Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] i e -o dopo l- e r- prima di consonante nello stesso sintagma (qui recar gente, lor paese) era generale in italiano antico, mentre in italiano moderno è più limitata (solo la prima forma, con caduta di -e, è ancora in uso in alcuni contesti, come far ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] (si riprende qui lo schema di Galli de’ Paratesi 1992: 133, da cui si traggono anche le citazioni):
(a) glosse in italiano a testi in ebraico, di varia entità (a volte consistono di una sola parola); i primi testi del genere sembrano essere le glosse ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] fatto che la stessa latinità, data per morta, non è un ente storico fisso e immobile e, nella sua relazione con l’italiano (come con altre lingue) continua a mutare forma, negli ambiti e negli usi in cui via via si è identificata e ritirata: ideale ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] importanza del Grand Tour per la diffusione della lingua italiana. Comunque, ad es., l’opera di Goethe è piena di riferimenti all’Italia e nella sua Weimar la conoscenza della lingua italiana era così diffusa che dal 1787 al 1789 vi usciva persino un ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] ; sul fenomeno si veda da ultimo Loporcaro 2007, che postula un «allungamento di compenso» della vocale precedente). Inoltre è propria dell’italiano parlato a Roma la tendenza alla pronuncia intensa di /m/ in nu[mː]ero (in altre voci, come ca[mː]era ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] . Il primo importante dato che emerge da questa ricerca è l’incremento del numero di coloro che studiano l’italiano nel mondo: l’italiano si colloca infatti al quarto posto tra le lingue più studiate e in costante crescita: «in generale la nostra ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] e in parole dotte come [saˈfeːna] safena, [miˈmeːzi] mimèsi. Viene a cadere pertanto l’opposizione /e - ɛ / presente nell’italiano standard in coppie come [koˈlːɛːga]) collega (sost. masch.) e [koˈlːeːga] collega (voce del verbo collegare), che nell ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] , Rita (1993), Storia della lingua a Napoli e in Campania. I’ te vurria parlà, Napoli, Pironti.
D’Achille, Paolo (2002), L’italiano regionale, in I dialetti italiani. Storia, struttura, uso, a cura di M. Cortelazzo et al., Torino, UTET, pp. 26-42.
De ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] il 6,5% della popolazione totale della Svizzera (che al momento del rilevamento era di 7.288.010 abitanti) ha dichiarato l’italiano come lingua principale, mentre il tedesco è dichiarato come lingua principale dal 63,7%, il francese dal 20,4%, e il ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] del sostrato dialettale anche in quei parlanti che non conoscono il dialetto, permette di distinguere non solo il modo di parlare in italiano di un siciliano rispetto a un veneto, a un emiliano o a un campano, ma anche di un palermitano rispetto a un ...
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italiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Dell’Italia: il popolo i.; lingua, storia, letteratura i.; la civiltà, la cultura i.; le coste, le regioni, le città, le province i.; la Repubblica I., sia quella proclamata da Napoleone nel 1802...
itala
ìtala (o Ìtala) s. f. [abbrev. del lat. ităla versio «versione latina»]. – Nome tradizionale della versione latina della Bibbia anteriore alla Vulgata; di essa rimangono solo frammenti.