I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] considerare le fonti manoscritte precedenti, come l’anonimo Trattato musicale di Vercelli (ante 1447) o il trecentesco manuale di JacopodaBologna, L’arte del biscanto misurato (Nicolodi et al. 2007: 69). Dall’altro, esso rimase a lungo vincolato ai ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] Mundi di Onorio d’Autun o alla Historia Hierosolimitana di Jacopoda Vitry: cfr. Di Palma 1985) l’Oriente costituiva soprattutto straniere dello Zingarelli, Bologna, Zanichelli.
Zolli, Paolo (1991), Le parole straniere, Bologna, Zanichelli.
Bagna, ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...]
a ciascun dì ch’om ragiona apieno,
più d’om vivente crudel vita meno
(da OVI: Onesto daBologna)
(73) Amore è che tacente fa tornare
lo ben parlante, e lo muto parlare
(Jacopoda Lentini, Uno disio d’amore sovente)
(74) Vostro amor è che mi tene in ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] incontrano no < nos, nobis e vo < vos, vobis: vo voglio (Jacopoda Lentini, in Segre & Ossola 1997: XX), ma, a fianco di questi, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 1° (La frase ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] , forma metrica introdotta nella lirica romanza daJacopoda Lentini e affermatasi largamente anche fuori d . 65-79.
Bruni, Francesco (2002), L’italiano letterario nella storia, Bologna, il Mulino.
Cortelazzo, Manlio et al. (2002), I dialetti italiani ...
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Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] (19) Lo non-poter mi turba,
com’on che pinge e sturba
(Jacopoda Lentini in Segre & Ossola 1997: 34).
Foscolo, Ugo (1995), leonina, traduzione e commento a cura dei Domenicani italiani, Bologna, Edizioni Studio Domenicano, 33 voll., vol. 1º, ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] ). Proprio a Bologna sarebbe nata la Scuola, grazie all'incontro precoce (agli inizi del secondo decennio del Duecento) tra il siciliano Giacomo da Lentini, il campano Pier della Vigna, il pisano (o meglio, tale ritenuto) Jacopo Mostacci, impegnati ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] le lingue germaniche del Dott. Jacopo Grimm), del quale condivideva a De Mauro e altri). I Saggi ladini pubblicati da Ascoli nell'Archivio glottologico (1873) offrono già , Le origini delle lingue neolatine, Bologna 19726, p. 19). Tale immagine ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] la lingua delle Ultime lettere di Jacopo Ortis (1ª ed. 1802), e lingua), l’impianto legislativo è costituito da due testi, la legge Casati (promulgata ordine delle parole. Storia di vocabolari italiani, Bologna, il Mulino.
Martinelli, Donatella (1983), ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] 1577, a Parigi, dal fuoruscito fiorentino Jacopo Corbinelli, ma destò scarso interesse.
Il De da Machiavelli a Vico, Napoli, Bibliopolis.
Gensini, Stefano (1984), Linguistica leopardiana. Fondamenti teorici e prospettive politico-culturali, Bologna ...
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studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...