EQUICOLA, Mario
Paolo Cherchi
Nacque ad Alvito (Frosinone) verso il 1470.
Della sua famiglia e del suo vero cognome non abbiamo notizie sicure. Secondo il Santoro - a tutt'oggi il maggior biografo dell'E. [...] ': M.E., Court and Courtier in Early Sixteenth-Century Italy, in Italianist, VI (1986), pp. 34-60; Id., ItaloSvevo and M. E., in Modern LanguageNotes, CII (1987), pp. 128-140; G. Mazzatinti, Inventario dei manoscritti italiani delle bibliotechedi ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] Liberty, Suor Virginia, Riviera, Amici, i quattro racconti apprezzati da Montale e da Saba ma che spiacquero a ItaloSvevo, il D. ne spiega la nascita non tanto sotto "la costellazione proustiana" quanto piuttosto sulla traccia tonale di Bergson ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rapporto fra letteratura e scienza deve essere inteso come un dialogo di frontiera [...] del pensiero crociano, nel periodo fra le due guerre, i due massimi romanzieri italiani del tempo, ItaloSvevo e Carlo Emilio Gadda, mostreranno entrambi di possedere una genuina sensibilità scientifica. Rielaborando il grande tema novecentesco ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] poi estinguersi a cavallo tra Ottocento e primo Novecento: ancora sei esempi di ebbimo nella Coscienza di Zeno di ItaloSvevo, e un caso sporadico in ➔ Gabriele D’Annunzio ‘notturno’ («Come i fastelli si furono consumati ed ebbimo attorno attorno ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] , eppoi mio padre di cui sento eccheggiare le parole. Egli è entrato e [soggetto sottinteso] non m’aveva subito visto (ItaloSvevo, La coscienza di Zeno, Milano, Bompiani, 1985, pp. 5-6)
Le dipendenze interpretative tra gli elementi collegati possono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura e la psicanalisi hanno preso coscienza nel corso del Novecento di muoversi [...] all’inizio del secolo, che essi siano alleati preziosi nella descrizione della vita interiore dell’uomo.
Critica e psicanalisi
ItaloSvevo
Prefazione e preambolo di La coscienza di Zeno
Prefazione
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] anche per la mia deficienza di abilità manuale. Come avrei potuto averla quando continuavo a fumare come un turco? (ItaloSvevo, La coscienza di Zeno, in Id., Romanzi, Milano, Mondadori, 1990, p. 657, cit. in forma leggermente diversa in Previtera ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La descrizione dell’universo metropolitano, se da un lato eredita dalla letteratura [...] imperniato sulla separazione dei destini degli innamorati Rita e Manfred, nelle due metà di Berlino.
Le città di James Joyce e ItaloSvevo
Se si fa ritorno ai primi decenni del secolo, e si confrontano tra loro i centri del modernismo europeo, appare ...
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FALQUI, Enrico
Renato Bertacchini
Nacque a Frattamaggiore (Napoli) il 12 ott. 1901 da Gaetano e Angelina Carlomagno, entrambi sardi, e sino dalla giovinezza risiedette a Roma, dove eserciterà "bene [...] V. Pratolini (3 apr. 1947), Il Sempione strizza l'occhio al Frejus di E. Vittorini (8 maggio 1947), Uno strano caso (su ItaloSvevo, 22 dic. 1949), Penisola pentagonale e Viaggi in Occidente di M. Praz (4 marzo 1956), Dalla lingua al dialetto (dopo l ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] riproduzione di discorsi. Un esempio di discorso indiretto implicito si trova nell’incipit del romanzo La coscienza di Zeno di ItaloSvevo (commentato in Calaresu 2004: 190):
(23) Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne separano e i miei ...
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segnacolo
segnàcolo (ant. signàcolo e signàculo) s. m. [dal lat. tardo signacŭlum «sigillo, segno», der. di signare «segnare»], letter. – 1. Segno, simbolo, insegna, emblema (in questo sign. la parola è di reminiscenza biblica): Non fu nostra...
rana
s. f. [lat. rana]. – 1. a. Nome dato, nel linguaggio comune, a gran parte degli anfibî anuri, mentre nella classificazione zoologica è attribuito a un solo genere di anuri, della famiglia ranidi (lat. scient. Rana), di diffusione cosmopolita,...