DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] uno dei periodi chiave; si sono già ricordati i cantieri di Bologna, Milano e Piacenza, ma a essi si deve aggiungere, tra gli altri architetti domenicani, tra i quali fra' Jacopo Talenti da Nipozzano, che avrebbe concluso il cantiere dell'edificio ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] da Volterra raggruppò come allievi Jacopo di Michele detto il Gera, Cecco di Pietro, Neruccio Federighi, Getto di Jacopo duomo di Pisa, Memorie della R. Accademia di scienze dell'Istituto di Bologna. Classe di scienze morali, s. I, 7, 1912-1913; P. ...
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AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] dalla città papale (nel 1386 vi giunsero da Firenze ben quattro tavole di Jacopo di Cione), dove venne così a configurarsi un religioso spagnolo, Sancio Gontier, che si era formato a Bologna e a cui fu indirizzato un pagamento per l'illustrazione di ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] si possono fare i nomi di Luca di Tommè (v.), Jacopo di Ser Sozzo, fino alla vasta attività divulgatrice, non solo , 3 voll., Venezia-Roma 1782-1786 (rist. anast. Bologna 1975-1976); A. Da Morrona, Pisa illustrata nelle arti del disegno, 3 voll., ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] Reale, ora al Mus. Diocesano, e S. Anna Metterza di Jacopo di Michele da Pisa, detto Gera, anch'esso al Mus. Diocesano (Bresc-Bautier, palazzo dello Steri, eseguita fra il 1377 e 1380 (Bologna, 1975), l'opera per eccellenza dell'autunno del Medioevo ...
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PISTOIA
P. Carofano
(lat. Pistorium, Pistoriae, Pistoria)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, situata alle pendici dell'Appennino.
Urbanistica, architettura e scultura
Sorta come [...] , da altri con Giovanni) l'acquasantiera (1270 ca.) tuttora visibile nel S. Giovanni Fuorcivitas, con la raffigurazione delle Virtù cardinali e teologali. A essa sembra ispirarsi l'acquasantiera della cattedrale, un tempo nella cappella di S. Jacopo ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] presenza del legato papale Pietro Valeriano da Piperno. L'attribuzione del progetto e Lapo. L'Arca di San Domenico a Bologna, Firenze 1948; W. Gross, Die pp. 1-56; A. Tomei, Nuove acquisizioni per Jacopo Torriti a San Giovanni in Laterano, ivi, pp. ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] Jacopo di Lorenzo (v.), di suo figlio Cosma e dei nipoti Luca e Jacopo di Cosma da un lato, e quella dei Vassalletto dall'altro.La personalità di Jacopo secolo VIII al XIV (Storia di Roma, 27), Bologna 1945; H. Wentzel, Antiken Imitationen des 12. und ...
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TODI
(lat. Tuder)
Città dell'Umbria (prov. Perugia), sorta su un colle a dominio della valle del Tevere.Occupata in antico da popolazioni umbro-sabelliche, dopo l'89 a.C. entrò nell'orbita politica romana [...] di T., che si vuole fondata da s. Callisto fra il 524 e il , in anni recenti accostato alla figura di Jacopo di Mino del Pellicciaio (Dal Purgatorio di L'Umbria nella storia, nella letteratura, nell'arte, Bologna 1954, pp. 251-271; M.C. Faina, ...
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ANTONIO di Vincenzo.
G. Lorenzoni
Architetto bolognese, nato probabilmente intorno al 1350 (Orioli, 1892), attivo nella seconda metà del 14° secolo. La prima notizia documentata che lo riguarda risale [...] di S. Petronio a Bologna: un modello in scala 1/12, sulla base di disegni già da lui stesso eseguiti. Tale modello distrutto nel 1402, dopo che il comune di Bologna aveva incaricato il pittore Jacopo di Paolo di effettuarne una copia più piccola ( ...
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studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...