Mozžuchin, Ivan Il'ič
Daniele Dottorini
Attore e regista cinematografico russo, nato a Penza il 26 settembre 1889 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 18 gennaio 1939. Fu il primo grande divo del [...] limitati e non più da protagonista. Le sue apparizioni si diradarono e, dopo l'ultimo film, Nitchevo (1936) di JacquesdeBaroncelli, si ritirò definitivamente dal cinema.
La sua fama è legata non solo alla carriera attoriale, ma anche a uno degli ...
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Dulac, Germaine
Bruno Di Marino
Nome d'arte di Charlotte Elisabeth Germaine Saisset-Schneider, regista, produttrice e teorica cinematografica francese, nata ad Amiens il 17 novembre 1882 e morta a Parigi [...] fous (1918). Tra il 1919 e il 1920 realizzò i suoi primi film importanti: La cigarette (1919), su sceneggiatura di JacquesdeBaroncelli, e La fête espagnole (1920), scritto da Louis Delluc. Nel 1921 uscì invece La belle dame sans merci, storia di un ...
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Honegger, Arthur Oskar
Marta Tedeschini Lalli
Compositore svizzero, nato a Le Havre il 10 marzo 1892 e morto a Parigi il 27 novembre 1955. Esponente del gruppo dei Sei, che si riunì negli anni Venti [...] soir (1945; Messaggio speciale). Da ricordare anche le musiche per i film di Dimitri Kirsanoff (Rapt, 1934), JacquesdeBaroncelli (Le roi de Camargue, 1935; Nitchevo, 1936), Pierre Chenal (Crime et châtiment, 1935, Delitto e castigo), Anatole Litvak ...
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Goetzke, Bernhard
Serafino Murri
Attore cinematografico tedesco, nato a Danzica il 5 giugno 1884 e morto a Berlino Ovest il 7 ottobre 1964. Di formazione teatrale, offrì le sue prove migliori nel periodo [...] tra gli interpreti del solido giallo di Robert Wiene Polizeiakte 909, e nel 1935 di Michel Strogoff diretto da JacquesdeBaroncelli, continuando in seguito a lavorare con fortuna alterna. La sua carriera conobbe un certo rilancio nell'ambito della ...
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Walbrook, Anton
Francesco Costa
Nome d'arte di Adolf Wilhelm Anton Wohlbrück, attore cinematografico e teatrale austriaco, naturalizzato britannico, nato a Vienna il 19 novembre 1896 e morto a Garatshausen [...] ottenuto come protagonista del franco-tedesco Michel Strogoff ‒ Der Kurier des Zaren (1935; Il corriere dello zar) di JacquesdeBaroncelli e Richard Eichberg gli valse un invito a Londra dove, mutato il nome in Anton Walbrook, impersonò il principe ...
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Vanel, Charles
Paolo Marocco
Attore cinematografico francese, nato a Rennes (Ille-et-Vilaine) il 21 agosto 1892 e morto a Cannes il 15 aprile 1989. Caratterista di valore, raggiunse l'apice della notorietà [...] di ambientazione marinaresca, la rinuncia all'antica passione di diventare marinaio, come testimoniano Pêcheurs d'Islande (1924) di JacquesdeBaroncelli e La femme du bout du monde (1937) di Jean Epstein. Proseguì la carriera alternando prove con ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] da cartoni frammentari conservati nella bottega. Nella cappella Baroncelli di Santa Croce a Firenze, affrescata da Taddeo terminate nel 1399, parti di un polittico scolpito da Jacquesde Baerze, sono esempi notevoli di tale stile internazionale, con ...
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Nel periodo fra le due guerre, e ancor più dopo il 1945, anche la b., seguendo i mutamenti verificatisi in tutti i campi, si evolve mediante l'adozione di metodi sempre più scientifici. L'opera del singolo [...] la biblioteca Doucet, Catalogue des manuscrits de la Bibliothèque littéraire Jacques Doucet, Boston 1971.
Germania
Coburgo: della regia città diJesi, Jesi 1948; Lonato: U. Baroncelli, Catalogo degli incunabuli della Biblioteca Ugo da Como di Lonato ...
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Città della Francia, capoluogo del dipartimento di Valchiusa, sede d'un arcivescovado.
La città è situata in eccellente posizione geografica, là dove il Rodano entra definitivamente in pianura e dove s'aprono, [...] si deve a Clemente VI, che in Jean de Loubière trovò un architetto capace di servire il all'ingresso della casa Baroncelli-Javon. Il palazzo , XXXVI (1887), p. 275 segg.; H. Requin, Jacques Bernus, Avignone 1886; id., Les artistes d'autrefois en ...
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MEDICI, Giovanni de'
Paola Volpini
Figlio naturale di Cosimo I, duca di Firenze poi granduca di Toscana, ed Eleonora Albizzi, nacque a Firenze il 13 maggio 1567. Fu legittimato dal padre, che gli assegnò [...] sede del Museo archeologico). Fu in contatto con Jacques Callot, al quale nel 1618 commissionò alcune copie Medicea, 502, cc. 241-272: Discorso di Cosimo Baroncelli circha la vita di d. G. de M.…; Mediceo del principato, lettere al M. da diversi ...
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