, Cantautore e compositore brasiliano (n. Santo Amaro da Purificaçao, Bahia, 1942). Cresciuto nell’ambiente della bossa nova, è stato tra i fondatori della corrente ‘tropicalista’, fondendo le musiche [...] popolari brasiliane con arrangiamenti raffinati in chiave rock e jazz, e conducendo una battaglia politica in prima persona per un rinnovamento culturale e musicale del suo paese. Fu esiliato a Londra per aver contrastato il regime dittatoriale. Tra ...
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Musicista statunitense (n. Colfax, California, 1935). Ha studiato a San Francisco e all'università di Berkeley e soggiornò a Parigi, dove compì esperimenti di sincronizzazione e sovrapposizione di nastri; [...] negli stessi anni si avvicinò al jazz. Oltre allo studio del pianoforte e della composizione, si è dedicato all' un protagonista del periodo successivo a J. Cage e un precursore della minimal music, ha influenzato anche la musica pop e rock. ...
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Quartetto d’archi fondato nel 1973 dal violinista D. Harrington (con J. Sherba, H. Dutt e J. Jeanrenaud, poi sostituita da J. Culp e successivamente da J. Zeigler). Il gruppo è noto per la vastità del [...] che va dalla musica del Novecento (da B. Bartok ad A. Webern), a quella contemporanea e minimalista (da J. Cage a S. Reich), alle composizioni scritte appositamente per il K. da autori come P. Glass, oltre a riproporre riletture jazz e rock. ...
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Gruppo rock britannico. Guidato dal cantante e bassista Sting, dal 1977 al 1985 ha saputo fondere reggae, jazz, funk, punk e world music in una miscela originale di grande successo, capace di creare [...] un nuovo filone musicale, la cd. new wave. Tra i successi: Roxanne (1978), Message in a bottle (1979), Every breath you take (1983). Nel 2007 la formazione si è ricomposta per intraprendere un tour mondiale ...
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SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] n. 1949), definito il ''Kerouac svedese'', eroe del mondo del rock; K. Östergren (n. 1955), romanziere prolifico e attento al ). Bark, attivo come solista di trombone in diversi complessi jazz, è stato allievo di Ligeti presso la Scuola superiore di ...
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Francesconi, Luca
Guido Barbieri
Compositore, nato a Milano il 17 marzo 1956. Musicista antiaccademico per istinto e vocazione, interessato a tutte le dimensioni possibili del suono, è una delle personalità [...] ad accostare, secondo le regole del contrasto o della fusione, suoni e linguaggi di matrice assai diversa: il jazz, la musica popolare, il rock. In questo continuo 'attrito dei contrari' risiede il motore estetico della musica di F., nonché la carica ...
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Chitarrista e compositore statunitense di rock, nato a Baltimora il 21 dicembre 1940, morto a Los Angeles il 4 dicembre 1993. Fondò il suo primo complesso, The Blackouts, alla fine degli anni Cinquanta, [...] (1985), Old masters, box 2 (1986, 7 LP), Jazz from Hell (1986). Negli ultimi anni fu sempre più coinvolto in Angeles 1985; The real Frank Zappa book, a cura di P. Occhiogrosso, New York 1989; P. Scaruffi, Storia del rock, 2, Milano 1989, pp. 38-68. ...
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FITZGERALD, Ella
Antonio Lanza
(App. III, I, p. 628)
Cantante di jazz statunitense. Fu lanciata dal batterista Ch. Webb, leader di una delle migliori orchestre della Swing Era, nella quale la F. militò [...] Love and kisses (1935), Mister Paganini (1936), Cryin' mood e Rock it for me (1937), I let a tear fall in the river , The great American popular singers, ivi 1974; A. Polillo, Jazz. La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana, Milano 1975 ...
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Musica elettronica ed elettronica musicale
Lorenzo Seno
A partire dalla fine dell’Ottocento fino alla Seconda guerra mondiale, grazie alla diffusione dell’elettricità e dell’elettronica, fanno la loro [...] o ensemble strumentali. Automatismi esecutivi quali accompagnamenti ritmici e armonizzazioni secondo predefiniti stilemi di genere (pop, rock, jazz ecc.) o anche dispositivi in grado di rettificare l’imperfetta intonazione di un cantante forniscono ...
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La querelle sui generi musicali che ha caratterizzato il ventennio a cavallo tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec. può essere ricondotta a una serie di ragioni che investono livelli diversi del [...] sempre più accentuato a un’impronta di tipo pop-rock per unificare tutto il materiale utilizzato. Ancora, la un’ingannevole definizione di generi musicali, come già si è detto, il jazz è oggi rimasto un luogo in cui né l’uso della tecnologia, ...
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jazz-rock
‹ǧä∫ ròk› locuz. ingl., usata in ital. come s. m. – Genere musicale nato alla fine degli anni ’60 del Novecento e ben presto diffusosi sia in America sia in Europa; in esso gli elementi tipici del jazz vengono utilizzati insieme...
inclusivita
inclusività s. f. 1. Capacità di includere. 2. In particolare, capacità di includere più soggetti possibili nel godimento di un diritto, nella partecipazione a un’attività o nel compimento di un'azione; più in generale, propensione,...