. Nella lingua greca, apostasia (forma classica ἀπόστασις, forma posteriore ἀποστατσία: da αϕίστημι "metto, mi metto lontano, in disparte") ha senso puramente materiale ("distanza, allontanamento") o politico [...] i primi ad adoperarla in senso religioso, per significare, cioè, la defezione d'Israele e dei singoli Israeliti dalla alleanza con Jahvè, che è quanto dire dalla religione jahvista (II Maccabei, II, 15; Atti, XXI, 21; cfr. i Settanta, in Giosuè, XXII ...
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PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
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. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] complesso della loro opera si può applicare quanto fu detto a uno di essi proprio al principio della sua attività: "Ecco, io [Jahvè] ti pongo oggi quale città munita e quale colonna di ferro e qual muro di bronzo contro tutta la regione, di fronte ai ...
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SEM (ebraico Shīm "nome, rinomanza")
Giuseppe Ricciotti
presentato dalla Bibbia, insieme con Cam e Iafet, quale figlio di Noè e suo primogenito (Genesi, V, 32). Avendo mostrato riverenza per suo padre [...] Dio di Sem: sia Canaan servo di lui!" (Gen., IX, 26), ove Canaan è sostituito a Cam e Jahvè, Dio degli Ebrei, appare come Dio di Sem. Conforme all'indole della cronologia biblica patriarcale, S. morì a 600 anni.
I discendenti di Sem sono elencati ...
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GEDEONE
Vincenzo CAVALLA
. Quinto giudice, o capitano, di Israele, figlio di Gioas, della tribù di Manasse. Secondo la narrazione biblica (Giudici, VI segg.) facevano allora irruzioni ogni anno in [...] liberatore del suo popolo. Un angelo gli appare e glie ne dà incarico. Per prima cosa, come prova di fedeltà a Jahvè, distrugge l'ara del Baal (v.), che nella sua tribù si adorava; e per questo fatto gli venne dato il soprannome di Ierobaal ("Baal ...
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SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] XC-CL) hanno salmi anonimi - salvo uno attribuito a Mosè e circa una dozzina a David - e l'uso costante del nome di Jahvè, cioè 339 volte contro 7 volte per Elohim (di cui 6 volte nel Salmo CVIII che è formato di due frammenti precedenti: v. sopra ...
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Asa
Re di Giuda (10°-9° sec. a.C.). Terzo successore di Salomone sul trono di Giuda, regnò all’incirca dal 910 all’870 a.C. introducendo riforme religiose e civili. Combatté l’idolatria per riportare [...] il popolo al culto di Jahvè. Riuscì a ottenere un’importante vittoria a Maresa contro l’esercito di un re proveniente dall’Egitto o dall’Arabia. ...
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GIOSUÈ
Giuseppe Ricciotti
Figlio di Nun, fu il successore di Mosè come condottiero degli Ebrei nel periodo in cui costoro penetrarono nel paese di Canaan e vi s'insediarono.
Il suo nome appare nella [...] Bibbia più comunemente sotto la forma Yehüshūa‛, col significato "Jahvè è salvezza"; più tardi tuttavia (Neemia, VIII, 17) appare anche, riferita allo stesso personaggio, la forma abbreviata Yeshūa‛ "Gesù", che fu l'usuale in tempi tardivi (v. gesù: ...
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TEOFANIA (gr. ϑεοζάνεια "manifestazione della divinità")
Nicola Turchi
Tutte le religioni conoscono manifestazioni della divinità o in forma sensibile, qual è narrata dai varî miti religiosi, o sotto [...] .), quando Mosè e Aronne lo videro sul Sinai (cfr. anche Es., XXXIII, 17; Numeri, XII, 6-8), nei quali casi tuttavia Jahvè non appare in tutto lo splendore della sua gloria, che gli uomini non potrebbero sostenere; o in forme varie: dell'"Angelo di ...
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GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] ne soffra; tanto che né Eliu è nominato nelle altre parti (prologo, epilogo), né dei suoi discorsi tengono conto G. e Jahvè. Sembra inoltre che la chiusa del cap. XXXI, ove G. invoca la diretta testimonianza di Dio, si ricolleghi direttamente con l ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] .
Varî sono gli uffici degli angeli, e il primo è quello di lodare il Signore. Il cielo è avanti tutto il tempio di Jahvè, di cui quello terreno non è che una pallida immagine. Come pertanto quaggiù i sacerdoti insieme con le schiere devote d'Israele ...
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profezia
profezìa s. f. [dal lat. tardo prophetïa, gr. προϕητεία, der. di προϕήτης «profeta»]. – 1. Predizione di eventi futuri, derivante da ispirazione divina, come tale presente in tutta la storia delle religioni; nell’ambito della tradizione...