Ramsey
Ramsey Frank Plumpton (Cambridge 1903 - Londra 1930) matematico, filosofo e logico inglese. Dopo essersi laureato a Cambridge, si recò per un breve periodo a Vienna, dove fu anche paziente di [...] i risultati ottenuti da J. von Neumann, L.J. Savage e O. Morgenstern. Nel 1930 fu colpito da un attacco di itterizia e, ricoverato al Guy’s Hospital, morì nel corso dell’operazione. I suoi scritti principali sono stati raccolti in The foundations of ...
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MURRI, Augusto
Alessandra Gissi
– Nacque a Fermo (Ascoli Piceno) l’8 settembre 1841 da Giovambattista, magistrato, deputato alla Costituente della Repubblica Romana, e da Teodolinda Polimanti.
Il padre, [...] clinica medica, da Guido Baccelli, che era rimasto favorevolmente impressionato dal suo studio Sulla natura del processo morboso dell’itterizia grave, pubblicato sulla rivista fiorentina Lo sperimentale nel 1868 (XX, pp. 97-112, 238-254, 349-357, 422 ...
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RECIDIVA o ricaduta
Guido Vernoni
Medicina. - Si chiama recidiva o ricaduta il fatto del ripetersi, a distanza varia di tempo (giorni, settimane, mesi o anni), o di una determinata manifestazione morbosa, [...] così frequenti, o addirittura regolari, che possono assumere un particolare significato diagnostico (malaria, tifo ricorrente africano, itterizia spirochetica). Nelle ricadute non v'è dubbio che la stessa infezione sia responsabile dei varî attacchi ...
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MOLINELLI, Pier Paolo
Stefano Arieti
– Nacque il 2 marzo 1702, nella frazione di Bombiana del Comune di Gaggio Montano, presso Bologna, da Silvestro e da Maria Maddalena Giacomazzi.
Rimasto orfano, [...] 1745], parte 1a, pp. 157-160).
Nella prima osservazione il M. riferì di una donna, che affetta da itterizia e vomito incoercibile, venne rapidamente a morte. Il riscontro autoptico dimostrò la presenza di un voluminoso tumore duodenale metastatizzato ...
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S'intende per edema o idrope (dal gr. ὕδωρ "acqua") una soverchia raccolta di liquido trasudato dalle pareti vasali negl'interstizî dei tessuti o nelle cavità sierose del corpo, non accompagnata da fenomeni [...] quantità di grasso (trasudato chiloso nel peritoneo nelle fistole del dotto toracico), emoglobina, pigmenti biliari (itterizia), glucosio in eccesso (diabete), cellule speciali dei tessuti. I trasudati invecchiando possono concentrarsi notevolnente ...
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PIGMENTAZIONE CUTANEA
Virgilio DUCCESCHI
. La grande diffusione e l'estrema varietà dei colori della cute, dei peli e delle penne nel regno animale costituiscono per il biologo una serie di problemi [...] di cui si alimentano le larve. I pigmenti biliari possono colorare la cute e le mucose negli animali superiori (itterizia), quando è ostacolata l'eliminazione della bile.
e) Pigmenti clorofilloidi. - Le larve degl'insetti con integumento verde devono ...
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ARCANGELI, Alceste
Isabella Spada Sermonti
Figlio di Giovanni, illustre botanico pisano, e di Amelia Scrivara, nacque a Pisa l'8 sett. 1880. Si laureò in scienze naturali nel 1902 con la tesi "Il mimetismo [...] cercando comunque di ridurre a due le pigmentazioni fondamentali. Il melanismo poi emergerebbe solo in pesci ammalati di itterizia emolitica. Nel 1923 l'A. pubblicò La revisione del gruppo degli Haplophthalmi, isopodi terrestri, una descrizione della ...
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SEMEIOTICA
Francesco Schiassi
. Questo termine nel linguaggio filosofico fu usato per indicare la scienza dell'uso, del significato delle parole e dei segni in generale (Locke). Nel linguaggio medico [...] di "cardiaci neri".
Alterazioni del colorito della pelle riferibili all'accumulo di pigmento nella cute, sono l'itterizia e la melanodermia. L'itterizia è dovuta ad accumulo di pigmenti biliari nel sangue e quindi nella cute e può assumere varie ...
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CELI, Placido
Laura Gigli
Nacque a Messina verso il 1649. Le notizie sulla sua vita sono fornite dal contemporaneo F. Susinno. Iniziò a studiare sotto la guida di Agostino Scilla, noto pittore e filosofo [...] e la sua amabile conversazione. Si recò quindi a Roma, dove si trattenne per un breve periodo, perché si ammalò d'itterizia e fu costretto a tornare nella città natale, dove ebbe dal console di Francia la commissione per un dipinto raffigurante il ...
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Nato a Montebicchieri l'8 giugno 1852, morto a Firenze l'8 gennaio del 1925. Compì gli studî classici a Firenze dove si laureò nel 1877. Assistente di anatomia patologica in Firenze dal 1878 al 1882, fu [...] sviluppano così i segni della cirrosi atrofica del fegato. I malati presentano un colorito subitterico, manca però sempre la vera itterizia. Del pari si possono avere epistassi, pur mancando sempre i segni di una vera e propria diatesi emorragica. La ...
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itterizia
itterìzia s. f. [der. di itterico]. – Sinon. di ittero1, soprattutto in uso nel linguaggio com., non tecnico: avere l’i.; soffrire, esser malato d’i.; in senso fig., far venire l’i., far ammalare d’i., provocare una bile repressa,...
cromopsia
cromopsìa s. f. [comp. di cromo- e -opsia]. – In oculistica, disturbo visivo rappresentato dall’insorgenza di immagini visive colorate falsamente, per es. in giallo (xantopsia) come avviene in caso di itterizia, oppure in rosso (eritropsia),...