Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] pose i comandi che siamo soliti designare col nome di decalogo (Es., XX, 2-17). I primi sono naturalmente d'ordine religioso. Jahvè è il solo Dio d'Israele: non solo è proibito il culto d'altri dei, ma altresì ogni raffigurazione della divinità. Il ...
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Profeta ebreo, il terzo nell'ordine dei Profeti minori, che fiorì verso il 750 a. C.
Nella Volgata latina e nelle versioni italiane della Bibbia s'incontrano due altri uomini dello stesso nome: il padre [...] e non conosciamo l'esatta forma semitica del nome. Né è certa l'etimologia del nome del profeta, se ebraica, come in Amasia "Jahvè ha portato" (II Cronache, XVII, 16), ovvero egiziana (cfr. Amōsis, a‛ḥ-mose).
L'uomo. - Sulla persona e sulla vita di A ...
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MONOTEISMO (dal gr. μόνος "solo, unico" e θεός "dio")
Raffaele Pettazzoni
È la credenza in un Dio solo, propria delle religioni che si chiamano appunto "monoteistiche" in contrapposizione alle "politeistiche", [...] genti), con l'esplicita negazione di ogni altro dio intesa in senso universale (Isaia, XLIII, 11; cfr. Esodo, XX, 2-3: "Io sono Jahvè Iddio tuo, tu non avrai altri iddii oltre a me"; Deuteronomio, V, 6-7, cfr. IV, 19 e 35; VI, 4), e ciò specialmente ...
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ESPIATORIO L'espressione trae origine dalla traduzione (caper emissarius) che S. Gerolamo fece del vocabolo ebraico 'Azā'zel nel passo del Levitico (XVI, 8-10 e 26) relativo al "giorno dell'espiazione" [...] in diretto rapporto: mentre infatti l'altro capro viene offerto in sacrificio espiatorio a Jahvè, il capro su cui cadde la sorte di Azazel, "resterà vivo innanzi a Jahvè per fare sopra di lui l'espiazione e poi mandarlo ad Azazel nel deserto ...
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Figlio di Beor, è il protagonista di un caratteristico episodio avvenuto durante gli ultimi tempi della dimora degli Israeliti nel deserto, allorché, risalendo lungo le rive orientali del Mar Morto e del [...] nell'invito con più ampie promesse. B. anche questa volta consulta Jahvè, ch'egli chiama "mio Dio" (Num., XXII, 18), e divampò l'ira di Dio perché era in cammino, e l'angelo di Jahvè si parò sulla strada per fargli ostacolo" (XXII, 22). Non è ...
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SAMUELE (ebraico Shĕmū'ēl)
Giuseppe Ricciotti
Personaggio che ebbe particolare importanza nella storia ebraica verso la metà del sec. XI a. C., essendo stato l'ultimo della serie dei Giudici e l'istitutore [...] gli fu imposto dalla madre perché, essendo ella sterile, lo aveva "richiesto da Jahvè", (o meglio "da Dio"), che farebbe pensare a una forma sha'ūl decadenza era aggravata dalla circostanza che "la parola di Jahvè era rara in quei giorni e non c'era ...
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. Era l'oggetto più sacro e uno dei più antichi della religione israelitica.
I. Nome. - Il sostantivo ebraico 'ārōn è usato nella Bibbia per designare un'"arca" o "cassa" profana, destinata o a custodire [...] divino. Secondo la Bibbia il propiziatorio, e più esattamente lo spazio fra le ali dei due Cherubi, era il luogo ove era assiso Jahvè Dio (I Re [Samuele], IV, 4; II Re [Sam.], VI, 2, ecc.); ivi Dio appariva nella nube (Levitico XVI, 2) e parlava a ...
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GOLIA (ebr. Golyath, \EBRAICO\, nei Settanta Γολιάϑ, nella Volgata Goliath)
Vincenzo Cavalla
Gigante famoso dell'esercito dei Filistei, che sotto il regno di Saul avevano invaso il territorio israelita. [...] osava misurarsi con tale gigante. Ma un giorno si presentò il giovane David (v.), il quale confidando unicamente nell'aiuto di Jahvè, senza armi, con la sua sola fionda e cinque pietre, marciò contro il gigante. Questi lo derideva; ma David lo colpì ...
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. In senso specifico religioso, il termine epifania (ἐπιϕανεια "manifestazione") era usato dai Greci per indicare l'azione d'una divinità, che, invisibilmeme presente, con un segno qualsiasi (visione, [...] di Zeus a Pergamo, di Artemide in Efeso, Cnido, Magnesia, ecc. Quindi è che anche i Giudei ellenistici parlano talvolta delle epifanie di Jahvè, come i Settanta (II Re, VII, 23) e l'autore di II Maccabei (III, 24, ecc.). In modo speciale si pensa che ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] 2, 29-36), Figlio dell'Uomo (Mt. 26, 24; Mc. 8, 31; 9, 31; Gv. 3, 14; 12, 23; 12, 34; Ap. 1, 12-16); Servitore sofferente di Jahvè (Mt. 12, 17-21; At. 3, 13; 4, 27); Agnello offerto in sacrificio a Dio (Gv. 1, 29; At. 8, 31-35; 1 Pt. 1, 19; Ap. 5, 6 ...
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profezia
profezìa s. f. [dal lat. tardo prophetïa, gr. προϕητεία, der. di προϕήτης «profeta»]. – 1. Predizione di eventi futuri, derivante da ispirazione divina, come tale presente in tutta la storia delle religioni; nell’ambito della tradizione...