BARAZZUOLI, Augusto
Sergio Camerani
Nato a Monticiano (Siena) il 15ag. 1830,frequentò i corsi di giurisprudenza nell'università di Siena, ma nel 1848 interruppe gli studi per arruolarsi volontario, [...] l'ultimo dei direttori che rappresentavano la tradizione risorgimentale, ma non ebbe modo di dare un'impronta Firenze il 10 dic. 1896.
Bibl.: S. Sapuppo Zanghi, Storia d'Italia dal 1789 al 1884 con l'aggiunta delle biografie di tutti i deputati ...
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romana, questione
Denominazione con cui si indica propriamente il conflitto sorto prima tra la Santa Sede e il movimento nazionale italiano, poi tra la Santa Sede e lo Stato unitario per la sovranità [...] il complesso processo politico-diplomatico, avviato in età risorgimentale, che mise fine al potere temporale della Chiesa un’indennità ai parroci. La sistemazione giuridica dei rapporti tra Italia e Santa Sede si realizzò, durante il fascismo, con la ...
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Valerio, Lorenzo
Giornalista e uomo politico (Torino 1810 - Messina 1865). Direttore di una manifattura di sete, nel 1831 fu costretto a lasciare il Piemonte per le sue idee liberali e viaggiò per affari [...] in Europa centrale e orientale e in Russia. Rientrato in Italia nel 1836, assunse la direzione di un setificio ad rappresentò una delle più significative esperienze del giornalismo risorgimentale. Proibito dalle autorità piemontesi nel 1841, il ...
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revanche
Programma, movimento e più in generale atteggiamento nazionalistico ispirato all’idea di r. («rivincita»), inteso cioè al recupero, eventualmente con una nuova guerra, del territorio e del prestigio [...] dei fattori alla base dell’ascesa politica del nazismo. In Italia, sempre nel primo dopoguerra, sulla base del mito della «vittoria mutilata», all’irredentismo di stampo risorgimentale si affiancò un movimento più nettamente nazionalistico, volto all ...
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irredentismo
In Italia, movimento politico-culturale che si è sviluppato dal 1866, in ideale continuazione con il Risorgimento, a favore dell’estensione dei confini nazionali alle regioni con prevalente [...] , Alto Adige e Venezia Giulia, che la cultura risorgimentale aveva considerato parte dello Stato nazionale da costruire, erano il 1870. L’aspirazione all’unificazione con il regno d’Italia era molto diffusa nella borghesia urbana trentina e anche a ...
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Tenca, Carlo
Critico letterario, giornalista e politico (Milano 1816 - ivi 1883). Dopo essersi brevemente dedicato all’insegnamento, iniziò a collaborare a importanti riviste: «Italia musicale», «Corriere [...] Crepuscolo» (1850-1859), un periodico d’ispirazione risorgimentale che riuscì a sfuggire alla censura austriaca. Allontanatosi sentimentale con la contessa Clara Maffei. Pubblicò versi in italiano e in dialetto milanese e un romanzo storico, La Ca ...
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Teano, incontro di
Incontro avvenuto nei pressi di Teano (cittadina in prov. di Caserta) il 26 ott. 1860 tra Vittorio Emanuele II, entrato nel regno di Napoli dagli Abruzzi, e Garibaldi, al termine della [...] . Al di là dei contrasti politici fra Cavour e Garibaldi, quest’ultimo salutò il sovrano come primo re d’Italia. L’incontro, che segnò il passaggio dei poteri nelle regioni meridionali dalle autorità garibaldine a quelle piemontesi, rimase uno ...
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sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...
maanchismo
(ma-anchismo), s. m. (iron.) Il tener conto di qualcosa e del suo esatto contrario. ◆ A [Federico] De Roberto non interessava certo raccontare col suo romanzo [«I Viceré»] un caso di «ma-anchismo» ante litteram, di un voltagabbana...