del complesso di jazz-rock Perigeo (1972-77). Dal 1978 si dedica in prevalenza alla formula del piano solo, per la quale elabora un originale ...
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Pianista e compositore di jazz italiano (n. Roma 1949). Figlio d'arte, ha debuttato sulla scena jazzistica romana verso la fine degli anni Sessanta. Ha suonato, con propri gruppi, nei principali paesi [...] USA, ha partecipato ai festival più prestigiosi (Umbria Jazz, Berlino, Madrid, Copenaghen) e collaborato con musicisti vinto il Django d'Or come miglior musicista europeo e nel 2005 il Guinness Jazz Festival di Cork, in Irlanda, gli ha assegnato il ...
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Trombettista jazz italiano (n. Trieste 1939). Dopo i primi studi di pianoforte, si è dedicato alla tromba dal 1956. Ha suonato con il sassofonista argentino L. Gato Barbieri, e nel 1965 ha fatto parte [...] conversazioni e interviste con il giornalista e crtico musicale A. Riva, e Incontri con musicisti straordinari. La storia del mio jazz (2011). Della sua discografia più recente sono da segnalare: Rava l’opera va (1993); Easy living (2004),Tati (2005 ...
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Batterista di jazz afroamericano (New Orleans 1898 - Chicago 1959), fratello di Johnny. Fece parte della Creole jazz band di K. Oliver e L. Armstrong, collaborò in gruppi diretti dal fratello e, dopo la [...] morte di questi, con J. Noone e con B. Johnson. Ebbe uno stile ricco di swing e di inventiva, che ha influenzato intere generazioni di batteristi jazz. ...
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Stile di jazz proprio di complessi formati da musicisti non afroamericani. Nato come imitazione della musica nera tipica di New Orleans, e anch’esso basato sul largo uso dell’improvvisazione, il d. rappresenta [...] un’evoluzione del linguaggio jazzistico, dovuto principalmente alla maggiore padronanza tecnica degli strumenti.
Fra le orchestre di d. la Original D. jazz band, che incise nel 1917 il primo disco di jazz. ...
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Vibrafonista e compositore di jazz statunitense (n. Anderson 1943). Con L. Hampton e M. Jackson è tra i maggiori vibrafonisti della storia del jazz. B. ha notevolmente ampliato le possibilità tecniche [...] ed espressive del vibrafono ponendole al servizio di una capacità improvvisativa che, nell'ambito del jazz moderno, ha pochi riscontri per profondità di ispirazione, originalità di linguaggio, raffinatezza armonica. Ha collaborato con G. Shearing, S. ...
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Musicista jazz afroamericano (New York 1933 - Brooklyn 2018). Pianista e compositore dotato di una solida preparazione di tipo classico, ha incominciato a interessarsi al jazz negli anni Cinquanta. Influenzato [...] da D. Ellington e Th. Monk, ma anche dalle avanguardie del secondo Novecento, è considerato uno dei padri del free jazz, in ragione del suo stile pianistico al tempo stesso orchestrale e percussivo, dove l'intera tastiera viene impiegata per produrre ...
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Pianista e compositore jazz canadese (Montreal 1932 - Stuart, Florida, 2016). Collaboratore di Charlie Parker e Sonny Rollins, può essere considerato il più importante esponente bianco del free jazz. Il [...] suo stile, complessivamente atipico nello svolgimento del jazz moderno, si caratterizza per una grande libertà dai vincoli della forma e della tonalità e per un approccio all'improvvisazione di notevole raffinatezza. Ideale continuatore di Lennie ...
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Trombettista e compositore di jazz afroamericano (Alton, Illinois, 1926 - Santa Monica 1991). Di famiglia benestante, studiò musica al Juilliard Institute di New York. Nel 1947 si unì al quintetto di Ch. [...] musicale e per il valore dei componenti (J. Coltrane, B. Evans, P. Chambers, Ph. J. Jones, ecc.) sono da considerare tra le migliori formazioni del jazz moderno. Dal 1969 D. ha orientato la sua musica verso moduli esecutivi più vicini al rock che al ...
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Musicista jazz (Vienna 1932 - ivi 2007). Pianista di formazione classica, si trasferì negli USA con una borsa di studio nel 1959, entrando presto nel gruppo di Maynard Ferguson e poi fino al 1970 in quello [...] con W. Shorter (v.) i Weather Report, dove si qualificò come l'autentico poeta dell'elettronica e dei sintetizzatori nel jazz. Dopo il 1986 e la parentesi dei Weather Update, fondò il gruppo Zawinul Syndicate con cui ha approfondito la sua passione ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).