I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] del 1750 dovuta a L. Eulero, e a cui fecero seguito due lavori di J.L. Lagrange. I problemi trattati includevano , G. Di Giugno e G.B. Debiasi.
bibliografia
G.H. Stout, L.J. Jensen, X-ray structure determination. A practical guide, New York 1968, 1989 ...
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. Nell'uso comune della parola, "curva" significa linea non retta e non composta di linee rette. Già Parmenide d'Elea, secondo Proclo nel Commento all'Euclide, distingueva le linee in rette, curve e miste. [...] non suscettibili di rappresentazione analitica.
Un tentativo di precisare le vedute sopra accennate è stato fatto da J. L. Lagrange col concetto della funzione analitica. Egli ammetteva che una funzione qualsiasi, cioè un'espressione di calcolo, in ...
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Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] matematica esplicita tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento, principalmente a opera di J.L. Lagrange. L'introduzione del calcolo infinitesimale aveva condotto alla rappresentazione dell'evoluzione dei fenomeni fisici nel tempo mediante ...
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1. Le osservazioni astronomiche e una lenta, ma incessante evoluzione delle dottrine filosofiche e meccaniche della natura condussero alla legge della gravitazione universale (v. gravitazione, XVII, p. [...] , Recherches sur la précession des équinoxes et sur la nutation de l'axe de la Terre dans le système newtonien, Parigi 1749; A. C. Clairaut, Théorie de la Lune, ivi 1752; J. L. Lagrange, Mécanique analytique, ivi 1788, in Œuvres, VI; P. S. Laplace ...
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. Lo studio degli enti geometrici e delle leggi che regolano i fenomeni naturali si traducono analiticamente nello studio di determinate funzioni (v. funzione). L'esaminare il modo di comportarsi di tali [...] infinitesimale di Leibniz fu dovuto soprattutto all'opera dei fratelli Giacomo e Giovanni Bernoulli, di L. Euler e di J.L. Lagrange.
Nonostante i brillanti risultati ottenuti nell'applicazione dei procedimenti di Leibniz ai più svariati problemi ...
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. 1. Ha importanza fondamentale, in tutta la matematica, lo studio della variazione delle funzioni di una o più variabili quando alle variabili stesse si attribuiscono determinati incrementi. Nel calcolo [...] tutti i matematici più insigni del sec. XVIII e della prima metà del XIX:G. Bernoulli, Eulero, C. Maclaurin, J. L. Lagrange, P. S. Laplace, Paoli, V. Brunacci, a N. H. Abel, Plana, Libri, Cayley, Sylvester, Bordoni, Piani, Genocchi, Tardy, Casorati ...
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FRAZIONE (ted. anche Bruch)
Ettore BORTOLOTTI
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Se in una classe di grandezze, fra loro omogenee (v. grandezza), si prefissa una di esse, che indicheremo con U, come unità, e un'altra grandezza A è [...] Euler, De fractionibu continuis observationes, in Comm. Petr., XI (1739); id., Introductio in Analysin inf., Losanna 1744, cap. 18°; J. L. Lagrange, Additions aux éléments d'Euler, 1798; id., Addition au mem. sur la résolution des équ. num., 1770; S ...
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GIROSCOPIO
Giulio Krall
. E costituito (fig. 1) essenzialmente da un solido di rotazione S, omogeneo e massiccio, calettato ortogonalmente a un asse z di cui gli estremi sono imperniati (con tutti [...] kg.
Bibl.: Opere classiche e notevoli dal punto di vista storico: L. Euler, Theoria motus corporum solidorum seu rigidorum, Rostock 1765; J. L. Lagrange, Mécanique analytique, Parigi 1788; L. Poinsot, Théorie nouvelle de la rotation des corps, Parigi ...
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Matematico, nato a Sinigaglia il 6 dicembre 1682, morto ivi il 26 settembre 1766. Compì i primi studî nel collegio Clementino a Roma e fu console del re di Spagna e Sicilia nella sua città. Per diletto [...] giovani Gregorio Fontana e J. L. Lagrange, contribuendo a facilitare l'inizio delle loro brillanti gli meritarono le lodi di Eulero.
Varî lavori del F. interessano l'algebra e in particolare nuovi metodi per la risoluzione delle equazioni dei ...
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Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche [...] . Agnesi, l'Introductio in lLL. fu nominato assistente presso le Scuole di artiglieria ed ebbe lL ), L. L. Dutens (1768), cominciò a pensare di lasciare Torino. LL . L., l 1783, L., con LLLLLLL., nella formula di B. Taylor. Con il Consolato e l'Impero LLl ...
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