L'Ottocento: matematica. Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
Jeremy Gray
Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
La geometria proiettiva
La carriera del matematico francese [...] cominciava ora a vacillare e forse la si sarebbe dovuta restringere ai domini dell'aritmetica e di quella che JánosBólyai (1802-1860) aveva denominato 'geometria assoluta'. Il colpo era stato comunque inferto e la geometria non era più considerata ...
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Geometria differenziale
Simon M. Salamon
SOMMARIO: 1. Introduzione: le origini. 2. Proprietà delle superfici. 3. Studio della curvatura gaussiana. 4. Dimensioni superiori. 5. Varietà e topologia. [...] geometria iperbolica è parte della visione di Gauss, ma è stata chiaramente concepita da Nikolaj Lobačevskij e da JánosBolyai. Si deve ad Eugenio Beltrami la dimostrazione rigorosa del fatto che questo tipo di geometria produca un sistema coerente ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
Peter Schreiber
Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
A [...] raggio immaginario, Lambert era arrivato più vicino a concepire la geometria non euclidea di quanto non abbiano fatto JanosBolyai (1802-1860) e Nikolaj Ivanovič Lobačevskij (1792-1856), che oggi sono ritenuti esserne stati i fondatori. Essi invece ...
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L'Ottocento: matematica. La geometria non euclidea
Rossana Tazzioli
La geometria non euclidea
Alla base dei suoi Elementi Euclide aveva posto un certo numero di definizioni (o 'termini') e di assiomi [...] quando si può, vincere, poiché qui il vantaggio spetta al primo" (ibidem, p. 89). Tuttavia, soltanto nel 1832 JánosBólyai riuscì a pubblicare le sue idee nell'Appendix scientiam spatii absolute veram exhibens, un'appendice a un'opera geometrica del ...
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