Filosofo ed economista (Northwater Bridge, Angus, 1773 - Londra 1836). Studiò a Edimburgo, poi a Londra, dove dal 1808 strinse stretti rapporti di amicizia con J. Bentham, con il quale collaborò nella pubblicazione della Westminster Review, uno degli organi più importanti del radicalismo filosofico dei primi decennî del 19º secolo. Impiegato presso la Compagnia delle Indie Orientali (della quale divenne ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] considerano come attitudine originaria e inderivabile. Tra le prime ricorderemo: l'associazionistica (D. Hartley, D. Hume, JamesMill, J. Stuart Mill); la motrice, del resto, anche storicamente, molto da vicino congiunta alla precedente (A. Bain, Th ...
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utilitarismo
Paolo Casini
L’utile come principio sovrano
L’idea che il bene si identifichi con l’utile si trova già nella filosofia greca, in particolare nella dottrina epicurea; tuttavia l’utilitarismo [...] secolo. I suoi principali esponenti furono Jeremy Bentham e John Stuart Mill, che fu il primo a usare la parola utilitarista
Una definizione
William Paley, William Godwin, David Hume, JamesMill. A John Stuart Mill, figlio di quest’ultimo, si deve ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] Frequentò specialmente J. Bentham e studiò gli scritti di A. Smith e D. Ricardo. All'età di diciassette anni si impiegò nella Compagnia delle Indie Orientali (1823). Dal 1826 al 1828 attraversò una crisi ...
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Filosofia
Atteggiamento di chi riconosce per vera una proposizione o una nozione. Con riferimento alle opinioni in materia di religione, il termine esprime un concetto per molti rispetti identico a quello [...] Ripresa dagli empiristi inglesi dell’Ottocento (J.S. Mill), dai teorici della dottrina dell’intenzionalità della coscienza (F fino alla dottrina della ‘volontà di credere’ di W. James.
Storia
Consiglio di c. Nel comune medievale, consiglio di ...
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Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, [...] nell’età del positivismo, soprattutto in logica e psicologia, a opera di J.S. Mill, H. Spencer, F. Brentano ed E. Mach, ed è stato consapevolmente e, insieme, criticamente riaffermato da W. James e da J. Dewey. Per l’e. logico ➔ positivismo logico.
R ...
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Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] viva e vicina all'uomo. Nè c'è dubbio che James seppe dare voce eloquente al senso diffuso ovunque, che con speciale delle scienze morali era stato suggerito proprio da J. Stuart Mill, la cui denominazione moral sciences, del famoso libro sesto di A ...
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Etica
Pietro Piovani
di Pietro Piovani
Etica
sommario: 1. Introduzione. 2. Alla ricerca dell'oggettività dei valori. 3. Mobilità, relatività, storicità. 4. Autonomia e ambiguità. 5. Logica del disordine [...] le onde nere s'incontrano con l'azzurro del cielo" (v. James, 1884; tr. it., p. 222).
Ma come giustificare la G. E. Moore, più legato a J. Bentham e a J. S. Mill di quel che vorrebbe, non riesce a vedere la propria scienza che come una riformata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] differenza che passa fra il sig. Comte e il sig. Mill; il primo vorrebbe trar tutto dall’esperienza e dalla osservazione sul applicò anche a importanti autori contemporanei, come James Bryce. Ma bisognerà concludere dicendo della profonda ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] filosofi americani Ch.S. Peirce (1839-1914) e W. James (1842-1910). Sulla scorta di Peirce, anche Vailati riconduce a sente più affine un atteggiamento ‘consequenzialista’, ispirato a John Stuart Mill, che non il rigorismo kantiano:
[…] dire, con Kant ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...
neuroetica
s. f. Lo studio del comportamento etico sulla base dei progressi compiuti nell’ambito delle neuroscienze. ◆ la Dana Alliance for Brain, l’organizzazione no profit che promuove la settimana mondiale sul cervello, ha dedicato il primo...