I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] fuori d’Italia è l’autotraduzione di due passi di Finnegans Wake (che fanno parte del capitolo Anna Livia Plurabelle) che JamesJoyce eseguì, in collaborazione con Nino Frank, tra 1938 e 1939, di cui ecco l’inizio:
Raccontami di Anna Livia. Tutto ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] , Jonathan Swift, Lewis Carroll, Howard Phillips Lovecraft, Filippo Marinetti, Jorge Luis Borges, Fosco Maraini, Raymond Queneau, JamesJoyce, Dario Fo, Umberto Eco, John Ronald Reuel Tolkien). Da questo insieme composito la studiosa isola il gruppo ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] meno fitte di quelle dei mass media. Per questo, soprattutto nel Novecento, la letteratura italiana e straniera, da JamesJoyce a Henry Miller, da ➔ Pier Paolo Pasolini a Pier Vittorio Tondelli, annovera numerose opere contenenti un’ampia gamma ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] di continuo cose che non cercano; o come quark, parola senza senso che compare nel romanzo Finnegans Wake di JamesJoyce, ripresa nel 1963 dal fisico americano Murray Gell-Mann per designare una ipotetica particella atomica.
In modo analogo, anche ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] registri meno formali (nel linguaggio familiare, o nel flusso di un monologo interiore, come sapientemente ricordato da JamesJoyce nell’Ulisse, in particolare nel finale stream of consciousness di Molly Bloom), o nelle varietà meno controllate, e ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] Nel 1619-20 sei canzoni storiche russe sono trascritte per R. James, uno degli ambasciatori inglesi inviati da Giacomo I allo zar Michele e strutturale che lo ha fatto paragonare a J. Joyce.
Il simbolismo russo, ricco di personalità diverse, dopo ...
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MELCHIORI, Giorgio
Piero Boitani
Anglista, nato a Roma il 19 agosto 1920. Dopo la laurea in lettere con M. Praz e P. Toesca, ha insegnato letteratura inglese nelle università di Roma e Torino, e condiretto [...] funamboli, 1963) è una discussione sulla presenza del ''manierismo'' nella letteratura inglese contemporanea (da Hopkins a James, da Eliot a Joyce, Ch. Fry, H. Green e D. Thomas), in cui consapevolezza critica, percezione delle correnti stilistiche e ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...