, Jaja. Nome d’arte della sceneggiatrice e autrice teatrale italiana Maria Grazia Pace (Roma 1934 - ivi 2018). Dopo essersi laureata in Filosofia, ha cominciato la carriera come giornalista, scrivendo [...] articoli di costume, ed è stata autrice di caroselli. Con uno stile di scrittura brillante e comico ha saputo raccontare la società italiana soprattutto degli anni Sessanta e Settanta con realismo e senza ...
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Filosofo italiano (Conversano 1839 - Pisa 1914); prof. (dal 1887) di filosofia teoretica all'univ. di Pisa. Allievo di F. Fiorentino, subì l'influsso di B. Spaventa diventando seguace dell'hegelismo, a cui iniziò poi G. Gentile, suo scolaro a Pisa. Scritti principali: Dell'apriori nella formazione dell'anima e della coscienza (1883); L'unità sintetica kantiana e l'esigenza positivistica (1885); Sentire ...
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Geografo italiano (Visso 1874 - ivi 1950); prof. di geografia economica nell'Accademia navale di Livorno dal 1912 al 1926 e nell'univ. di Genova dal 1927 al 1943. Si occupò di questioni metodologiche ed epistemologiche, di storia della geografia e di geografia economica. La sua opera maggiore è una monografia sul porto di Genova (1936) ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] professore nelle università di Palermo (1906-13), Pisa (1914-16), Roma (dal 1917); direttore (1929-43) della Scuola normale superiore di Pisa, di cui promosse l'ampliamento e lo sviluppo; collaboratore ...
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Navigatore olandese (m. 1623); inviato dal governatore delle Indie olandesi, P. de Carpentier, esplorò (1623) il golfo che egli chiamò di Carpentaria in onore del governatore e scoprì la Nuova Guinea di [...] cui però non avvertì l'insularità. Fu ucciso dagli indigeni. Da lui prese nome il rilievo più elevato (5030 m) della Nuova Guinea, oggi denominato Puncak Jaja. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] di una visione soggettivistica e trascendentale, in grado di proseguire in Italia lo spirito del kantismo. Spaventa e Jaja soprattutto, e poi Gentile, affermarono che il pensatore aveva inteso l’essere ideale come forma trascendentale del conoscere ...
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LOMBARDO-RADICE, Giuseppe
Franco Cambi
, Nacque a Catania il 24 giugno 1879 (ma fu registrato all'Ufficio di stato civile in ritardo, sotto la data del 28 giugno) da Luciano Lombardo, modesto impiegato, [...] IX [1900], pp. 21-59); nel luglio 1901 si laureò in filosofia nell'Università di Pisa sotto la guida di D. Jaja, filosofo neohegeliano.
Dopo la laurea ottenne una borsa di studio di perfezionamento presso l'Istituto di studi superiori di Firenze, ove ...
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LOSACCO, Michele
Stefano Miccolis
Nacque a Napoli, il 29 giugno 1871, da genitori di origini pugliesi: il padre Luigi era notaio; la madre, Maria Angela Cognetti De Martiis, era sorella dell'economista [...] Ministero della Pubblica Istruzione, Dir. gen. Istruzione superiore, Div. I, Liberi docenti, s. 3 (1930-50), b. 284; G. Gentile - D. Jaja, Carteggio, II, a cura di M. Sandirocco, Firenze 1969, p. 321; G. Gentile, Lettere a B. Croce, II-V (1901-24), a ...
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Filosofo e storico della filosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) [...] pensare. Erano così poste le premesse dello sviluppo attualistico del neo-hegelismo di Gentile (il quale, scolaro di D. Jaja, fu indirettamente discepolo di S., che studiò a fondo e del quale ristampò le opere). L'esperienza della filosofia tedesca ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] , aveva potuto scambiare il «Leonardo» con «La critica». In particolare, in una lettera di Jaja al giovane Gentile dell’aprile 1903, il professore mostrava di aver individuato in «Gianfalco» e in «Giuliano il Sofista», cioè nell’uccello rapace e nell ...
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j, J
(i lungo, raro iòd, ant. iòta) s. f. o m. – Segno alfabetico, che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino o italiano, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata in...