Bisogna stare attenti a non cercare di dare spiegazioni logicistiche quando ci si pone di fronte alle realizzazioni concrete della (nostra) lingua. La logica delle volontà e delle intenzioni comportamentali che stanno dietro alle azioni, così accura ...
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Chiediamo scusa per la risposta ritardata. È giusto pensare al valore verbale originario di comunicanti, dimostra che in chi analizza i fatti di lingua e di grammatica è sempre viva l’attenzione. Si può dire che vasi comunicanti, nella sua accezione ...
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I verbi italiani che riprendono verbi latini composti col verbo prĕmĕre, giusta l’etimologia, hanno il participio passato uscente con -presso: per es., comprimere/compresso; deprimere/depresso; esprimere/espresso; imprimere/impresso; reprimere/repre ...
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No, non esiste una “regola” che impone l’adozione o una consuetudine che determina l’uso del genere grammaticale maschile per le voci straniere che vengono accolte nella nostra lingua senza alcun adattamento [...] nella veste fonomorfologica. In italiano s ...
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Innanzi tutto, ringraziamo la nostra lettrice per averci porto la vivace parola di registro informale e tono colloquiale sbobina ‘trascrizione della registrazione di una lezione, conferenza e simili’, poco o punto rappresentata nei dizionari della l ...
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Le osservazioni del nostro gentile lettore sono tutte condivisibili, compresa l’ultima, sul modo “più lungo e farraginoso” di strutturare la frase: l’unico però convincente. La frase originale pecca infatti, come ha colto il lettore, di un’errata co ...
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Se chi ci ha scritto esamina, come dire, dall’esterno il “punto di vista italiano”, immaginiamo che si tratti di un non madrelingua. Se è così, va detto che padroneggia bene l’italiano scritto. Nel merito, [...] però, lo inviteremo subito a rivedere e ris ...
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Come i linguisti hanno mostrato – sulla base di quanto accade negli usi reali della lingua scritta e parlata attuale –, il trapassato remoto non soltanto è in declino ma si può dire che sia in via d’estinzione: “dopo che fui uscito, mi ricordai ecc. ...
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Se chi ci ha scritto esamina, come dire, dall’esterno il “punto di vista italiano”, immaginiamo che si tratti di un non madrelingua. Se è così, va detto che padroneggia bene l’italiano scritto. Nel merito, [...] però, lo inviteremo subito a rivedere e ris ...
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Una precisazione: nella nostra lingua i nomi di genere promiscuo (che vengono detti anche epicèni) sono per la gran parte nomi di animali che hanno un’unica forma, maschile o femminile, per indicare sia l’esemplare maschio, sia l’esemplare femmina: ...
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italiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Dell’Italia: il popolo i.; lingua, storia, letteratura i.; la civiltà, la cultura i.; le coste, le regioni, le città, le province i.; la Repubblica I., sia quella proclamata da Napoleone nel 1802...
itala
ìtala (o Ìtala) s. f. [abbrev. del lat. ităla versio «versione latina»]. – Nome tradizionale della versione latina della Bibbia anteriore alla Vulgata; di essa rimangono solo frammenti.
(RI) Formazione politica di ispirazione moderata e liberista, costituita per iniziativa di L. Dini nel 1996. Dopo aver sostenuto il primo governo Prodi (1996-98) e i successivi governi D’Alema (1998-2000) e Amato (2000-01), nel 2002 confluì...