ARSENDI, Raniero (Raynerius de Forlivio, Raynerius de Arscendinis o de Arsendis o Arsendus)
Roberto Abbondanza
Nacque da Pietro alla fine del sec. XIII. La famiglia, forlivese, apparteneva al partito [...] 15 (Centurio), nel Ms. 246 (antica numerazione) dei Collegio di Spagna di Bologna; D. 30 (De legatis et fideicommissis). 11 (Cum filio),a Vienna, 1898, pp. 19-30; E. Besta, L'opera di Jacopoda Revigny, in Riv. ital. per le scienze giuridiche, XXVIII ...
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GOZZADINI, Brandaligi
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1295 da Paganino di Brandaligi e da Marchesina (Sina) di Bartolomeo da Fermo dottore di grammatica. Nel 1298 il padre, avendo ferito due [...] e indicano quale moglie Giovanna, figlia di Jacopoda Ferrara. Attestano anche che Giovanna gli aveva possibile determinare con sicurezza.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Bologna, Comune-Governo, Riformagioni del Consiglio del Popolo, vol. 15, cc ...
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LAMBERTAZZI, Giovanni Ludovico
Fiammetta Cirilli
Detto anche Corvo per via del soprannome attribuito alla famiglia (Corvi), il L. nacque da Pietro Paolo presumibilmente a Padova, intorno alla metà del [...] è fondato ritenere il L. discendente da quell'Alioto Lambertazzi che, espulso nel 1274 daBologna insieme con il padre Enrico, si per definire la questione insorta tra Galeazzo da S. Sofia e Jacopo della Crosara del Santo intorno alla precedenza ...
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BORNIO da Sala
Gianni Ballistreri
Nacque a Bologna agli inizi del sec. XV da Beltrame di Bornio, di nobile famiglia originaria di Sala nel Bolognese, e da Sara di Conte de' Ruffini. Nella città natale [...] contrasto con i suoi concittadini: così nel 1459, incaricato daBologna di tenere un discorso di benvenuto in occasione dell' lettere indirizzategli da suoi corrispondenti: il Poggio (Poggii Epistolae, Argentorati 1513, p. 131);Jacopo Piccolomini ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] Francesco Del Tuppo, che con Domenico Carafa, Nicola Jacopo de Luciferis, Pietro Molino e il famoso calligrafo Joan practica dello spagnolo Bartolomeo Ramis de Pareja, pubblicata a Bolognada Baldassarre de Rubiera il 5 giugno 1482; poi assai ...
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MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] stipendio, da 250 a 350 fiorini annui, dopo aver rifiutato di recarsi a Bologna, dove da uno "studiolo". Per la decorazione del palazzo il MANTOVA BENAVIDES, Marco chiamò Domenico Campagnola, che tra i suoi collaboratori contava il giovanissimo Jacopo ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] incontrato nell'anno della sua morte un equivalente di Jacopo Ortis, l'avrebbe giudicato del tutto fuor di accademie d'Italia, I, Bologna 1926, p. 359. E, per l'apertura all'interesse per l'agricoltura, annunciato anche da questi modesti versi v. ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] era anche il doge Dandolo).
Del resto, la cronaca di Jacopo Piacentino va letta tenendo conto del momento preciso in cui cura di Giorgio Chittolini - Dieter Willoweit, Bologna 1994, pp. 76-77 (pp. 71-80), e da Id., L'alto medioevo: verso la ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] Torino 1902 (riprod. anast. Bologna 1966), pp. 76 ss.
96. Gli Statuti veneziani di Jacopo Tiepolo del 1942, III, 14 . 207, che coinvolgono la vigenza nel tempo degli statuti del Tiepolo; da ultimo v. Andrea Padovani, Curie ed uffici, nel vol. II di ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] , ed in particolare al loro colto ed efficiente funzionario Jacopo Chiodo, il quale in effetti presenta per ben due Giovanni Pindemonte, Poesie e lettere, raccolte illustrate da Giuseppe Biadego, Bologna 1883, cit. da P. Del Negro, Proposte, p. 144 ...
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studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...