FANFANI, Amintore
Guido Formigoni
Nacque a Pieve Santo Stefano (Arezzo), il 6 febbraio 1908, da Giuseppe e Annita Leo.
Il contesto familiare
La sua famiglia d'origine era piccolo borghese, con forti [...] provava immutata diffidenza. Fu in contatto con Charles Journet e approfondì l’evoluzione democratica del pensiero di JacquesMaritain. Preparò e pubblicò un piccola rivista intitolata Civitas Humana. Solo negli ultimi mesi dell’esilio, dopo un ...
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ANSELMI, Tina
Tiziana Noce
Una figlia del Veneto, tra fascismo e guerra
Tina Anselmi nacque a Castelfranco Veneto (Treviso) il 25 marzo 1927, primogenita dei quattro figli di Norma Ongarato e di Ferruccio. Il [...] portatori di un cattolicesimo pensoso nei confronti della modernità, come Charles Peguy, George Bernanos e soprattutto JacquesMaritain, il filosofo che teorizzò la necessità, da parte della Chiesa, dell’abbandono della Cristianità medievale in ...
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CARNITI, Pierre
Carlo Felice Casula
Pierre Carniti nacque il 25 settembre 1936 a Castelleone, un grosso centro agricolo in provincia di Cremona.
La famiglia cattolica e socialista nella terra di Guido [...] Carniti, gli studi sulla storia e l’economia dell’agricoltura padana, sul personalismo e sul comunitarismo di JacquesMaritain e di Emmanuel Mounier, ma anche quelli sul sindacalismo americano di Selig Perlman.
Sindacalista sul marciapiede dei ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] una visione radicalmente pessimistica. Il superamento di questa crisi si accompagnò alla lettura di Umanesimo integrale di JacquesMaritain, nel cui ideale di ‘nuova cristianità’ Del Noce trovava la fondazione teorica di un antifascismo cattolico ...
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ARDIGÒ, Achille
Roberto Cipriani
La formazione
Nacque a San Daniele del Friuli (provincia di Udine) il 1° marzo 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, [...] comunitario' di Emmanuel Mounier e dell’attenzione alla persona e al bene comune secondo l’'umanesimo integrale' di JacquesMaritain. Scrisse per la rivista Architrave: mensile di politica, letteratura e arte, pubblicata dal 1940 al 1943. La ...
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SCOPPOLA, Pietro
Agostino Giovagnoli
– Nacque a Roma il 14 dicembre 1926 da Carlo Alberto, ingegnere comandante della Marina, e da Anna Patriarca. Era il terzo di quattro fratelli (prima di lui, Ippolito [...] lo tenne lontano da posizioni integriste. Sensibile ai fermenti del cattolicesimo francese, fu attratto non tanto da JacquesMaritain, quanto da Emmanuel Mounier, fondatore della rivista Esprit. Collaborò con la rivista Adesso, diretta da don Primo ...
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PAOLO VI, papa, santo
Giovanni Maria Vian
PAOLO VI, papa, santo. – Nacque a Concesio, piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897, secondogenito di Giorgio Montini e di Giuditta [...] con sue introduzioni presso l’editrice Morcelliana di Brescia: nel 1928 i Tre riformatori: Lutero Cartesio Rousseau di JacquesMaritain (al quale restò sempre legato) e nel 1934 La religione personale del gesuita Léonce de Grandmaison; entrambe le ...
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OLIVETTI, Adriano
Giuliana Gemelli
OLIVETTI, Adriano. – Nacque a Ivrea l’11 aprile 1901, primo di sei fratelli, da Camillo, di origine ebraica, e da Luisa Revel, valdese.
Il padre, ingegnere eclettico [...] che lo avevano maggiormente ispirato negli anni Trenta e Quaranta, in particolare il personalismo di Emmanuel Mounier e di JacquesMaritain.
Si può essere capitalisti e rivoluzionari? Può l’industria darsi dei fini che non siano solo i profitti? Si ...
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PERSICO, Edoardo
Francesca Franco
PERSICO, Edoardo. – Nacque a Napoli l’8 febbraio 1900 da Giovanni e da Rosa Grimaldi. Nonostante la tubercolosi, frequentò il ginnasio Giuseppe Garibaldi (1909), il [...] ritenuta priva di statuto morale.
Leggendo la ricerca delle avanguardie attraverso il primitivismo di Venturi e la filosofia di JacquesMaritain, Persico si fece interprete di un’ansia di rinnovamento etico-civile; espose per la prima volta in Italia ...
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BALBO, Felice
Giovanni Invitto
Nacque a Torino il 1º genn. 1914da Enrico, conte di Vinadio e discendente di Cesare Balbo, e da Ada Tapparo. Allievo di Augusto Monti presso il liceo classico "M. d'Azeglio", [...] le letture di Gilson, Horváth, Marin-Sola e si caratterizza subito in alternativa al neotomismo francese di JacquesMaritain. Di questo, infatti, non ha la sistematicità né quella specie di deduttivismo ideologico che caratterizza alcune opere ...
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