SANCIO IV re di Castiglia e di león, detto el Bravo
Nino Cortese
Figlio di Alfonso X, soltanto la morte di suo fratello primogenito Fernando de la Cerda gli aprì la via del trono (1284), che ottenne [...] che si delineava fortunata; e Sancio, salito sul trono con l'aiuto di pietro III d'Aragona, che sorvegliava in Játiva i figli di Ferdinando, seppe abilmente rendere nullo il testamento del suo predecessore. Poi la contesa franco-aragonese diede nuovo ...
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BORGIA, Cesare
Felix Gilbert
Figlio del cardinale Rodrigo e di Vannozza Catanei, nacque nel 1475, probabilmente nel mese di settembre, maggiore dei figli nati da quell'unione, dei quali ci sono noti [...] , nominava il B. protonotario apostolico. Subito dopo questi diventava canonico della cattedrale di Valenza, arcidiacono di Játiva e rettore di Gandia. Nel 1484 Innocenzo VIII gli conferiva altri benefici spagnoli: tesoriere della cattedrale di ...
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BORGIA, Pier Luigi
Gaspare De Caro
La data di nascita è incerta: il Sacerdote propone quella del 1463, l'Oliver y Hurtado la arretra invece al 1458, considerando tuttavia quest'ultima come una data [...] a pensare i destini della sua famiglia in termini essenzialmente spagnoli, come sviluppo di quel nucleo feudale di Játiva donde erano sorte le fortune borgiane, incrementate poi, sin dai tempi di Callisto III, dal possesso ininterrotto dell ...
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ALAGON, Leonardo
Alberto Boscolo
Figlio di Artaldo, signore di Sostago e di Peña (Aragona), e di Benedetta Cubello, sposò a Saragozza il 22 genn. 1451 Maria de Morillo y Lenan. Dal padre ereditò il [...] la pena di morte in quella dell'esilio e con i suoi fu relegato per volere di Giovanni II nel castello di Játiva in Valenza, dove morì ai primi del 1490.
Fonti e Bibl.: P. Tola, Codex diplomaticus Sardiniae, II, Augustae Taurinorum 1868, testo pp ...
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MATTEO d’Agrigento (Matteo di Sicilia)
Paolo Evangelisti
Nacque ad Agrigento nei primi anni Ottanta del XIV secolo. La data di nascita è ricavabile solo dalla sua biografia religiosa: in particolare [...] egli ci sarebbe altro schiamazzo che elli non c’è» (Bernardino da Siena, p. 157).
Il 1428 si aprì per M. a Jativa, dove predicò nel mese di febbraio, quindi si spostò nuovamente a Valencia dove fu impegnato per il ciclo della Quaresima; raggiunse poi ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Tecnologia e meccanica
Josep Casulleras
Tecnologia e meccanica: al-Murādī e la tradizione andalusa
Gli ingegneri andalusi [...] idraulica per macinare i cereali o per scopi industriali, come dimostra l'esempio della produzione di carta a Jativa.
Questi dispositivi contribuirono ad aumentare la produzione di beni e a migliorare il tenore di vita della popolazione. Tuttavia ...
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VALENZA (sp. Valencia, A. T., 41-42)
Clarice EMILIANI
José F. RAFOLS
Federico PFISTER
Nino CORTESE
Marina EMILIANI SALINARI
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Città della Spagna orientale, la terza dopo Barcellona e Madrid per [...] della regione dove l'avesse conquistata: Ares e Morella furono occupate nel 1232, Valenza il 28 settembre del 1238, e poi Jativa, Alcira, Biar, ecc. Seguì da parte dello stesso re la concessione del Fuero (1240), che fu poi riformato nel 1251, nel ...
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CARROZ D'ARBOREA, Nicolò
PPutzulu
Nacque in località non nota, nel 1426, da Francesco, signore della baronia di Terranova e da Beatrice de Mur-Cervellon, sorella dell'arcivescovo di Saragozza. Rimasto [...] nave con la quale avevano tentato di evitare la cattura, furono consegnati al re e rinchiusi, a vita, nel castello di Játiva (Valenza). Il marchesato di Oristano e la contea del Goceano vennero incorporati alla Corona.
A questo punto, la famiglia del ...
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DE SENA, Giovanni
Francesco Cesare Casula
Secondo ed ultimo visconte di Sanluri nel Cagliaritano, era figlio primogenito di Antonio e di Caterina Gomir. Compare per la prima volta nelle fonti note il [...] flotta nel porto di Palermo.
Condotto insieme con gli altri prigionieri a Barcellona, il D. fu rinchiuso nel castello di Játiva, presso Valenza, dove morì intorno al 1490. La sua famiglia andò dispersa e la sua sorte alimentò alcune leggende popolari ...
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Il nome italiano deriva, attraverso il latino charta, dal greco χάρτης "foglio", che forse è a sua volta di origine egiziana e denotava il foglio da scrivere che gli Egizî preparavano dal papiro. Questa [...] da dove fu introdotta in Europa. Nel 1154, fors'anche prima, si fabbricava già carta in Spagna e precisamente a Játiva.
Gli Arabi impiegȧvano come materia prima i cenci, particolarmente di lino; sulla tela della forma essi preparavano carta vergata e ...
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