Pittore (Venezia 1518/1519 - ivi 1594), dovette il soprannome alla professione di tintore esercitata dal padre. Uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, fin dalle sue prime opere si nota [...] e le tele di S. Giorgio Maggiore (La caduta della manna e L'ultima cena) del 1594.
Dei figli di Iacopo Robusti furono pittori, oltre Domenico (v.), Marco (m. Venezia 1637), collaboratore di Domenico, e Marietta detta la Tintoretta (Venezia 1554 circa ...
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LANGETTI, Giovan Battista
Luca Bortolotti
, Nacque a Genova, probabilmente nel 1635, nella parrocchia di S. Sabina, da Giovanni Cesare e da Chiara Bagutti. Si sa che quest'ultima morì, essendo già [...] a essere marcata una relativa soluzione di continuità rispetto alla tradizione figurativa lagunare, quantunque il Tintoretto (JacopoRobusti) rappresentasse uno degli ideali punti di riferimento del movimento, e particolarmente del L., come ancora ...
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POMIS, Giovanni Pietro (
Giovanni Pietro Telesphoro)
Dagmar Probst
de. – Nacque nel 1569 a Lodi. Il giorno della nascita e i nomi dei genitori sono sconosciuti.
Sull’origine dell’artista e sulla sua [...] tendenze tintorettesche nelle sue opere, si può concludere che egli abbia portato a termine il suo alunnato nella bottega di JacopoRobusti.
L’inizio dell’attività di de Pomis come pittore di camera presso l’arciduca Ferdinando del Tirolo alla corte ...
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FRANCESCO da Conegliano
Rotraut Becker
La prima notizia sicura su di lui è l'anno del suo ingresso nell'Ordine cappuccino, il 1589. Resta sconosciuto il cognome, mentre la sua provenienza si ricava [...] di aprile e l'inizio di maggio 1605, in occasione di un capitolo provinciale, incontrò per incarico del duca il pittore JacopoRobusti (il Tintoretto) per avere da lui un'opinione su due quadri acquistati dalla duchessa. Insieme con il Tintoretto e ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] infine nelle ancone marchigiane di Carlo Crivelli veneziano. Jacopo Bellini, allievo diretto di Gentile da Fabriano, inizia , il primato a Venezia, Antonio Zanchi, poco gentile, ma robusto pittore e vi gode certa voga come prospettico, almeno per il ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] chiesa di S. Donnino, consacrata nel 1236 dal cardinale Jacopo da Pecorara, legato pontificio e tenace avversario di Federico II cui si proiettano pensili le crociere o si applicano all'esterno robusti contrafforti. Sia a S. Lorenzo sia a S. Anna ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] nelle varianti caratteristiche dei due ambiti regionali. S. Jacopo a San Gimignano, di primo Duecento, nell'esterno da cinque strette barlongues coperte da crociere nervate tra robusti archi trasversi su semicolonne e lesene alternate, combina ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] una loggetta architravata e affiancata da una robusta torre campanaria (assai restaurata) con caratteri marcatamente 1984, 2, pp. 28-37; L. Gai, L'altare argenteo di San Jacopo nel duomo di Pistoia, Torino 1984; R. Silva, La basilica di San Frediano ...
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ARMI BIANCHE
D. C. Nicolle
In senso stretto la specificazione di a. 'bianche' si applica storicamente solo alla spada e al pugnale con le loro varianti lunghe e corte: dallo spadone a due mani allo [...] in triangolo o a rombo irregolare, a veri e propri quadrelli robusti. Lo spiedo da guerra era usato a piedi o a cavallo per Bacio di Giuda sull'altare di S. Jacopo nel duomo di Pistoia, realizzata da Andrea di Jacopo d'Ognabene nel 1316. Poco dopo ...
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PIAZZETTA, Giacomo
Massimo De Grassi
PIAZZETTA, Giacomo. – Figlio di Domenico, nacque a Pederobba (Treviso) all’inizio degli anni Quaranta del XVII secolo; ignoto è il nome della madre.
L’anno di nascita [...] Giovanni e Paolo, certamente conclusa nel 1683, quando padre Jacopo Maria Gianvizio, priore del convento, ne cantò le lodi il tutto innestato su di un più consueto basamento che mima robusti e frondosi rami di quercia.
In questi lavori, che possono ...
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